Call of Duty vende milioni e milioni di copie ogni anno e intasca ancora più denaro attraverso microtransazioni e acquisti in-game. Ma come la sua comunità è ben consapevole da tempo, Activision Blizzard sta utilizzando l’intelligenza artificiale generativa per creare risorse all’interno del gioco (soprattutto Black Ops 6, visto che si tratta dell’ultima interazione).
Sebbene il sospetto fosse più che fondato, la società ha ora rivelato ufficialmente i dettagli. Come notato da CharlieIntel su X, la pagina di Black Ops 6 su Steam recita:
Il nostro team utilizza strumenti di intelligenza artificiale generativa per aiutare a sviluppare alcune risorse di gioco.
Il disclaimer non descrive ovviamente in dettaglio il modo in cui il gioco utilizza l’intelligenza artificiale generativa, ma da quello che è stato possibile vedere, alcune delle calling card ed altri oggetti cosmetici sbloccabili sembrano strizzare l’occhio alla controversa tecnologia. Ovviamente la cosa che irrita di più la community è il fatto che questi sono spesso inclusi nei pacchetti operatore e venduti con denaro reale.
Inutile dire che la questione è destinata a far discutere ulteriormente, specie dopo che ad inizio anno Activision ha lasciato a casa numerosi artisti e dipendenti dopo l’acquisizione da parte di Microsoft. La riorganizzazione ha anche portato alla chiusura di alcuni noti studi come Tango Gameworks e Arkane Austin.
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