Ad oltre un anno dalla pubblicazione del primo trailer per GTA 6, le notizie ufficiali continuano a latitare, a differenza invece delle indiscrezioni.
In una recente intervista caricata su YouTube infatti, Johnny Ray Gill, attore e performer veterano che ha recitato in GTA 5 e Red Dead Redemption 2, ha fatto un sottile accenno alla sua possibile partecipazione in Grand Theft Auto 6.
Durante il dialogo, l’artista e produttore americano ha parlato del lavoro svolto durante lo sviluppo di GTA 5, facendo poi pesanti riferimenti a un’altra “situazione in quel mondo” che potrebbe uscire nel 2025 o 2026. Non ci è voluto molto per intuire che tale esternazione possa riferirsi a GTA 6, viste le sue connessioni con Rockstar Games e GTA 5.
Grand Theft Auto 6 è tuttavia divenuto uno dei titoli più blindati di sempre, soprattutto dopo che i leak del 2022 hanno fatto emergere molti dettagli sul progetto. In quell’occasione, furono trafugati oltre 100 GB di contenuti da Rockstar Games, rivelando numerose informazioni sul gioco più atteso di sempre.
Tornando a bomba, nell’ultima intervista con ‘Check It TV’ (ripresa da TweakTown), Johnny Ray Gill ha parlato del suo lavoro nella popolare serie televisiva Cross, ma il discorso si è spostato sul doppiaggio e su Grand Theft Auto.
Gill ha dichiarato:
Grand Theft Auto è stata un’esperienza incredibile. Ero all’inizio della mia carriera, e ti mettono quel caschetto con i sensori, ti filmano e interpreti diversi personaggi con voci diverse. Voglio dire questo…
State in guardia. Non posso dire nulla, ma c’è un’altra situazione che sta accadendo in quel mondo, che potrebbe uscire nel 2025 o 2026 e che mi rende davvero felice.
Non so, non so! Restate sintonizzati.
Dato che la carriera di Gill è cresciuta enormemente dal lancio di GTA 5 nel 2013, potrebbe avere un ruolo molto più importante in GTA 6. Tuttavia, solo il tempo dirà in che modo apparirà nel prossimo grande progetto di Rockstar Games.
Per ora, la finestra di lancio di GTA 6 è prevista per l’autunno 2025. A meno che Gill non abbia informazioni privilegiate che nessun altro possiede, il riferimento al 2026 potrebbe essere stato solo una speculazione.
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