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Police Shootout | Recensione

I giochi simulativi rappresentano un genere videoludico unico e facilmente identificabile. Si tratta di giochi che non puntano sulla spettacolarità o sul divertimento, ma, piuttosto sulla replica di azioni normalissime che vengono svolte nella vita reale.

Su questa base, nel corso degli anni abbiamo assistito ai vari Farming Simulator, Train Simulator, Flight Simulator e altri titoli che replicano specifici lavori (pompiere, autista etc). Insomma, nei giochi simulativi l’unico limite è dato dall’immaginazione.

Tra questi non potevano mancare Police Shootout, titolo sviluppato da Games Incubator e pubblicato da Ultimate Games SA nel quale vestiremo i panni di un poliziotto, compiendo le abituali mansioni che vengono svolte all’interno di una Questura.

Questa dunque la recensione di Police Shootout; vi auguriamo una buona lettura.

Versione provata: Xbox Series X|S

police shootout tutorial

Questo è il mio lavoro

In Police Shootout vestiremo i panni di Scott Price, un poliziotto modello che svolge con amore e passione il proprio lavoro. All’inizio del gioco un tutorial facoltativo ci permette di esplorare alcune delle meccaniche di gioco.

Come prima cosa ci viene mostrato quello che è il nostro equipaggiamento, che potremo utilizzare per risolvere ogni tipo di missione che dovremo affrontare. Nello specifico, Scott ha a disposizione un taser elettrico, una pistola, un fucile a pompa, un manganello, delle manette e una radio, utile per chiamare i rinforzi e per aggiornare la centrale sulle sue azioni.

Ovviamente sarebbe facile aspettarsi che gran parte del gameplay di Police Shootout si basi sulla componente FPS. In realtà, le cose non stanno propriamente così considerando che le armi da fuoco rappresentano l’ultima opzione disponibile.

In effetti. la bravura di un poliziotto è proprio quella di evitare che una situazione critica possa sfociare in una sparatoria, peggiorando ulteriormente le cose. Ecco allora che durante il gameplay potremo raccogliere indizi, interrogare testimoni, arrestare i malviventi, chiamare rinforzi o agire furtivamente per sorprendere i criminali.

Ad esempio, la raccolta delle informazioni risulta di fondamentale importanza per interrogare gli indiziati. Il rischio potrebbe essere infatti quello di non avere una visione completa dei fatti, fallendo miseramente l’interrogatorio.

Ogni caso deve essere approcciato con la giusta calma. Una volta aver selezionato la missione sulla mappa GPS saremo catapultati in una mappa sandbox dove troveremo tutto ciò che serve per portare a termine la missione. Passeremo dalla risoluzione di banali incidenti stradali o alle sparatori con criminali.

In tutti i casi sarà fondamentale esplorare molto bene l’ambientazione circostante e parlare con quante più persone possibile per trovare il modo migliore di risolvere la missione.

Insomma, prima di tirare fuori la pistola dovremo fare in modo di aver provato tutte le opzioni a nostra disposizione. Quando si rivelerà necessario impugnare l’arma il gioco si trasforma in una sorta di FPS a turni in tempo reale.

Questo significa che durante le sparatorie avremo dei punti azione da usare in un determinato periodo di tempo. Allo scadere del tempo o dei punti la palla passa al criminale che potrà rispondere al fuoco, a meno di non aver trovato un riparo sicuro.

Il sistema pensato dagli sviluppatori è sicuramente diverso dal solito FPS ma rimane comunque troppo macchinoso.

police shootout mission

Arresto tecnico

Come detto nel paragrafo precedente, Police Shootout offre diversi approcci alla risoluzione dei casi, aggiungendo alcune meccaniche interessanti. Purtroppo però, il titolo risulta davvero sotto tono dal punto di vista tecnico, con bug e glitch grafici continui e con una pulizia generale davvero da dimenticare.

I modelli dei personaggi sono ripetitivi e poco definiti anche se l’aspetto peggiore è rappresentato dalle animazioni dei personaggi, davvero legnose. Ci è capitato, ad esempio, di colpire da dietro un criminale e vederlo traslarsi direttamente a terra. Insomma, aspetti che rovinano l’esperienza di gioco, anche se onestamente ci hanno strappato diversi sorrisi.

Anche le azioni generali di gioco, seppur realistiche, risultano in alcuni casi ripetitive e noiose da svolgere. Certo, un gioco simulativo deve replicare le normali azioni della vita reale ma in questo caso la componente ludica è stata forse messa da parte un po’ troppo. Da apprezzare comunque la longevità generale, con ogni singolo caso che può essere approcciato in modi diversi.

Un cenno anche all’audio di gioco, con un doppiaggio in inglese sottotono. Fortunatamente, il titolo ha i sottotitoli in italiano, anche se non sempre la traduzione è risultata di buon livello.

police shootout car

police shootout recensione
5
Riassunto
Riassunto

Police Shootout è uno dei tanti giochi simulativi presenti sul mercato. Se il vostro sogno è quello di fare il poliziotto, il titolo targato Games Incubator potrebbe essere il gioco della vostra vita. Se così non fosse, probabilmente non riuscirete a trascorrere più di una manciata di ore davanti allo schermo. Il titolo infatti ricalca le tante mansioni di un poliziotto, con la possibilità di approcciare i casi in diversi modi, evitando di dover estrarre la pistola se non come ultima opzione. Purtroppo il comparto tecnico non aiuta, a causa dei tanti bug e glitch che rovinano l'intera esperienza.

Pro
Diversi modi di approcciare il caso Buona longevità e rigiocabilità
Contro
Bug e glitch grafici; Tecnicamente scadente; Gunplay poco ottimizzato
  • Giudizio complessivo5
Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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