Da che mondo è mondo ogni bambino ha sognato di poter costruire e gestire un proprio parco giochi. Un desiderio che deve aver colpito anche Chris Sawyer, programmatore britannico a cui si deve la serie RollerCoaster Tycoon, il cui primo capitolo fu rilasciato nel 1999.
Nel 2002 e nel 2004 seguirono poi RollerCoaster Tycoon 2 e RollerCoaster Tycoon 3. Quest’ultimo capitolo vide l’entrata di Frontier allo sviluppo, anche se Sawyer continuò a mantenere la supervisione del progetto.
Dopo questa esperienza il team inglese ha deciso di mettersi in proprio pubblicando Planet Coaster (2016), gestionale dedicato ai parchi divertimento.
Il successo ottenuto ha permesso alla software house di portare alla luce un atteso seguito.
Questa dunque la recensione di Planet Coaster 2; vi auguriamo una buona lettura.
Nota: La versione provata è quella Xbox Series X|S
Tra Carriera e Sandbox
Le modalità principali di Planet Coaster 2 sono fondamentalmente due: Carriera e Sandbox.
La Carriera, come già visto in altri giochi gestionali, ci richiede di partecipare a diversi scenari con il compito di completare missioni e sfide che, di scenario in scenario, diventeranno sempre più difficili.
Nel particolare, avremo a che fare con un totale di quattro capitoli, ognuno dei quali sarà diviso in livelli secondari da portare a termine. Anche se la modalità in questione ci obbligherà a svolgere compiti piuttosto guidati, starà a noi decidere come personalizzare il nostro parco. Il tutto a patto di rispettare quanto richiesto dall’obiettivo di turno.
Ovviamente la modalità Carriera si rivela il miglior modo per addentrarsi nelle meccaniche di Planet Coaster 2. Ogni livello ci vedrà gestire un parco divertimenti a tema e già costruito, almeno in parte.
Starà a noi aggiungere giostre e strutture, così da aumentare profitti e valutazione. Nonostante sia presente un capitolo di introduzione che funge da tutorial, alcune meccaniche sono lasciate all’interpretazione del giocatore, come se gli sviluppatori si fossero rivolti quasi esclusivamente agli esperti che hanno già avuto a che fare con il primo capitolo.
Ciò nonostante potremo sempre selezionare il livello di difficoltà, andando a scegliere, ad esempio, la difficoltà complessiva od opzioni specifiche, come il moltiplicatore del prezzo del biglietto, il costo del terreno o la liquidità iniziale
Nel complesso la campagna vi terrà incollati allo schermo per oltre 50 ore, in base a quanto tempo vorrete spendere nel personalizzare i vostri parchi.
Se tuttavia volete partecipare ad uno scenario senza regole e restrizioni ecco che Planet Coaster 2 offre la modalità Sandbox. In questo caso avrete il pieno controllo dello scenario, decidendo come operare.
Nessuno oserà giudicarvi se trascorrerete lil tempo a creare circuiti scivoli acquatici o montagne russe.
Ogni scenario nella modalità Sandbox può essere anche giocato in compagnia tramite un salvataggio condiviso online. Ricordate però che non potrete accede al parco simultaneamente ma solo in maniera differita.
A terminare l’offerta di Frontier troviamo anche la modalità Franchise, anch’essa pensata per funzionare in multiplayer asincrono. In questo caso potremo addirittura competere contro altri giocatori per raggiungere la vetta delle classifiche online. Una gradita aggiunta che non fa che aumentare ulteriormente la longevità del gioco.
…e gestire
Oltre alla costruzione del parco, Planet Coaster 2 ci chiederà anche di gestirlo a dovere. Avere tante attrazioni non ci porterà automaticamente al successo.
Questo perché all’interno del parco tutto dovrà funzionare a dovere: strade, servizi igienici, ristoranti e altro ancora. Se le strutture non saranno collaudate a pieno i visitatori potrebbero rimanere delusi e andarsene. Ogni cliente ha infatti bisogni e desideri specifici e starà a noi fare in modo che la sua permanenza sia grandiosa.
Un menù dedicato ci permetterà di analizzare cosa non va nel parco, permettendoci di intervenire.
Oltre al controllo dei visitatori dovremo gestire con cura anche l’intero staff. Dovremo decidere, ad esempio, le retribuzioni di ogni dipendente, avendo la possibilità di scegliere tra diversi inquadramenti. Bisognerà anche tenere sotto controllo il numero dei lavoratori così da avere personale sufficiente a soddisfare le esigenze del parco (in primis pulizia e manutenzione).
Un numero troppo esiguo potrebbe portare ad una cattiva gestione del parco, in cui molte attrazioni potrebbero rompersi per mancanza di manutenzione. Al contrario, un numero alto di dipendenti potrebbe portare molti di essi a non avere compiti da eseguire.
Il tutto deve essere poi gestito sul piano economico. In altre parole, dovremo fare in modo di avere un bilancio positivo. Oltre agli stipendi del personale, dovremo valutare con cura i servizi offerti dal parco e il prezzo del biglietto di ingresso.
Potremo ad esempio decidere se optare per un biglietto unico che includa tutte le attrazioni o se inserire un biglietto extra per alcune di esse. Presente anche la possibilità di inserire i Salta Fila, che contribuiranno ad aumentare notevolmente le nostre entrate economiche.
Sempre in tema di biglietti potremo decidere se impostare un prezzo promozionale per le nuove attrazioni o se avviare una campagna pubblicitaria per portare più visitatori al nostro parco.
Ma non finisce qui perché Planet Coaster 2 inserisce anche la gestione della corrente elettrica, vedendoci intenti a costruire generatori per far funzionare l’intero parco. Si tratta di un’aggiunta che potrebbe non piacere a qualcuno ma che rappresenta comunque una novità nel mondo di Planet Coaster.
Tra l’altro nella modalità Sandbox potremo tranquillamente decidere di rimuovere tale gestione. In ogni caso la componente gestionale di Planet Coaster 2 migliora notevolmente quanto visto nel precedente capitolo anche se risulta ancora troppo debole rispetto alla controparte dedicata alla costruzione e alla personalizzazione del parco. Questo perché una cattiva gestione difficilmente porterà ad un game over ricadendo su conseguenze poco incisive.
Personalizzazione estrema
Come abbiamo ripetuto più volte, Frontier si è incentrata sul sistema di personalizzazione del parco.
Praticamente ogni aspetto del vostro parco può essere personalizzato, sia esteticamente che a livello tecnico. Nel caso delle montagne russe ad esempio, oltre a poter modificare lo stile delle carrozze, potremo decidere come impostare il tracciato, scegliendo tra montagne russe con scambi di binari, percorsi all’indietro o con partenza lanciata.
Tra l’altro il gioco offre diversi temi con cui potremo caratterizzare le nostre attrazioni. Oltre al tema originale targato Planet Coaster potremo selezionarne altri quattro: mitologico, vichingo, resort o acquatico.
A seconda della selezione avremo a disposizione un’arsenale di accessori. Troverete addirittura mascotte mascherate che porteranno un po’ di felicità a tutti i clienti.
Oltre a questo la presenza del Workshop permette a tutti i giocatori di condividere le proprie creazioni online.
Non mancano inoltre le tante opzioni con cui poter impostare la partita di gioco. Un esempio è rappresentato dalla decisione di inserire o meno il ciclo giorno/notte o il meteo dinamico. In caso di pioggia dovremo infatti avere strutture che possano far riparare i visitatori, in modo che possano rifocillarsi senza rischiare che escano dal parco.
Nel caso in cui volessimo visitare da vicino il parco, potremo sfruttare la visuale in prima persona. In questo modo potremo captare alla perfezione emozioni e pensieri di ogni cliente, oltre a poter provare ogni singola attrazione.
Sul piano grafico il gioco convince a pieno e mostra notevoli miglioramenti rispetto al passato. Tutte le attrazioni e le strutture sono coloratissime e piene di dettagli, così come i riflessi dell’acqua delle piscine e gli schizzi generati dai tuffi. Gli stessi visitatori sono realizzati con uno stile cartoonesco e le ripetizioni dei volti non sono così preponderanti come si potrebbe pensare.
Con il parco aperto potremo vedere i visitatori ridere, urlare e scherzare tra loro trasmettendo la sensazione di trovarsi davvero in un luogo vivo e affollato. Un doveroso cenno anche all’interfaccia di gioco, resa più intuitiva rispetto al primo capitolo. Certo, in alcuni istanti potrebbe risultare difficile trovare una specifica opzione ma ricordatevi che ci troviamo pur sempre davanti ad un gestionale che, per natura, è ricco di menù e sotto menù.
La nostra paura più grande era quella di doverci muovere tra le suddette opzioni con il pad. Ciò nonostante Frontier è riuscito ad adattare il sistema di comandi in maniera sorprendente rendendo l’esperienza godibile anche con un joystick.
Ringraziamo Dead Good Media per il codice review fornitoci.
Riassunto
Riassunto
Planet Coaster 2 è senza dubbio il miglior gestionale a tema parco giochi. Il sistema di creazione e personalizzazione è uno dei più completi del genere e non esageriamo se vi diciamo che passerete centinaia di ore a spulciare l'editor di gioco. L'aggiunta delle attrazioni acquatiche aumenta notevolmente l'offerta di gioco e inserisce nuove feature che completano l'esperienza di gioco. Purtroppo il sistema gestionale rimane un aspetto secondario della produzione, nonostante anch'esso sia stato rivisto rispetto al suo predecessore.
Pro
I parchi acquatici rappresentano un'aggiunta gradita Buon compromesso tra difficoltà e realismo Catalogo giostre vastissimoContro
Tutorial poco incisivi Il sistema gestionale rimane secondario- Concept & Trama9
- Gameplay7.5
- Comparto Artistico8
- Comparto Tecnico8
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