Tra i tanti giochi presenti nel catalogo del Game Pass abbiamo avuto il piacere di recuperare The Gunk, action adventure sviluppato da Thunderful Development, gli stessi creatori di Steamworld, Planet of Lana o Lost in Random.
Fin dai primi momenti di gioco The Gunk ha saputo rapirci ed è per questo motivo che abbiamo deciso di parlarvene. Ecco a voi dunque un nuovo appuntamento con la rubrica Tu puoi Gamepassare!
Esplorando l’universo
Protagoniste del gioco in terza persona sono Rani e Becks, due scavengers in cerca di una fonte di energia con lo scopo di guadagnare qualche soldo extra così da chiudere i tanti debiti contratti.
Durante il viaggio le due ragazze scoprono un pianeta inesplorato, in cui sembra trovarsi energia sufficiente a risolvere tutti i loro problemi. Una volta atterrate si scopre ben presto che il pianeta è stato infestato da una materia chiamata “The Gunk” che ha completamente sovrastato la natura locale.
A questo punto Rani, seppur contro la volontà di Becks, decide di approfondire la questione, iniziando ad esplorare questo mondo sconosciuto. Durante il cammino la ragazza scoprirà che il pianeta era un tempo abitato, come dimostrano i tanti edifici alieni.
Anche se ci troviamo di fronte ad una trama piuttosto lineare e piuttosto breve (circa 5 ore), durante il viaggio avrete voglia di continuare a giocare per raggiungere l’epilogo del gioco, il quale cela anche una sorta di morale che, soprattutto in questo periodo, fa molto riflettere.
In compagnia di Pumpkin
L’intero gameplay di The Gunk si basa sull’utilizzo di un guanto speciale, chiamato Pumpkin. Tale dotazione permette a Rani di risucchiare la materia grigia per ripulire le varie zone e curare la flora locale.
Si tratta di un sistema piacevole anche se ci troveremo a ripetere la stessa azione per quasi tutta la durata del gioco. In ogni caso, le zone di gioco sono quasi sempre delle aree puzzle in cui dovremo risolvere enigmi per procedere alla sezione successiva.
Ad esempio dovremo usare delle piante esplosive per sbloccare nuovi accessi o usare i semi di altre piante per salire verticalmente. Nulla che comunque metterà davvero in seria difficoltà il giocatore. Il level design di ogni mappa è in effetti piuttosto semplice ma non possiamo negare che non sia funzionale.
Per cercare di dare differenziare il gameplay, gli sviluppatori hanno anche aggiunto alcuni potenziamenti per il guanto, sbloccabili utilizzando delle risorse che potremo raccogliere durante il nostro cammino.
Purtroppo, tale componente risulta appena accennata e non aggiunge un vero valore aggiunto al resto dell’opera. Ci sarà permesso ad esempio di aumentare la nostra velocità di corsa o di sparare delle palle energetiche. Queste ultime si riveleranno fondamentali per sconfiggere alcuni alieni che incontreremo nel corso del cammino, anche se il livello di sfida non sarà mai davvero alto.
Ciò nonostante le sezioni platform risultano davvero ben costruite, anche grazie all’ottima risposta dei comandi e al movimento fluido di Rani durante i salti.
Un viaggio inaspettato
Nei paragrafi precedenti avrete sicuramente capito che The Gunk non è un gioco perfetto. Ciò nonostante la semplicità con cui il gioco è stato realizzato riesce a trasmettere una sensazione positiva.
Risucchiare la materia grigia e ripulire il pianeta è un’azione davvero rilassante che, anche se ripetuta, non vi porterà mai alla noia. La stessa atmosfera di gioco risulta risulta ben realizzata, con luci e colori che attireranno la vostra attenzione. Anche i dialoghi radio tra Rani e Becks sono ben ritmati e risultano godibili da ascoltare durante l’esplorazione.
Tutto ciò è anche condito da una soundtrack davvero ispirata che saprà tenervi buona compagnia per tutta la durata del gioco.
Insomma, The Gunk è davvero un viaggio inaspettato che ha saputo rapirci per qualche ora. Un titolo che ben si adatta a tutti coloro che sono in cerca di un gameplay semplice e lineare senza troppe difficoltà.
Forse, l’unico limite di Thunderful Development è stato quello di non voler osare troppo creando un gioco lineare e troppo guidato. Un vero peccato considerando che l’atmosfera creata dal team svedese è davvero degna di nota portando comunque il giocatore a voler vivere le avventure di Rani e Becks.
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