Non sappiamo, per il momento, quali siano i piani di Ubisoft per Tom Clancy’s The Division. Il gioco, uscito lo scorso 8 marzo 2016 su PS4, Xbox One e PC si appresta a compiere un anno di vita, e gli utenti auspicano un supporto di almeno un altro anno sul modello di Destiny di Bungie. I ragazzi di Massive Entertainment, però, sono attualmente al lavoro su un videogioco ispirato ad Avatar di James Cameron, e Ubisoft stessa è nuovamente impegnata nel campo degli sparatutto MMO con Tom Clancy’s Ghost Recon: Wildlands, in arrivo tra pochissimi giorni. In attesa di scoprire cosa riserverà il futuro al gioco, consoliamoci con l’aggiornamento gratuito 1.6 che introduce tantissime novità e che inaugura anche l’arrivo della terza espansione, Fino alla Fine, uscita il 28 febbraio insieme all’update. Se siete assidui frequentatori della Zona Nera, sappiate che la versione 1.6 è pensata appositamente per voi, ed ecco spiegato perché.
BIG ZONE
Passata un po’ in sordina dopo il secondo DLC, la Zona Nera è in poche parole la grande protagonista dell’aggiornamento 1.6 di The Division. I ragazzi di Massive Entertainment, per innalzare l’asticella e permettere anche a coloro che dal primo giorno affrontano i pericoli della zona contaminata di New York, hanno deciso infatti di ampliare notevolmente la Dark Zone con tre nuove aree, ossia ZN7, ZN8 e ZN9, verso nord ed est, fino a toccare i limiti di Central Park. La formula delle varie aree, ovviamente, rimane sempre la stessa: mano a mano che ci si sposta verso nord, le zone diventano sempre più ricche di nemici di alto rango, il che significa un livello di sfida notevolmente più alto e anche possibili ricompense degne di nota. Vi consigliamo caldamente, qualora vi decidiate a visitare le nuove zone oscure, due accorgimenti: il primo è giocare necessariamente in gruppo, su questo non ci piove. Il secondo è quello di controllare a fondo ogni anfratto e ogni possibile luogo dove potreste trovare nuovi equipaggiamenti. Nelle nuove aree gli sviluppatori hanno infatti inserito tantissimi edifici visitabili, molti di più di quelli presenti nell’originale Dark Zone, e dunque è un bene cercare a fondo prima di chiamare i soccorsi per recuperare il bottino.
Il loot delle aree più avanzate è decisamente buono e regala soddisfazioni in più riprese, così come l’aggiunta di risorse una volta che viene portata a termine una sopravvivenza a ondate in particolari punti di interesse della Zona Nera. Se il livello di sfida e di ricompense non vi abbia ancora soddisfatto, sappiate che gli sviluppatori hanno riservato una nuova sorpresa per tutti. Dirigendosi nei sotterranei della ZN, sarà possibile partecipare, ogni ora, ad un nuovo evento speciale che coinvolge i fastidiosi Purificatori. I possenti nemici armati di lanciafiamme stanno cercando di tenere lontani i civili e la Divisione dalle aree di loro competenza, e a questo si aggiunge il fatto che i numerosi cadaveri hanno fatto diffondere e fortificare il virus, ora ad un livello di contaminazione altissimo e che neanche la maschera antigas in nostra dotazione, la migliore, riesce a sopportare. Risulta quindi chiaro che questi eventi rappresentano una delle esperienze più difficoltose dell’intera esperienza di The Division, dovendo necessariamente fare i conti con nemici e allo stesso tempo con il pericoloso e inarrestabile virus che ci contamina e diminuisce la nostra salute. Come se non bastasse, ecco che arrivano anche le classifiche speciali della ZN che, ad ogni reset, vi forniranno ricompense a seconda dei vostri risultati legati alle sfide settimanali, sia in PvP che in PvE.
LA LEGGENDA DELLA DIVISIONE
Oltre ad un bilanciamento generale degli equipaggiamenti e delle skill, che a dire la verità ha leggermente scombussolato e rimescolato il sistema di abilità e che dovrete nuovamente studiare a fondo per ottenere i migliori effetti, anche il mondo di gioco del PvP è stato sistemato con nuove feature. Dopo l’introduzione delle varie fasce di difficoltà, introdotte in occasione del rilascio del DLC Lotta per la vita, Massive Entertainment mette a dura prova tutti i giocatori con la difficoltà definitiva, Leggendaria, che è però limitata solamente a tre missioni della storia: Fabbrica di napalm, Relè di Times Square e Centrale elettrica Warren Gate. Con la nuova difficoltà, un concentrato di pura difficoltà che quasi costringe a giocare in gruppo vista l’IA dei nemici particolarmente avanzata e l’elevata resistenza degli stessi, arrivano anche set di equipaggiamenti completamente inediti e gli oggetti Esotici, caratterizzati dal colore rosso (che ora diventa la rarità massima dopo, in ordine, il bianco, verde, blu, viola, giallo, verde acqua). Le casse esotiche, legate proprio a questi nuovi set, sono ottenibili direttamente dalle missioni con difficoltà Leggendaria, che Ubisoft ha già fatto sapere verrà presto estesa a tante altre missioni. Cambiamenti e bilanciamenti, come detto, sia per l’economia del mondo di gioco che per il gameplay, con modifiche che non faranno certamente piacere a tutti ma che cercano di limare i difetti grazie ai numerosi feedback che l’utenza continua a inviare.
L’aggiornamento 1.6 di The Division innalza notevolmente, e felicemente, l’asticella della difficoltà del gioco, processo naturale e auspicato visto l’anno di vita che il titolo di Massive Entertainment si appresta a compiere. La grande protagonista dell’update gratuito è finalmente la Zona Nera, lasciata in abbandono nei mesi scorsi a discapito della nuova modalità Sopravvivenza del secondo DLC, della quale vi abbiamo parlato nella nostra recensione. Sia sul fronte del PvP che del PvE ci sono tante nuove cose da fare nella New York infettata creata da Ubisoft, con un bilanciato loot che offre sane ricompense gradite dopo tutti gli sforzi fatti per portare a termine i compiti. Come detto in apertura, non conosciamo i piani degli sviluppatori per il futuro di The Division: un lungo e silenzioso addio, o un Anno 2 in preparazione a sorpresa? Per il momento non crogioliamoci nel dolore, e torniamo a liberare le strade della città a caccia di equipaggiamenti nuovi di zecca.
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