Forse, dopo mesi di speculazioni, ci stiamo davvero avvicinando alla resa dei conti.
A ottobre, fonti di Bloomberg avevano affermato che Tencent, conglomerato cinese che possiede già circa il 10% di Ubisoft, e Guillemot Brothers Ltd avevano intavolato una discussione per esplorare modi per stabilizzare Ubisoft, dopo un anno in cui il suo valore di mercato si è più che dimezzato. Tradotto: Tencent è interessata ad acquisire l’azienda francese.
Si diceva che tali discussioni abbiano incluso la possibilità che i due si uniscano per privatizzare Ubisoft, ma i colloqui erano solo nelle fasi iniziali. Ora, però, sembra che questi colloqui stiano proseguendo notevolmente.
Un nuovo rapporto di Reuters pubblicato venerdì sostiene che gli azionisti di Ubisoft stanno valutando come strutturare una possibile acquisizione della società, senza ridurre il controllo della famiglia Guillemot.
Si sostiene che Tencent sia ancora indecisa se partecipare all’acquisizione e aumentare la propria quota nella società, presumibilmente perché ha chiesto di avere maggiore voce in capitolo nelle future decisioni del consiglio di amministrazione. In questo momento, Ubisoft sarebbe intenzionata a mantenere una forte indipendenza, ma le cose potrebbero cambiare – la società sta crollando in borsa.
Secondo Reuters, le discussioni tra le due società sono in corso, poiché Tencent vuole anche impedire qualsiasi potenziale acquisizione ostile di Ubisoft da parte di altri investitori.
“Restiamo impegnati a prendere decisioni nel migliore interesse di tutti i nostri stakeholder”, ha affermato un portavoce di Ubisoft. “In questo contesto, come abbiamo già indicato, la Società sta anche esaminando tutte le sue opzioni strategiche”.
Ubisoft si trova nel suo momento di massima crisi. I cali più recenti in borsa sono seguiti all’annuncio del rinvio di Assassin’s Creed: Shadows al 2025 (e le dichiarazioni che metà del team di sviluppo non ha mai lavorato a un videogioco) e alla deludente performance di lancio di Star Wars: Outlaws. Negli ultimi giorni la crisi si è accentuata con la chiusura di XDefiant e di ben due studi interni di Ubisoft, con Yves Guillemot che ha deciso di parlare ai suoi dipendenti nel tentativo di calmare le molto agitate acque.
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