L’esordio di Call of Duty: WWII non è stato proprio il massimo se pensiamo ai vari problemi ai server e al comparto multiplayer che hanno richiesto settimane per essere sistemati, ma dal punto di vista delle vendite la questione è molto differente. Sledgehammer Games ha saputo riportare in alto l’interesse dei fan verso un franchise in caduta libera dopo l’aberrante Call of Duty: Infinite Warfare, riportando il contesto storico alla Seconda Guerra Mondiale e ricostruendo un ambiente multigiocatore molto più tradizionale di quello che abbiamo vissuto nei precedenti tre anni. Al netto di tutte le critiche che possono essere mosse al gioco, WWII risulta un gioco molto godibile e che viene continuamente supportato con nuovi innesti, come armi ed eventi a tempo limitato che permettono di ottenere oggettistica. E tra questi nuovi innesti spunta ovviamente (su PS4 in esclusiva temporanea) anche The Resistance, il primo dei canonici quattro DLC che accompagneranno il gioco da qui fino ad agosto/settembre come da tradizione prima di lasciare il testimone al prossimo capitolo della serie sviluppato da Treyarch (Black Ops 4? Alcuni rumor dicono di sì). Vediamo nella nostra recensione cosa offre il primo pacchetto aggiuntivo di Call of Duty: WWII e se vale davvero il prezzo di 14.99€.
IL CONTESTO È TUTTO
Una cosa ci lasciava via via sbigottiti di fronte alle scelte di Treyarch e Infinity Ward in, rispettivamente, Black Ops III e Infinite Warfare: la scelta delle ambientazioni per le mappe multiplayer dei DLC. Non dimentichiamo il famigerato pin-nic gigantesco, o il castello medievale con tanto di palude da film horror, o il remake di Rust iperfuturistico, contesti che ritengo davvero poco adatti ad un gioco come Call of Duty e che invece vedrei bene in altri titoli come Overwatch e compagnia. WWII, invece, resta fortemente adeso all’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale, senza prendersi la libertà di divergere da un periodo storico ben preciso e definito. È questo il caso di Valkyrie, ambientata in una serie di bunker fortificati presi d’assalto e che premia gli scontri a medio e corto raggio visti gli ampi spazi di confronto e le piccole stanze da prendere d’assalto. Ed è anche il caso dell’ottima Occupation, sicuramente la miglior mappa del DLC The Resistance ed anche remake della mappa Resistance (scusate le ripetizioni, ma è così) di Call of Duty: Modern Warfare 3. Replicata in tutto e per tutto, ma “addobbata” con stendardi tedeschi dell’occupazione di Parigi e ovviamente ricontestualizzata, Occupation mantiene tutto il suo riuscitissimo level design anche in questa nuova incarnazione, cosa che invece non riesce a fare l’ultima mappa multiplayer, Anthropoid. Ambientata a Praga, e difatti il nuovo DLC è stato presentato ad un evento privato a Praga al quale abbiamo partecipato grazie ad Activision, la mappa si sviluppa su più livelli e coinvolgendo numerosi passaggi sotterranei e dentro le abitazioni, rendendola eccessivamente confusionaria e difficile da gestire.
Se vi aspettavate di trovare le solite 4 mappe multiplayer di ogni DLC, resterete delusi, perché Sledgehammer Games ha deciso di utilizzare uno degli slot per aumentare le esperienze della modalità Guerra. Operation Intercept si presenta senza troppe novità o variazioni, divisa come sempre tra due squadre che si scambiano di round in round il ruolo di attaccanti e difensori all’interno della cittadina di Saint Lo presa d’assalto. La modalità si divide in 3 step, che si riducono nel caso in cui i difensori riescano a compiere il loro lavoro. Nella prima parte gli attaccanti dovranno liberare alcuni ostaggi in due punti strategici degli edifici, per poi distruggere le radio nemiche ed evitare che chiamino supporto e procedere infine con la distruzione di un treno in partenza, tramite il fidato carro armato che in Guerra non manca mai. La mappa è ben costruita e dettagliata, come quelle multiplayer del resto, e tutto sommato ci siamo divertiti in Interception, a nostro avviso molto più equilibrata delle altre esperienza di Guerra in WWII. Sia l’attacco che la difesa hanno i loro punti di forza e deboli, cosa che in alcune ambientazioni non è dosato in maniera eguale.
L’ISOLA DELLE TENEBRE
Fuggiti da Mittelburg, i quattro superstiti Drostan, Olivia, Marie e Jefferson si dirigono insieme ad un manipolo di soldati in un’isola sulla quale si trova il dottor Straub, responsabile della creazione di quegli strano non-morti infetti che stanno seminando morte e distruzione. La nuova mappa zombie è ambientata in questa piccola isola rocciosa in un mare non ben definito, ma in precedenza già visitata dall’uomo viste le fortificazioni antiaeree e i bunker ivi presenti. Senza stravolgere in alcun modo il gameplay della modalità Nazi Zombies, L’Isola delle Tenebre (o The Darkest Shore in lingua originale) si accontenta di proporre un’ambientazione differente ma a nostro avviso forse troppo monotematica e ricorrente, che ci ricorda da vicino L’ultimo Reich. Tra i punti di forza di Black Ops Zombies e Infinite Warfare Zombies, solo per citare le ultime produzioni, c’erano proprio le ambientazioni, ma Nazi Zombies di WWII sembra non voler osare e cercare invece di fare il compitino senza strafare. Inoltre, le dimensioni di questa nuova ambientazione zombie non sono certamente tra le più importanti che si ricordino, e la presenza di spazi e costruzioni così simili tra loro contribuisce a dare un senso di ripetitività eccessiva. Non significa però che la mappa non diverta, anzi. Con la nuova Wonder Weapon e i nuovi letali nemici sarete certamente soddisfatti dell’esperienza, contornata dal classico easter egg i cui bug sono stati risolti poche ore dopo il lancio e che risulta particolarmente ostico (forse troppo) in alcuni step. A tal proposito, vi ricordo che sia qui su Uagna.it che sul nostro canale UAGNA TV uscirà presto la guida completa all’easter egg della mappa.
PUNTI DI FORZA
- Mappe multiplayer divertenti da giocare
- L’Isola delle Tenebre è una nuova ottima mappa zombie…
PUNTI DEBOLI
- … Ma l’ambientazione è forse troppo monotematica
- Anthropoid soffre di un design confusionario
Il primo DLC di Call of Duty: WWII è tutto sommato soddisfacente. Niente di particolarmente esaltante, dato che anche l’esperienza zombie The Darkest Shore pecca sotto alcuni aspetti caratteriali, ma il pacchetto aggiuntivo saprà accontentare tutti i giocatori con i nuovi contenuti che porta con sé. Inoltre, è disponibile da alcune settimane la nuova Divisione per il multiplayer, Resistenza, che permette di utilizzare il coltello tattico insieme alla pistola come accadeva in alcuni precedenti titoli della serie. Piano piano, il gioco si arricchisce di contenuti ed eventi, una tendenza che per nostra fortuna sta andando sempre meglio almeno su questa serie.
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