La storia è sulla via della conclusione, le missioni secondarie ancora non latitano, e i collezionabili sono (purtroppo) tanti. Pochi giorni fa, però, Ubisoft è riuscita a sistemare i grossi problemi ai server (fastidiosissima la schermata di continua connessione ai server che copriva quasi mezzo schermo), e allora, per la quarta e ultima parte del Diario di Marcus Holloway, perché non dovremmo provare le nuove chicche progettate dagli sviluppatori per il multiplayer di Watch Dogs 2?
Con i server aperti, sono iniziate anche le prime intrusioni. Mi trovavo nei pressi di un campeggio, alla ricerca di un’auto “unica” da guidare per poter conquistare un altro Trofeo (signori, qui mica pizza e fichi, parliamo di quasi 8200 Trofei su PSN… Sì, sono malato), quando ad un certo punto il gioco mi avvisa che è in corso un’attacco hacker nei miei confronti. L’intrusione si compone ovviamente di due utenti: uno che è incaricato di hackerare il malcapitato, resistendo per alcuni minuti in una determinata area e cercando di nascondersi al meglio; l’altro, invece, è costretto a cercare come un forsennato nell’area indicata, prima che il “nemico” porti a termine il download di dati. Ora, io non so chi fosse l’utente contro il quale mi sono ritrovato a “scontrarmi”. Ma, se devo essere sincero, ti ho odiato fortemente. Tu, il tuo cellulare e la maledettissima roccia dietro alla quale ti sei nascosto per tutto il tempo. Dannazione.
A parte gli scherzi, l’operazione di hacking di ignari giocatori è stata mantenuta dal primo Watch Dogs, uno svago sicuramente interessante e che implica anche una buona abilità nel nascondersi. L’offerta multiplayer però non finisce qui, perché, come ho potuto provare sulla mia pelle, ci sono tantissime altre missioni da compiere in cooperazione, cosa che non accadeva invece in Watch Dogs. Nel gioco, infatti, possiamo scegliere di giocare con un amico o con un utente incontrato randomicamente online, per liberare un alleato tenuto prigioniero dai nemici, o per installare determinati virus. Missioni che sono riuscito a portare a termine anche in solitaria (è molto simile come concezione a quella del multiplayer di Assassin’s Creed: Unity, per restare in ambito Ubisoft), anche se in cooperazione con un altro giocatore si percepisce sicuramente un’altra sensazione.
Bene, che dire. Il diario di Marcus si può concludere qui, vi ho raccontato senza entrare troppo nel dettaglio l’esperienza generale di Watch Dogs 2. Nel corso dei prossimi giorni arriverà anche la recensione completa, ma state certi di una cosa: il gioco è divertente.
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