[PREMESSA] Loading 2018 è una rubrica a cadenza giornaliera che ci accompagnerà per un numero attualmente imprecisato di appuntamenti nel mese di dicembre. Il nuovo anno è ormai alle porte, e per certi versi si preannuncia un 2018 che potrebbe risultare addirittura migliore dello scoppiettante 2017 sulla via del tramonto. Con Loading 2018 daremo uno sguardo alle novità attese per il prossimo anno, raccontando i giochi più importanti finora confermati (diciamo quindi addio, ad esempio, a un Death Stranding in questa rubrica) tra esclusive e multipiattaforma.
Ubisoft sembra aver capito che, grazie alla sua possente scuderia di IP, può concedere tempi di sviluppo più lunghi e una salutare rotazione ai propri brand invece di sfruttarli ripetutamente ogni anno e rischiare di ricadere nell’errore che ha toccato Assassin’s Creed negli ultimi anni (ma non con Origins, fortunatamente, e l’anno di pausa si è fatto sentire). Il 2018 sarà dunque l’anno del ritorno di Far Cry, che con il quinto capitolo principale si allontanerà dal tanto curioso quanto criticato setting dello spin-off Primal per tornare sui binari classici della serie. Tanta azione, tante sparatorie, tanta follia, la stessa che, ancora una volta, contraddistinguerà il cattivone di turno. Dopo Vaas e Pagan Min, ormai simboli di Far Cry e dell’innata pazzia che i villain della serie devono avere, toccherà a Seed mettere a ferro e fuoco la tranquilla Hope County.
Seed è a capo di una setta di fanatici religiosi, un gruppo di terroristi che credono di essere gli unici portatori della parola di Dio e che si intrometteranno nella cittadina come giudici, giuria e boia di tutti i peccati che l’uomo comune sta commettendo. Si passa quindi dall’esotica isola di Far Cry 3 e dalle innevate montagne dell’Himalaya di Far Cry 4 ad un setting più tranquillo (all’apparenza), quello delle grandi praterie e dei boschi del cuore degli Stati Uniti d’America. Questo non deve però scoraggiare il giocatore, che forse sentendosi lontano da mete più tropicali o estreme si sente distante dal concetto intrinseco di Far Cry. Di questo, appunto, non c’è da preoccuparsi: la violenza di Joseph Seed e dei suoi adepti è abbastanza feroce da convincere che il vero spirito della serie non è andato perduto nel suo spostamento ambientale. La potenza delle nostre bocche da fuoco risuonerà ancora una volta, per contrastare le malefiche personalità che aleggiano sull’America libera.
Toccata con buoni risultati su Far Cry 4, una delle più grandi novità del quinto capitolo è naturalmente la modalità cooperativa. Gli sviluppatori hanno infatti ideato un sistema che permette ai giocatori di esplorare liberamente il mondo di gioco e portare avanti la storyline principale in compagnia di un amico, per rendere più varia, affascinante e divertente l’esperienza in game. E la cooperazione sembra un punto focale anche per l’altro aspetto di maggiore novità che viene introdotto in Far Cry 5, vale a dire la presenza di varie spalle alleate che costituiscono elementi ben delineati all’interno dell’economia di una missione per le loro capacità. Il cane Boomer, ad esempio, è un fidato compagno che può portarci le armi dei nemici rendendoli impotenti di fronte a noi. Grace, invece, è un’abile cecchina che potremo sfruttare come diversivo o come perfetta macchina per far fuori i nemici davanti a noi, aiutandoci anche a farne fuori qualcuno nel caso in cui i fanatici scopriranno la nostra presenza nel loro accampamento. Il più furioso e scavezzacollo di tutti questi speciali aiutanti sarà però sicuramente Nick, abile pilota e all’occorrenza bombardiere di qualsiasi cosa gli diremo di attaccare. Interagire con questi NPC potrebbe essere davvero la chiave di svolta per il gameplay del gioco, le cui fondamenta rimangono però le solite: affrontare un combattimento a viso aperto o restare nascosti è una decisione che spetta solo a noi.
La speranza, che riponiamo in questo nuovo capitolo in uscita il 27 febbraio 2018, è che non si tratti di una nuova copia di Far Cry 3. Pur riconoscendo al gioco una splendida realizzazione che ne fece uno dei migliori titoli del 2012, questi è divenuto una sorta di standard da seguire per la serie, con la conseguenza che Far Cry 4 si rivelò essere più un copia-incolla con una diversa ambientazione che un effettivo nuovo capitolo. Su Far Cry 5, siamo sicuri, Ubisoft punta davvero moltissimo, perché rappresenterà la principale IP della società francese nella prima metà del 2018. Ma il nome del brand, ormai, è da considerarsi una garanzia di qualità.
Per finire, se siete curiosi di sapere qualcosa di più sul gioco vi invito a leggere la nostra anteprima risalente all’annuncio di Far Cry 5. Un’analisi dettagliata di ciò che abbiamo potuto intravedere dai primi trailer di gioco, tra cui anche i nuovi veicoli utilizzabili come gli aerei.
Scrivi un commento