Gearbox ha deciso di fare chiarezza sulla questione open world: Borderlands 4 lo è oppure no?
L’anno scorso, in un’intervista con Gamespot, il boss di Gearbox Randy Pitchford aveva paragonato il prossimo Borderlands 4 al suo predecessore. “Con Borderlands 3, con l’idea di andare su pianeti diversi, era più limitata”, ha detto. “Sembrava un po’ meno aperto e libero. Borderlands 4 è il più aperto e libero di sempre“.
Il senior project producer di Gearbox Anthony Nicholson è poi intervenuto a GamesRadar, dichiarando che mentre “Borderlands 4 ha alcune caratteristiche simili a quelle dei mondi aperti”, tra cui “viaggi senza soluzione di continuità tra le zone”, ciò non significa che dovremmo aspettarci troppi elementi classici di cui sono pieni i giochi open world al giorno d’oggi. Ha chiarito che “non ci siamo prefissati l’intento di creare un ‘gioco open world’ nel senso tradizionale del termine”.
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Ciò che avrà saranno missioni secondarie ed eventi da scoprire, e nuovi modi per spostarsi, tra cui una hover bike e un rampino. In base a quel poco che abbiamo visto finora di Borderlands 4, sembra essere ambientato su un singolo pianeta, e forse sulla sua luna.
Il mondo di Kairos, dice Nicholson, non è come Pandora perché è “un mondo in cui le prospettive sono cupe, la posta in gioco è reale e i personaggi le trattano come tali”, anche se ha ancora spazio per “la follia, la stranezza e il caos che rendono un gioco di Borderlands un gioco di Borderlands”.
Borderlands 4 è previsto per quest’anno, e potrebbe avere alcuni interessanti richiami allo spin-off The Pre-Sequel.
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