Quante volte vi abbiamo parlato di roguelike durante gli ultimi mesi? Diverse, dobbiamo ammetterlo. Questa deriva è da imputarsi principalmente ad un approccio sempre più confidente, da parte di sviluppatori ed editori indipendenti, al panorama videoludico contemporaneo, che apprezza particolarmente questo genere di intrattenimento.
Uno degli esponenti che ha contribuito fortemente ad innalzare l’argomento è stato senza troppi dubbi il nostro italianissimo Vampire Survivors, grazie ad una semplicità di interazione quasi strabiliante, alla pari del divertimento generato. Non stupisce quindi che altri team abbiano deciso di strizzare più o meno intensamente l’occhio al prodotto targato Poncle, in modo da cavalcarne l’onda positiva. Tra questi si colloca Entropy Survivors , che però intende distinguersi dall’essere una semplice imitazione economica o un progetto realizzato con superficialità.
L’opera creata da Moving Pieces Interactive è uno spin-off del ben accolto Shoulders of Giants, ed è basato completamente sul performante Unreal Engine 5. Sarà quindi riuscita l’ardua impresa della software house americana? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!
Versione provata: PlayStation 5
CRAC CRAC!
Da un punto di vista prettamente pratico, Entropy Survivors pone il giocatore nei panni di una rana alla guida di un mech. L’obiettivo dell’animaletto è quello di affrontare ondate sempre più numerose di nemici raccogliendo potenziamenti e bonus per migliorare progressivamente il proprio arsenale.
A differenza di altri auto-shooter, Entropy Survivors offre un piccolo hub popolato da NPC, con diversi terminali dedicati ai potenziamenti permanenti e agli alberi delle abilità. Il gioco è composto da cinque biomi, ciascuno con sei missioni di difficoltà crescente. Questo sistema ha quindi lo scopo di offrire un senso di progressione e obiettivi da raggiungere, così da evitare la ridondanza delle attività da svolgere. Purtroppo il level design di alcuni scenari non è sempre azzeccatissimo, ma riesce comunque a districarsi sufficientemente bene durante le vicende (anche se in alcuni casi diverse strettoie presenti possono inficiare l’esito della partita).
Il titolo ha dalla sua una grande attenzione sulla modalità cooperativa, supportando da 1 a 4 giocatori. È possibile ospitare partite o unirsi a match già iniziati, grazie ad un matchmaking buono e sufficientemente popolato. Durante questi frangenti tuttavia, risulta strategico ed indispensabile restare uniti: qualora un utente si allontanasse troppo, questo verrà teletrasportato immediatamente insieme al gruppo.
Armiamoci e gracidiamo!
Durante gli intensi combattimenti con le orde avversarie (che varieranno frequentemente per mantenere l’azione dinamica) il simpatico anfibio accumulerà una vasta gamma di risorse, che potranno ovviamente essere investite per aumentare i parametri offensivi e difensivi del mech. Gli aggiornamenti disponibili sono incredibilmente numerosi: Entropy Survivors permette infatti di migliorare armi, espandere il numero di classi dei personaggi, modificare la probabilità di certi drop e, naturalmente, migliorare statistiche basilari come salute e velocità. Va subito detto: se siete dei completisti che mirano quindi a sbloccare tutto il possibile, preparatevi a dedicare ben oltre cento ore della vostra vita al titolo di Moving Pieces Interactive.
Le armi iniziali sono rappresentate da una pistola e da una spada, assegnate ai grilletti posteriori, che possono tuttavia essere successivamente sostituite da lancia, fucile a pompa, lanciarazzi e altre imponenti bocche da fuoco. Ogni classe di personaggi ha anche un’abilità “ultimate” a tempo di ricarica. Da bulldozer che raccolgono i gettoni esperienza, a scarpe giganti che calpestano i nemici, fino ad arrivare a palle da bowling che possono travolgere intere folle, i power-up sono veramente comici, e rendono Entropy Survivors un titolo leggero ma allo stesso tempo davvero ben calibrato ed originale.
Prendendo ispirazione da Vampire Survivors, gli effetti sonori sono estremamente soddisfacenti, con un forte richiamo ai rumori delle slot machine. Sconfiggere un boss garantisce 3-4 potenziamenti simultanei, creando una sensazione di “vincita” accompagnata da un’animazione scintillante di apertura di un forziere.
Come nei migliori esponenti del genere, Entropy Survivors è estremamente intuitivo. Il tutorial insegna a mirare manualmente, in stile twin-stick shooter, ma è possibile passare alla modalità auto-shooter tramite il menu dedicato. L’unico neo abbastanza rilevante è tuttavia da ricercarsi nell’eccessivo grinding: sopravvivere 20 minuti non è infatti affatto facile, specialmente quando compaiono più boss contemporaneamente. È quindi necessario spendere diverso tempo (e run) per accumulare crediti a sufficienza per poter acquistare i primi potenziamenti permanenti, in modo da garantire una longevità congrua al completamento della missione.
Non ci sono Robot difettosi in questo motore
Dal punto di vista tecnico, il motore di gioco gestisce il caos con sorprendente fluidità, riuscendo a mantenere prestazioni eccellenti anche quando quattro giocatori scatenano attacchi spettacolari contro orde di nemici. Gli ultimi minuti di una partita possono diventare difatti estremamente frenetici, ma la risposta dell’applicazione è davvero eccellente, mantenendo una stabilità di tutto rispetto. Allo stesso tempo, la componente estetica si presenta accattivante e coloratissima, quasi alla stregua di un vero e proprio cartone animato.
Molto valido anche il comparto sonoro che, prendendo ispirazione dagli effetti audio di Poncle, mette in campo simpatici jingle ed altrettante orecchiabili melodie, che riescono ad accompagnare l’azione a schermo senza compromettere minimamente la fruizione del prodotto che, come abbiamo detto poco sopra, qualora si volesse sviscerare del tutto, porterebbe in dote una longevità degna dei più prolifici giochi di ruolo.
Ringraziamo First Break Labs per il codice review fornitoci.
Riassunto
Riassunto
Nonostante alcune piccole imperfezioni, Entropy Survivors si presenta estremamente rifinito, con chiari segni di un’attenta fase di testing prima del lancio. Il titolo dello studio americano rappresenta a tutti gli effetti un'apprezzabile evoluzione del genere e, pur non essendo avvincente come Vampire Survivors, il tono leggero e le meccaniche di gameplay lo rendono uno degli auto-shooter più divertenti in circolazione.
Pro
Divertente e facile da apprendere Cooperativa online divertentissima Tante armi e potenziamentiContro
Un po' troppo grinding nelle prime fasi Level design non sempre eccezionale- Concept & Trama7
- Gameplay8.5
- Comparto Artistico8
- Comparto Tecnico8.5
Scrivi un commento