Home Videogiochi Speciali 25 anni di Pokémon Oro e Argento, la grande evoluzione della serie

25 anni di Pokémon Oro e Argento, la grande evoluzione della serie

La serie Pokémon ha iniziato il suo viaggio con Pokémon Rosso e Blu (Verde in Giappone), facendo conoscere a tutti un nuovo mondo ed un nuovo modo di videogiocare, gettando di fatto le basi di questo iconico franchise. Game Freak, lo studio di sviluppo dietro Pokémon, con Oro e Argento ha visto l’opportunità di espandere e migliorare quanto fatto con i titoli originali. Satoshi Tajiri, il creatore di Pokémon, insieme al suo team, ha lavorato instancabilmente per introdurre nuove funzionalità e migliorare l’esperienza di gioco complessiva.

Pokémon Oro e Pokémon Argento sono due dei titoli più iconici della serie Pokémon, che hanno segnato una svolta importante nella storia del franchise. Usciti originariamente nel 1999 in Giappone e nel 2000 nel resto del mondo, questi giochi per Game Boy Color hanno portato una serie di innovazioni ed evoluzioni che hanno consolidato il successo della serie. In questo articolo esploreremo la storia di Pokémon Oro e Argento, dalle difficoltà incontrate nello sviluppo, all’enorme successo globale.

La rivoluzione Pokemon

Una grande novità rispetto ai precedenti capitoli, è stata l’introduzione del ciclo giorno-notte. Questo sistema temporale influenzava non solo la grafica del gioco, con cambiamenti nella luce del giorno, ma anche il comportamento di alcuni Pokémon. Infatti alcuni dei mostri tascabili apparivano solo di giorno, mentre altri erano visibili solo di notte. Questa aggiunta ha aumentato il realismo e la profondità del gioco, incoraggiando i giocatori a esplorare il mondo in diversi momenti della giornata.

Un’altra grande innovazione è stata l’aumento del numero complessivo di Pokémon ottenibili nel Pokédex, portando il numero totale a 251. Tra questi, vi sono i tre nuovi starter Chikorita, Cyndaquil, e Totodile, gli uccelli leggendari Lugia e Ho-Oh e i tre cani leggendari Entei, Raikou e Suicune. Senza contare i due nuovi di Pokémon Acciaio e Buio, che hanno portato a un bilanciamento migliore nel sistema di combattimento, soprattutto per dare un contrappeso ai potenti tipi Psico introdotti nella prima generazione.

Lugia è stato creato da Takeshi Shudo, lo scrittore principale della serie animata Pokémon, in origine non era previsto che fosse nel gioco, ma vista la sua popolarità nell’anime, si scelse appunto di renderlo il protagonista di Pokémon Argento.

Ma Game Freak non si fermò solamente ad aggiungere nuovi Pokémon da catturare, infatti con l’introduzione delle uova Pokémon ha permesso ai giocatori di allevare Pokémon e ottenere creature con abilità speciali, sperimentando così diverse combinazioni. Consegnando infatti dei Pokémon di sesso opposto (o con un Ditto) alla Pensione nel percorso 34, al momento del ritiro dei mostri tascabili, veniva anche consegnato un uovo contenente una prima evoluzione oppure una pre-evoluzione del Pokémon consegnato, ad esempio Pichu, la pre-evoluzione di Pikachu.

I giochi Pokémon Oro e Argento hanno poi introdotto una nuova regione, Johto, che era collegata a Kanto, la prima regione di Rosso e Blu. Questa doppia mappa ha dato ai giocatori la possibilità di esplorare entrambe le regioni e le relative città, raddoppiando praticamente la longevità dei giochi e la quantità di contenuti da scoprire, con la possibilità di sfidare nuovamente i Capipalestra di Kanto. Chi vi sta scrivendo, era arrivato a 300 ore di gioco per completare tutto il Pokédex di Pokémon Oro, una longevità non da poco per un titolo per Game Boy dei primi anni 2000.

Tra le innumerevoli innovazioni, infine, spicca anche il Pokégear, un dispositivo ottenibile nelle prime fasi di gioco che aveva al suo interno: la mappa completa delle regioni, il telefono per contattare gli altri personaggi presenti nel gioco, la radio che riproduceva i programmi radiofonici di Johto e Kanto, ed orario che appunto consentiva di vedere in momento della giornata si era all’interno del gioco.

Uno sviluppo non semplice

Lo sviluppo di Pokémon Oro e Argento non fu privo di problemi, infatti ci furono numerosi bug e problemi tecnici che il team di sviluppo dovette risolvere. Inoltre, l’aggiunta della regione di Kanto fu una decisione dell’ultimo minuto suggerita da Shigeru Miyamoto, che riteneva che il gioco sarebbe stato più completo con questa caratteristica. Questo “contrattempo” richiese un ulteriore sforzo di programmazione e gestione della memoria.

Una delle leggende più diffuse riguarda Satoru Iwata, compianto presidente di ex-Nintendo scomparso nel 2015, che sembra abbia creato un algoritmo di compressione che ha permesso di includere sia la regione di Johto che quella di Kanto nel gioco. Tuttavia, alcune rivelazioni più o meno recenti indicano che il suo contributo era più incentrato sulla velocità piuttosto che sulla riduzione delle dimensioni dei dati. L’algoritmo di Iwata ha migliorato i tempi di caricamento, rendendo il gioco più fluido e reattivo, riducendo inoltre i tempi di caricamento anche nelle battaglie, quando i Pokémon appaiono sullo schermo e in altre situazioni simili.

Un’altra figura di spicco della casa della grande N, Junichi Masuda, il compositore principale, lavorò sulla colonna sonora di Oro e Argento utilizzando un Game Boy speciale. Masuda riuscì a sfruttare al massimo le capacità sonore limitate del dispositivo, creando melodie memorabili che ancora oggi sono amate dai fan. La musica riciclata dai giochi originali fu adattata per creare un senso di continuità e nostalgia.

Sebbene fossero stati rilasciati principalmente per Gameboy Color, Pokémon Oro/Argento erano compatibili con il Gameboy monocromatico originale, Gameboy Pocket e Gameboy Light. Per assicurarsi che gli sprite dei Pokémon nel gioco fossero presentabili sui dispositivi Gameboy monocromatici, i colori degli sprite dei Pokémon sono stati regolati per apparire decenti anche in monocromatico.

Il successo commerciale

Pokémon Oro e Argento sono stati un successo commerciale straordinario, tanto che alla fine del 2000, i giochi avevano venduto milioni di copie in tutto il mondo, consolidando ulteriormente il potere del franchise Pokémon. Il successo di questi giochi ha contribuito a spianare la strada per future generazioni di titoli della serie, ciascuna delle quali ha continuato ad introdurre nuovi Pokémon e novità.

Nel 2009, Nintendo ha poi rilasciato Pokémon HeartGold e SoulSilver per Nintendo DS, remake che hanno aggiornato la grafica, aggiunto nuove funzionalità e migliorato ulteriormente l’esperienza di gioco originale, mantenendo intatta la magia dei giochi classici.

L’impatto di Pokémon Oro e Argento va oltre il mondo dei videogiochi, non a caso questi titoli hanno influenzato la cultura popolare, ispirando una vasta gamma di media, tra cui la serie animata, film, giochi di carte collezionabili e merchandising. I personaggi e i Pokémon introdotti in questa generazione sono diventati parte integrante dell’universo della serie, e continuano a essere amati dai fan di tutte le età.

L’eredità di Pokémon Oro e Argento è evidente ancora oggi. Molti dei Pokémon e delle meccaniche introdotte in questi giochi sono diventati elementi fondamentali della serie. La possibilità di esplorare due regioni diverse, l’introduzione del ciclo giorno-notte e le nuove funzionalità del PokéGear sono state innovazioni che hanno lasciato un segno indelebile nei giochi successivi.

Pokémon Oro e Argento rappresentano una pietra miliare nella storia dei videogiochi. La loro combinazione di innovazione, gameplay avvincente e un mondo ricco di dettagli ha reso questi giochi dei classici senza tempo. La loro eredità vive non solo nei remake e nelle successive generazioni di giochi Pokémon, ma anche nel cuore dei milioni di fan che hanno iniziato la loro avventura Pokémon con questi titoli. Con un’eredità così ricca e un impatto culturale così profondo, Pokémon Oro e Argento continueranno a essere ricordati e amati per molti anni a venire. Buon venticinquesimo anniversario!

Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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