Con oltre 20 milioni di giocatori sparsi in tutto il pianeta, Magic: The Gathering rimane uno dei giochi di carte collezionabili più diffusi, complice anche la sua paternità del genere, iniziata nel lontano 1993, e le sue varie incarnazioni che si sono susseguite nel corso degli anni. Il franchise di Magic: The Gathering, conosciuto inizialmente in Italia come Magic: L’Adunanza, può vantare infatti una possente ramificazione in più campi: libri, fumetti, film (nel 2014 la 20th Century Fox acquisì i diritti cinematografici di Magic) e naturalmente anche videogiochi. Da pochi giorni l’espansione Ombre su Innistrad ha anche dato il via ad un nuovo videogioco della serie, Magic Duels. Ma quali sono state le tappe più importanti del brand Magic nel mondo videoludico?
GLI ESORDI
Il celebre Sid Meier, produttore di famose serie come Civilization e Railroad Tycoon, ebbe il compito di lanciare il franchise di Magic: The Gathering nel mondo dei videogiochi. Fu così che il game designer iniziò a pensare, per gli sviluppatori di MicroProse, il primo Magic: The Gathering, uscito nel febbraio del 1997, che inizialmente possedeva una modalità storia e una modalità battaglia 1v1 contro il PC, e che successivamente venne anche arricchito con un vero e proprio multiplayer contro altri giocatori. Certo, lo sviluppo di tale titolo, una novità assoluta per i videogiochi, non fu semplice, tanto che Meier interruppe la sua collaborazione con MicroProse dopo la pubblicazione. Il gioco ebbe lunga vita, aiutato anche dall’uscita delle due espansioni The Spells of the Ancients e Duels of the Planeswalkers, ma fu anche sottoposto ad una specie di guerra civile con la concorrenza. Contro sé stesso, potremmo dire. Sì perchè nel 1997 la collezione di giochi ispirati a Magic si arricchì di altri due titoli, BattleMage e Armageddon. Il primo ebbe vita breve, stroncato dalla critica a causa di una AI quasi inesistente, mentre Armageddon, un ibrido tra gioco strategico e combattimento in tempo reale, riscosse un buon successo, pur non soppiantando l’originale Magic: The Gathering.
Dovremo aspettare fino al 2001 per rivedere un nuovo titolo di Magic, che sarà anche il suo debutto su console. SEGA pubblica infatti, su Dreamcast, Magic: The Gathering (titolo ominimo al gioco del 1997), che solo il pubblico nipponico ebbe il piacere di giocare. Ambientato nella città di Magic Heart, il gioco comprendeva diverse aree esplorabili: Murg, Camat Island, Lydar Forest, Yeluk, Tornell e The Balance Tower. Questo era però solo un preludio al gioco che stava per sconvolgere l’universo di Magic. I Leaping Lizard Software, nel 2002, si cimentano infatti in un’impresa colossale, per il tempo: creare un mondo online nel quale il gioco di carte collezionabili fosse fruibile a tutti, e che permettesse a chiunque di sfidare i propri amici o altri giocatori proprio come se ci si trovasse di fronte a loro. È così che nasce Magic: The Gathering Online, un fenomeno a dir poco eccezionale in tutto il mondo che scatenò un pericoloso precedente per molti altri giochi di questo tipo. MTG Online si è arricchito di decine di espansioni nel corso degli anni, e la sua popolarità raggiunse livelli tali da organizzare tornei mondiali dedicati al gioco, l’ultimo dei quali si è tenuto nel 2014, ben 12 anni dopo l’uscita del titolo.
DUELS OF THE PLANEWALKERS
Il successo di MTG Online non ha però fermato la macchina da guerra di Magic. Dopo Battlegrounds nel 2003, gioco di Atari pubblicato su PC e Xbox, i videogiochi dedicati al gioco di carte collezionabili hanno vissuto una flessione, cosa da attribuire naturalmente anche all’irrefrenabile MTG Online. Toccherà però a Stainless Games Ltd rilasciare una potente alternativa al titolo multiplayer, con Magic: The Gathering – Duels of the Planewalkers, che segnò tra l’altro anche il debutto della serie su console PlayStation (PS3, per la precisione). Nato come gioco semplice, con il giocatore chiamato a crearsi il proprio deck e a combattere in battaglie contro l’AI e altri utenti online. Duels of the Planewalkers ha rappresentato il più grande concorrente di MTG Online, visti i numerosi aggiornamenti ricevuti dal gioco (nuove versioni vengono rilasciate ogni anno dal 2012), l’introduzione della modalità campagna, la maggiore accessibilità e semplicità rispetto al rivale, e naturalmente una fanbase maggiore visto il poco appeal che Magic: The Gathering Online trasmetteva alle generazioni più recenti. Merita una nota particolare anche Magic: The Gathering – Tactics, gioco per PC attivo dal 2011 al 2014 e che si rivelò come un vero strategico online a turni che introduceva meccaniche di map control.
Guardando al presente, Magic continua a mantenere un’aura di incredibile interesse attorno a sé stesso, e gli ultimi Magic Duels: Origins e le sue varie espansioni ne sono la prova. Dopo il debutto di Origins, gioco che ha vissuto una tribolata esperienza a causa dei problemi ai bug e ai server, con le nuove espansioni è (ri)nato definitivamente Magic Duels, l’ultimo titolo in ordine cronologico dedicato a Magic e che rappresenta anche l’esordio della serie sulle console attuali.
MAGIC DUELS
L’ultima espansione cartacea di Magic, chiamata Ombre su Innistrad, ha anche aperto le porte all’espansione di Magic Duels, il nuovo videogioco disponibile gratuitamente su Xbox One, PC, iPad e iPhone, ed con una release su PS4 attesa dai fan. Con Ombre su Innistrad e Giuramento dei Guardiani, Magic Duels si arricchisce di oltre 300 nuove carte, così come di una nuova storia, nuove missioni abilità e una grande varietà di deck disponibili, con carte collezionabili sia grazie agli scontri offline che online, che acquistando pacchetti. Il gioco, infatti, è un free-to-play, ma per semplificare la vita a tutti quei giocatori che, per motivi di tempo o altro, non possono costruire un pacchetto semplicemente giocando, gli sviluppatori hanno inserito microtransazioni. Queste non dovrebbero influire sul gameplay, dunque agire senza sbilanciarlo, ma aspettiamo responsi con il passare del tempo su questo gioco.
Magic Duels si pone come un ottimo compromesso tra coloro che già hanno esplorato in lungo e in largo l’universo di Magic, sia a coloro che desiderano approciarsi a questo celebre franchise. Il lungo tutorial iniziale vi permetterà infatti di comprendere le regole di base, semplificandovi il tutto facendovi combattere contro la AI del gioco in modo da mettervi di fronte a potenziali situazioni simili a quelle che potrete incontrare nelle varie modalità di gioco. Oltre alla classica modalità campagna, che si compone di cinque ricchi scenari, ci saranno infatti le immancabili modalità versus, sia contro il computer che contro altri giocatori. Non disperate, però, se non avete ancora a disposizione il vostro deck perfetto: oltre ad un pacchetto base in regalo all’inizio del gioco, potrete anche creare deck per combattere immediatamente, sottomettendovi ovviamente alle carte che il gioco vi mette a disposizione. Fa storcere il naso la mancanza di una delle componenti che più attese, quella del cross-platform, che non sarà presente nel titolo. Se infatti giocherete a Magic Duels su Xbox One, non potrete continuare ad utilizzare il vostro alter ego digitale anche su iPad o PC, costringendovi quindi ad avere più account ai quali badare. Molto apprezzata invece la modalità Two-Headed Giant, che vi permetterà di giocare in compagnia di un altro giocatore o dell’AI, scontrandovi contro un’altra coppia di sfidanti. Per il momento il gioco non sembra manifestare gli stessi problemi della sua versione iniziale, e anzi gli sviluppatori potrebbero aver trovato un’ottima formula per portare Magic alla portata di chiunque.
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