Il progetto Remake di Final Fantasy 7 si sta sviluppando sempre di più, segnando grandi cambiamenti fra un capitolo e l’altro.
I giocatori avranno sicuramente notato come tra Remake e Rebirth ci sia un abisso di differenze, a partire dalla struttura del mondo di gioco, passando da un gioco lineare a un gioco open world.
Ebbene, nell’ultimo numero della rivista Edge, il game director Naoki Hamaguchi ha dichiarato come nel primo gioco si sia ispirato principalmente a The Last of Us, God of War e Uncharted, quindi giochi molto cinematografici e piuttosto lineari.
Nell’ultimo capitolo uscito però, le cose sono cambiate, e non di poco. Rebirth ha adottato una struttura più open-world rispetto al capitolo precedente, ispirandosi pesantemente a The Witcher 3: Wild Hunt di CD Projekt e la serie Horizon di Guerrilla.
Abbiamo cercato di ricreare gli stessi tipi di esperienze e sistemi che avevamo nel gioco del 1997, ma con questo tocco più moderno.
Anche la versione originale del ’97 aveva una sua mappa open-world, consentendo ai giocatori di esplorare il mondo di gioco più liberamente rispetto alle prime ore, che si concentravano principalmente a Midgar.
Magari potremmo avere più informazioni ai Game Awards? Chi lo sa… d’altronde, tutto è avvolto nel mistero, come i colpi di scena che ci saranno in Final Fantasy 7 Parte 3, a detta di Hamaguchi.
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