Nel 1982 fu rilasciato su Atari 2600, il videogioco di E.T. l’extraterrestre. Le copie immesse sul mercato tuttavia furono superiori rispetto alla domanda e in aggiunta, il gioco in questione, si rivelò essere uno dei peggiori mai visti fino ad allora (e forse fino ad oggi). Per questi due motivi, le copie vendute furono di molto inferiori rispetto alle aspettative. Così, tutte le copie rimaste invendute furono sotterrate un anno dopo, nel 1983, nel deserto del New Mexico, e in particolare nella zona di Alamogordo. Questo anno segnò quindi la caduta definitiva di Atari oltre a quella del settore videoludico in generale che si rialzò solo grazie all’arrivo di Nintendo sul mercato.
Molti sono stati gli scettici che credevano si trattasse semplicemente di una leggenda, ma ora sappiamo con certezza che si trattava della verità.
Un gruppo di persone infatti, con l’intento di girare un documentario e grazie ad alcuni finanziamenti, si è recata nel posto indicato ed ha iniziato a scavare in cerca delle cartucce sotterrate. Dopo poco tempo, sono state rinvenute le prime cartucce che, nonostante i circa 30 anni trascorsi sotto terra, si trovano ancora in buone condizioni. Non si sa ancora quante siano le copie effettivamente sotterrate, ma la cosa certa è che la storia considerata da tempo una leggenda è pura realtà.
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