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Indiana Jones e l’Antico Cerchio | Tu Puoi GamePassare!

Benvenuti a Tu Puoi GamePassare!, la nuova rubrica di Uagna che vi guiderà alla scoperta dei migliori giochi presenti sul GamePass di Xbox! Passeremo in rassegna i titoli più interessanti presenti in abbonamento sulla piattaforma di Microsoft, sia su console che su PC, occupandoci sia delle grandi produzioni AAA che dei giochi indipendenti più creativi. Ma ora bando alle ciance, e dedichiamoci al gioco di questa settimana!

Indiana Jones e L’Antico Cerchio: un tesoro per i fan

Il 6 dicembre ha segnato una data importante per gli appassionati di videogiochi e avventure archeologiche: l’uscita di Indiana Jones e L’Antico Cerchio, il nuovo titolo sviluppato da MachineGames, lo studio già noto per la saga di Wolfenstein. Il gioco, che ha conquistato sia la critica che il pubblico, si è presentato come un omaggio all’iconico personaggio interpretato da Harrison Ford nei film di Steven Spielberg, offrendo un’esperienza che cattura perfettamente l’essenza delle sue leggendarie avventure. La nostra recensione aveva già esaltato l’opera degli sviluppatori svedesi, che hanno dimostrato di saper condurre una produzione di questo livello nel migliore dei modi.

Un’avventura originale ambientata nel cuore degli anni ‘30

La storia di Indiana Jones e L’Antico Cerchio è ambientata nel 1937, posizionandosi cronologicamente tra gli eventi de I Predatori dell’Arca Perduta e L’Ultima Crociata. Questo periodo d’oro per l’archeologo si riflette in una trama completamente originale che vede Indy impegnato a svelare un mistero che lo porterà ai quattro angoli del globo. Tra le ambientazioni principali figurano Roma, l’Egitto, l’Himalaya e il Perù, ciascuna ricreata con una cura maniacale per i dettagli che immerge il giocatore in atmosfere uniche e affascinanti.

Intellingenza e furtività sono premiate

Il cuore del gameplay di Indiana Jones e L’Antico Cerchio si concentra su due pilastri fondamentali: la furtività e la risoluzione di enigmi. In questo senso, il gioco ricorda i reboot della saga di Deus Ex di Eidos Montreal, Human Revolution e Mankind Divided, o i Dishonored di Arkane offrendo un mix di azione e riflessione.

Possiamo quindi affermare che più che un gioco di avventura, Indiana Jones e l’Antico Cerchio rientra nel filone degli immersive sim, e in questo senso la scelta di adottare la visuale in prima persona risulta perfettamente coerente ed adatta al genere. Anche se le armi da fuoco e la leggendaria frusta di Indiana Jones trovano il loro spazio nel gioco, l’intelletto resta la risorsa principale del protagonista. Ogni sfida richiede un approccio strategico, che si tratti di superare guardie nemiche con abilità stealth o decifrare intricati puzzle archeologici.

Il Balzo della Tecnica

Tecnicamente parlando, Indiana Jones e l’Antico Cerchio è uno spettacolo per gli occhi: ogni ambiente è stato ricreato in maniera fotorealistica, e una dimostrazione di questa maniacalità di MachineGames la vediamo sin dalla sequenza di apertura, nella quale viene ricreata l’introduzione de I Predatori dell’Arca Perduta. In particolare, su PC è possibile usufruire dell’illuminazione in Path Tracing, ovviamente se disponete di una configurazione particolarmente potente.

L’illuminazione globale completamente ray-traced è una tecnica di rendering avanzata che simula un’illuminazione realistica tracciando i percorsi dei raggi luminosi che rimbalzano su una scena. A differenza dei metodi che considerano solo l’illuminazione diretta, questo approccio tiene conto sia dell’illuminazione diretta che di quella indiretta, catturando il modo in cui la luce si riflette, si rifrange e si disperde su più superfici, il che mostra la sua forza soprattutto nelle aree esterne. Modellando queste complesse interazioni, si ottengono immagini con effetti di luce naturali, come ombre morbide, sfumature di colore e sottili variazioni di ombreggiatura. Il risultato è un’immagine estremamente realistica e coinvolgente che riproduce fedelmente l’illuminazione del mondo reale.

I riflessi ray-tracing negli ambienti interni offrono un balzo in avanti nel realismo del rendering, simulando il comportamento fisico della luce quando si riflette sulle superfici. Utilizzando algoritmi avanzati di tracciamento del percorso, i raggi vengono lanciati dalla telecamera attraverso ogni pixel e tracciati mentre interagiscono con i materiali della scena. Questi raggi possono subire riflessioni e rifrazioni multiple, modellando accuratamente fenomeni complessi come i riflessi lucidi, le interriflessioni diffuse e i riflessi speculari.

A differenza dei metodi tradizionali, come la mappatura dell’ambiente o le riflessioni nello spazio dello schermo, che possono perdere oggetti fuori dallo schermo o produrre artefatti visivi, il path tracing considera tutti i potenziali percorsi della luce all’interno dell’intera scena, offrendo un livello di immersione incredibilmente elevato.

Certo, per poter godere di questi miracoli della tecnica ad un framerate accettabile sarebbe necessaria una configurazione che prevede almeno una RTX 4080, oppure considerare l’acquisto di una GPU della serie Blackwell di prossima uscita. Il path tracing è stupendo alla vista, ma il suo costo in termini di prestazioni è davvero molto elevato.

Si ritorna alle atmosfere classiche

Uno degli aspetti più apprezzati di Indiana Jones e L’Antico Cerchio è la sua capacità di riportare in vita quelle atmosfere che hanno reso i primi film della saga indimenticabili. Per molti fan, il gioco rappresenta una sorta di riscatto rispetto alle più recenti pellicole, Il Regno del Teschio di Cristallo di Steven Spielberg e Il Quadrante del Destino di James Mangold, che, per usare un eufemismo, non hanno saputo cogliere pienamente lo spirito dell’Indiana Jones classico. Anzi…

Un must per i fan, disponibile su Game Pass

Con un gameplay avvincente, una narrazione coinvolgente e un’attenzione ai dettagli che cattura l’essenza del personaggio e del suo mondo, Indiana Jones e L’Antico Cerchio è un’esperienza imperdibile per ogni fan del famoso archeologo. Disponibile fin dal lancio sul Game Pass di Microsoft, il titolo si conferma come uno dei più grandi successi videoludici del 2024, dimostrando ancora una volta che l’avventura, con Indiana Jones, non passa mai di moda.

Preparate la frusta e il fedora: l’avventura vi aspetta!

Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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