Partiamo da un presupposto: non sono un amante del cinema italiano. Tolto questo aspetto, cercherò di raccontarvi questo film, con la speranza di convincere gli incerti a prendere una posizione in merito alla visione o meno di questa pellicola.
Attenzione, potrebbe contenere spoiler (poco dato quanto è già stato detto dai trailers)
Nulla di eccezionale, non ha troppe pretese. Confusi e Felici è una commedia e come tale si presta ad una visione leggera.
Il film, in breve, tratta di uno psicoterapeuta – Claudio Bisio – che è costretto per problemi di salute (sta infatti per diventare cieco) a lasciare, senza troppa pena, tutti i suoi assistiti.
Questi sono i “veri protagonisti“: dallo spacciatore – Marco Giallini – al mammone ancora vergine a 40 anni – Massimiliano Bruno (anche regista) -, all’esilarante Rocco Papaleo nei panni di un uomo tradito e con frequenti scatti d’ira. Questi sono solo alcuni dei pazienti che il dottore è costretto ad abbandonare.
Nel cercare di lasciare il lavoro però, Marcello (Claudio Bisio), non riesce a separarsi del tutto dai suoi oramai “ex” pazienti che insistono per essere aiutati -curati-, persino l’assistente del dottore, laureata in lingue, non lascia in pace il “poco efficace” psicoterapeuta.
Una serie di sketch rende il film davvero simpatico e godibile nonostante ci siano alcuni momenti di raccoglimento dove, ai più sensibili, la pellicola potrebbe strappare qualche lacrima.
In questo film, come in altri con C. B. ci sono aspetti comici associati a temi più delicati, il ricongiungimento tra padre e figlia, la nascita di un’amore (più di uno a dirla tutta), la riscoperta di se stessi e il superamento di pregiudizi xenofobi.
Consiglio il film che comunque, ad un’attenta analisi, raggiunge la sufficienza grazie all’abilità di parte del cast che davvero alza il livello della commedia italiana. Primo fra tutti, a mio avviso, Rocco Papaleo che, a dirla tutta, compare in troppe poche scene. Massimiliano Bruno, il regista e attore di Confusi e Felici, non è nuovo a questo genere, lo abbiamo già incontrato in un altro film abbastanza riuscito: Nessuno mi può giudicare, con Paola Cortellesi. La trama infine non è poi così scontata. Tuttavia non sono solo rose, la prestazione di Claudio Bisio non è delle migliori e ci sarebbero almeno altri 10 attori, forse più, adatti per questo ruolo. Con un cast del genere si poteva e si DOVEVA fare di più anche se si tratta di una commedia.
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