Il tanto atteso Assassin’s Creed Shadows, in uscita il 20 marzo 2025, si ritrova nuovamente al centro delle polemiche. Dopo le discussioni sulla figura di Yasuke e altre controversie, questa volta a sollevare un’ondata di indignazione è una scena ritenuta offensiva nei confronti della cultura giapponese.
A scatenare la controversia è stato Nagase Takeshi, sacerdote shintoista e leader del gruppo ultranazionalista Shinsei Nippon, noto per le sue posizioni anti-occidentali e per il suo sostegno al revisionismo storico riguardante le atrocità commesse dal Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. In un video diffuso sui social, Nagase ha duramente criticato Ubisoft per una sequenza in cui il protagonista Yasuke distrugge il santuario shintoista Harimakuni Sohsha Itatehyozu e attacca un sacerdote a piedi scalzi, considerandolo un atto irrispettoso.
Nel video, Nagase Takeshi si scaglia contro la casa di sviluppo francese, accusandola di aver messo in scena una rappresentazione razzista e offensiva nei confronti delle tradizioni giapponesi:
I video già in rete mostrano Yasuke che attacca un sacerdote shintoista che corre dalla sala di culto al santuario principale con i piedi sporchi di terra e che distrugge le strutture. Bisogna protestare con forza perché si tratta di cose oltraggiose. Non potevamo credere ai nostri occhi: tutto questo è un insulto agli dèi giapponesi.
Nagase ha poi invitato i partiti politici giapponesi a intervenire, accusando Ubisoft di diffondere una visione distorta e irrispettosa del Giappone feudale.
Le dichiarazioni di Nagase, tuttavia, non sorprendono chi conosce le posizioni estremiste del gruppo Shinsei Nippon, noto per il suo nazionalismo estremo e l’ostilità verso l’influenza culturale occidentale. Molti osservatori ritengono che questa polemica sia una strategia per alimentare la propaganda politica del movimento e guadagnare visibilità mediatica in vista delle prossime elezioni.
Con l’uscita ormai imminente, questa nuova controversia rischia di alimentare ulteriori tensioni tra Ubisoft e la comunità giapponese, mentre cresce l’attesa per scoprire se il gioco saprà davvero rendere giustizia a una delle epoche più affascinanti della storia nipponica.
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