Una tra le novità più discussa per tutti coloro che giocano a Diablo per la prima volta è l’Enrage Timer.
Ma cerchiamo di darne una definizione e di capire per quali ragioni abbia suscitato tante preoccupazioni.
L’Enrage Timer è un opzione “abilitata” per alcuni boss ed era già presente in World of Warcraft.
Consiste nel rendere più difficile il gioco attraverso potenziamenti dei boss. In che modo?
Semplice, ogni boss avrà un timer (differente per ogni boss, atto e difficoltà) entro il quale dovrà essere ucciso.
Se non sarà ucciso entro questi minuti, il boss aumenterà la sua forza, la sua velocità, la capacità di rievocare seguaci…
Un esempio pratico è stato fatto per il Re Scheletro.
Per batterlo, a difficoltà Inferno, si avranno a disposizione 4 minuti.
Se non si riuscirà a sconfiggerlo entro quel determinato lasso di tempo, il Re Scheletro avrà la capacità di evocare una quantità triplicata di seguaci.
Tra le varie critiche che sono state presentate, c’è quella di obbligare i giocatori ad adottare uno stile di gioco troppo efficiente, senza la possibilità di giocare sfruttando solo il numero di giocatori e le infinite possibilità di poter riaffrontare i boss.
La Blizzard ha risposto che ovviamente era cosciente di questo “problema” e che il suo scopo era proprio quello di rendere le cose “meno facili”.
“Questo gioco è basato sull’efficienza… uccidere i mostri il più rapidamente possibile per massimizzare il drop che si desidera.” Ecco le affermazioni dei produttori del gioco dopo le critiche riguard l’Enrage timer.
Voi cosa ne pensate? Pensate che sia giusto obbligare la gente a giocare più “professionalmente” o credete che ogni giocatore debba essere libero di decidere quale stile di gioco adottare?
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