Home Videogiochi News Mafia: The Old Country non va paragonato a GTA 6, spiegano gli sviluppatori

Mafia: The Old Country non va paragonato a GTA 6, spiegano gli sviluppatori

Quando due titoli tanto attesi come Mafia: The Old Country e Grand Theft Auto 6 vengono rilasciati a breve distanza l’uno dall’altro, l’entusiasmo dei giocatori raggiunge picchi elevati. Sebbene entrambi i giochi condividano il tema del crimine e dell’azione, le differenze tra i due sono evidenti. In un’intervista esclusiva con IGN, Alex Cox, direttore del progetto, e Nick Baynes, presidente di Hangar 13, hanno approfondito queste divergenze.

Innanzitutto, Cox ha sottolineato l’impegno del team nel ricreare fedelmente la Sicilia di oltre un secolo fa, collaborando con esperti locali e studiando a fondo la cultura dell’epoca:

Abbiamo visitato le miniere di zolfo, intervistato artigiani di coltelli siciliani e analizzato i villaggi storici, molti dei quali sono rimasti invariati da quel periodo.

Questo approccio maniacale alla ricerca promette di offrire ai giocatori un mondo di gioco non solo visivamente spettacolare, ma anche culturalmente autentico. L’ambientazione, in questo caso, non è solo un contesto scenografico, ma un elemento essenziale della narrazione, capace di fondere storia e immersione in un’esperienza unica.

Pur condividendo tematiche come il crimine organizzato e la lotta per il potere, Mafia e GTA hanno preso strade molto diverse nel corso degli anni. Alex Cox ha ricordato come agli inizi degli anni 2000 i due franchise avessero meccaniche simili, ma che la loro evoluzione ha tracciato percorsi sempre più distinti:

Se si analizzano sia GTA che Mafia dal 2000 circa, quando uscirono GTA 3 e Mafia erano giochi meccanicamente molto simili. Ma Mafia ha sempre avuto un po’ più di attenzione sulla narrativa lineare rispetto alle esperienze sandbox, che Rockstar fa con una qualità superlativa nel settore. In realtà, Mafia nel tempo è diventata sempre più incentrata sulla storia lineare, quindi non penso che i giochi siano fondamentalmente così simili, a parte il fatto che possiedono un tema comune.

Nick Baynes ha ulteriormente chiarito la direzione di Mafia: The Old Country, spiegando che il titolo non è un tradizionale open world. Al contrario, si ispira ai primi due capitoli della saga, offrendo una struttura narrativa solida e lineare:

Non è un gioco open-world nel senso stretto del termine. La nostra attenzione è rivolta alla narrazione. I giocatori possono esplorare il mondo, ma saranno guidati attraverso una trama lineare, progettata per coinvolgerli dall’inizio alla fine. Non giocherai a Mafia: The Old Country e andrai a fare infinite missioni secondarie e attività nel mondo.

Con Mafia: The Old Country, i giocatori saranno trasportati nella Sicilia dei primi del Novecento, in un’ambientazione storica mai esplorata prima nella serie. Il gioco punta a distinguersi con una cura straordinaria per i dettagli e una narrazione coinvolgente. In contrapposizione, GTA 6 propone una visione moderna e vibrante di una Miami immaginaria, riflettendo l’energia e la complessità di una metropoli piena di vita, ambizione e criminalità.

Mafia e GTA offrono così due visioni opposte ma ugualmente affascinanti del crimine videoludico. Da un lato, GTA 6 mira a ridefinire il concetto di open world con un livello di dettaglio e interattività senza precedenti; dall’altro, Mafia: The Old Country punta tutto su una narrazione profonda e un’ambientazione storica accurata. Due approcci distinti, due universi criminali pronti a lasciare un segno indelebile nel panorama videoludico, offrendo ai giocatori esperienze uniche e indimenticabili.

Scritto da
Manuel Salvetti

Storico e docente in discipline umanistiche, coltivo sin dall'infanzia una profonda passione per i videogiochi e il volontariato. Mi affascinano titoli di ogni genere, in particolare quelli a tema storico e sportivo. Inoltre, sono un grande appassionato di Star Wars e dedico molto tempo alla ricerca di nuove informazioni, curiosità e approfondimenti per comprendere le vie della Forza

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