Dopo il reveal del nuovo titolo di Hideo Kojima, Death Stranding, sul palco della conferenza Sony all’E3 2016, il web è stato assalito da quesiti e teorie riguardo al contenuto del trailer e su come possa essere il gioco, in via di sviluppo presso Kojima Productions.
Ebbene è proprio il famoso e talentuoso developer nipponico a rivelare qualche informazione in più e qualche dettaglio più criptico durante un’intervista ad IGN.com.
Vi riportiamo di seguito le parole di Kojima:
“Il giocatore controllerà il personaggio impersonato da Norman Reedus, se dovessimo proprio categorizzarlo in un genere, potremmo inserirlo come un titolo action. Anche quando ho creato Metal Gear si poteva parlare di action, ma essendo basato sul nascondersi è risultato essere diverso dagli altri, per questo il pubblico l’ha denominato ‘stealth action’.
Come ho detto nel gioco controllerete Norman ma andando avanti si scoprirà qualcosa di diverso, qualcosa che non può essere categorizzato in maniera precisa.
Il nome del gioco? La parola filo (strand) in psicologia è utilizzata spesso in riferimento a legami o catene. Gli strani cordoni ombelicali del trailer e il legame di Norman con il neonato rappresentano proprio questo concetto.”
Continuando con l’intervista Kojima ha usato come esempio un racconto di Kobo Abe, per esporre le sue idee riguardo alle interazioni e sensazioni che offrirà il gioco a livello di gameplay:
“Il bastone è stato il primo strumento creato dagli essere umani per mettere una distanza tra loro e le cose pericolose, per protezione. Il secondo strumento creato dagli esseri umani è stata la corda. Una corda è usata per legare e tenere vicine le cose importanti.” La maggior parte degli strumenti che possiamo trovare in un titolo action sono bastoni. Si colpisce, si spara o si calcia, la comunicazione avviene attraverso questi strumenti. Io vorrei che la gente avesse un collegamento non usando bastoni, ma attraverso quello che sarebbe l’equivalente delle corde. Ma naturalmente si potranno utilizzare anche i bastoni”
In pratica l’esperienza che lo sviluppatore giapponese vuole fornire va al di là della mera e propria violenza, dando altre opportunità di interazione col gioco.
Infine Kojima-san ha dichiarato che la produzione di Death Stranding deve ancora avere inizio: “Siamo molto vicini a prendere la decisione riguardante all’engine, quando avremo una situazione più chiara e definita, allora partirà la produzione vera e propria del gioco.”
Sicuramente dovremo attendere ancora qualche annetto, prima di vedere o provare qualcosa relativo a Death Stranding. Nel frattempo l’hype e la smania di conoscere nuove informazioni sul progetto, crescono giorno per giorno.
Restate sintonizzati su Uagna.it per le ultime news a riguardo.
Fonte: IGN.com
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