Yu-Gi-Oh! Early Days Collection | Recensione

Il franchise di Yu-Gi-Oh ha avuto un’impennata non indifferente negli ultimi anni, introducendo regole complesse e strategie da urlo. Tuttavia, permane ancora una grande lista di giocatori che rimane con i piedi a terra e il cuore rivolto al passato.

Yu-Gi-Oh! Early Days Collection è disponibile dal 27 febbraio 2025 su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X|S, portando alla luce alcuni dei titoli più storici basati sul gioco di carte, che festeggia il 25° anniversario.

Versione provata: PC.

Il ritorno del Cuore delle Carte

La serie di giochi ispirati al celebre Yu-Gi-Oh parte nel 1998 e, nel corso degli anni, si evolverà in tutte le sue forme man mano che le generazioni di console faranno altrettanto.

Il gioco, per chi non lo conoscesse tutt’oggi, consiste semplicemente nel ridurre a zero i Life Points dell’avversario, questo principalmente tramite l’utilizzo di carte mostro, ma anche magie e trappole che possono aggiungere effetti e creare le situazioni più disparate. Nel ’98 questo sistema era ancora alle prime luci e tutto si basava sull’evocazione del mostro più potente e sul mero attacco, complice anche la piccola quantità di carte create all’epoca.

Avanzando nel tempo abbiamo poi assistito ad un’evoluzione significativa, con tanto di: diversificazione delle tipologie di mostro (normale, con effetto, fusione, ecc.) e di magie/trappole sempre più complesse e atte a generare duelli sempre più studiati e tattici. L’incremento di carte ha poi portato all’introduzione di regole sempre più delineate e il miglioramento delle animazioni di conseguenza si è adattato ad hardware sempre più capaci di rispecchiare i requisiti prefissati, portando la serie a espandersi sui dispositivi, per il periodo, più recenti.

Si è così passati da un regolamento relativamente povero ad uno più articolato e rigido, il che ha permesso a Konami di introdurre anche un sistema di gioco che meglio si interfacciasse con la realtà dei fatti e il vero gioco di carte che tutti conosciamo e amiamo da più di 20 anni.

Ecco ciò che il titolo rispecchia, anche se con i difetti tipici di una finestra di questo tipo, come la difficoltà a riprovare tanti titoli diversi con comandi che, di primo acchito, risultano molto complessi.

Un Anniversario nostalgico

Dal punto di vista tecnico, la trasposizione di giochi di questo calibro è di sicuro fedele alla versione originale.

Partiamo dal menu. Possiamo scegliere quale gioco provare da una lista che va dal 1998 al 2005 (di cui un titolo giocabile anche online) e si potrà anche ritornare indietro con altrettanta semplicità. Abbiamo apprezzato l’immediatezza che si percepisce nel comprendere subito la divisione di ogni gioco, con tanto di simbolo ad indicare la piattaforma dalla quale ognuno di questi ha avuto origine.

La giocabilità è varia, data la diversificazione che il titolo porta alla luce, tuttavia risulta difficile da comprendere alle prime volte. Qui infatti troviamo una serie di nomi con più di 20 anni alle spalle e sistemi di gioco ormai datati sotto certi punti di vista, con tanto di problemi tecnici su alcuni giochi in particolare, che spesso portano a dei crash ripetuti.

Oltre a errori sulla stabilità però, l’emulazione è molto buona e ripropone in maniera fedele questi primi accenni al franchise di Yu-Gi-Oh, con tanto di possibilità di salvare i dati di gioco a piacimento. L’esperienza risulta perciò divertente e perfetta per tutti quei giocatori che cercano un ritorno alle origini dopo gli sviluppi della serie negli ultimi anni, con regole fuori dagli schemi e stili di gioco troppo complicati, potendo così rimanere con i piedi a terra nuovamente.

Di certo parliamo di una collection adatta ai più nostalgici, che potranno passare diverse ore a ripercorrere storie avvincenti e la storia di questo franchise.

Ringraziamo Konami per il codice fornitoci per la review.