Che Kraven il Cacciatore fosse destinato a una scarsa accoglienza lo si era ormai capito, ma si sperava che Sony, dopo i disastri di Morbius e Madame Web, avesse imparato qualcosa dai propri errori per la produzione del nuovo cinecomic basato sul celebre villain Marvel. Ecco, così non è stato.
L’embargo sulle recensioni di Kraven il Cacciatore, spin-off di Spider-Man (l’ultimo) con Aaron Taylor-Johnson nei panni del protagonista, è scaduto, e la stampa specializzata che ha potuto vedere il film in anteprima ha dato i propri pareri.
Pareri che, nella quasi totalità delle impressioni, sono molto negativi. Il film attualmente ha un metascore di 33/100 su Metacritic, frutto di 54% di recensioni miste, 42% recensioni negative e appena una positiva, quella di The AV Club, che ha dato 67/100 al film.
Su Rotten Tomatoes la situazione è ancora peggiore, paragonabile a un disastro totale: dopo 53 recensioni pubblicate, l’indicatore del portale è fermo al 15% di gradimento, il che vuol dire sostanzialmente che non è piaciuto a nessuno o quasi. Uno score leggermente superiore a quello di Madame Web, ma c’è poco di cui essere felici.
Dando uno sguardo alle recensioni, la critica è abbastanza concorde nell’affermare che la prova attoriale di Taylor-Johnson, così come quella di Ariana de Bose nei panni di Calipso, è solida, e anche Russell Crowe, interprete di Nikolai Kravinoff, sa dare il giusto impatto. Peccato solo che tutto il resto di Kraven venga demolito, in alcuni casi senza troppi giri di parole.
Oltre agli effetti speciali disastrosi, le critiche maggiori vengono dedicate alla sceneggiatura, ritenuta dalla stragrande maggioranza dei critici quasi imbarazzante. Polygon ad esempio scrive:
Niente nel film sembra avere importanza, dalla sua tradizione interna alle impostazioni estranee del sequel che appaiono dal nulla all’etica dei personaggi. Al pubblico non sono mai importati molto i film di Spider-world non Spider-Man della Sony. Non sorprende che anche i registi sembrino essere così indifferenti.
The Playlist è anche più diretto, e arriva a chiedersi come sia possibile che attori come Taylor-Johnson abbiano firmato il contratto dopo aver letto la sceneggiatura:
Chandor e Aaron Taylor Johnson meritano di meglio, francamente, ma hanno anche letto entrambi questa sceneggiatura e hanno comunque firmato. Si spingono oltre i limiti che sono stati stabiliti per loro, ma possono fare solo fino a un certo punto perché una cacca lucida e lucida è pur sempre una cacca.
Collider dice poi quello che, sotto sotto, tutti sospettavano: Kraven sembra essere un film realizzato col solo scopo di mantenere i diritti di Spider-Man, in attesa di un nuovo film con Tom Holland, ma di questo passo Sony rischia di fare errori troppo grandi:
La narrazione insipida, la recitazione mediocre e gli sconcertanti problemi tecnici di Kraven il cacciatore sono la prova che la proprietà intellettuale di Spider-Man deve essere protetta prima che diventi una specie in via di estinzione.
Ricordiamo che Kraven il Cacciatore sarà l’ultimo film del SSU, con Sony che ha probabilmente deciso di tirare in remi in barca al suo universo cinematografico dopo una serie di flop pericolosi.
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