Come andrà The Veilguard dopo queste prime settimane di commercializzazione tra polemiche e discussioni? Secondo Mat Piscatella, non bene.
Dragon Age: The Veilguard è uscito il 31 ottobre (qui la nostra recensione), e abbiamo già le prime indicazioni sulle vendite del titolo di BioWare. Ha debuttato al sesto posto nel report di Circana sui giochi più venduti negli Stati Uniti per l’intero mese, subito dopo l’imponente Metaphor: ReFantazio, ma le cose stanno andando peggio di quello che le classifiche raccontano.
IGN ha contattato il noto analista Piscatella per avere qualche informazione in più su quanto bene stesse andando Veilguard, e in realtà la situazione di fronte a BioWare ed EA non è facile. Sebbene possa sembrare che Dragon Age abbia ottenuto buoni numeri, considerando che è arrivato sul mercato solo alla fine di ottobre, ci sono vari campanelli d’allarme che si fanno sentire. Uno di questi è ad esempio che il gioco ha fatto peggio del lancio di Final Fantasy 7 Rebirth, che secondo Square Enix è stato un titolo incapace di rispettare le aspettative interne – e che, aggiungiamo, era esclusiva PS5, a differenza di Veilguard:
Guardando solo ai primi giorni di vendite e ai livelli di coinvolgimento iniziale tramite il Player Engagement Tracker di Circana, è stato un lancio buono, ma non eccezionale. Dragon Age: The Veilguard non ha raggiunto i livelli di vendita della settimana di lancio di Final Fantasy VII: Rebirth o Dragon’s Dogma II.
Non solo: Piscatella ritiene che, alla luce di queste prime settimane, per Veilguard “sarà un po’ dura raggiungere le vendite di Inquisition”, anche se ritiene che solo tra alcuni giorni, quando avremo i dati di vendita di novembre, sarà possibile fare un quadro più preciso della situazione.
Ricordiamo che BioWare non ha in programma alcun DLC per Veilguard.
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