Gli sviluppatori di STALKER 2: Heart of Chornobyl hanno spiegato le difficoltà dietro la decisione di rilasciare il gioco nonostante i problemi tecnici, una scelta che ha sollevato numerose critiche.
In una intervista di Eurogamer, Ievgen Grygorovych, CEO del team, ha raccontato il contesto che ha portato il team a questa scelta, motivata dalla stanchezza accumulata e dalla necessità di avanzare comunque.
È molto difficile spiegare il proprio stato quando si è impegnati in un processo di lavoro molto intenso per molti mesi fino al lancio e si lavora più, più, più di quello che si può fare di solito e nel periodo di massimo stress e sopraffazione.
Avendo rinviato più volte il gioco, il team non ha valutato nemmeno l’opzione di un altro rinvio, definendosi stanchi dietro tutto il lavoro effettuato per il titolo.
Non hai più energie e decidi: facciamo un’altra maratona? E non puoi dire di sì, facciamo un’altra maratona, perché sei già distrutto.
STALKER 2 è lontano dall’essere un gioco perfetto, ha ancora bisogno di supporto intenso e il team sta lavorando assiduamente per supportare il gioco nel miglior modo possibile.
Ad oggi, il team sta lavorando a un supporto costante per migliorare il titolo, già aggiornato con tre patch nei primi giorni dal rilascio. Tra gli elementi critici che necessitano di interventi significativi c’è il sistema di gestione dell’intelligenza artificiale A-Life 2.0, che richiederà ulteriori perfezionamenti.
Nonostante i problemi, la strategia adottata è quella di migliorare il gioco a lungo termine, rinunciando a un altro rinvio per rispettare una tabella di marcia che, dal punto di vista degli sviluppatori, era ormai inevitabile.
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