Dall’imponente Six Invitational di Montreal, evento organizzato da Ubisoft e dedicato alla fase finale del torneo mondiale di Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege, abbiamo finalmente potuto dare un’occhiata al primo gameplay di Operation Outbreak, inedita modalità che farà il suo esordio in Anno 3 a partire dal 6 marzo. Prima di tutto, specifichiamo che Outbreak non sarà un evento duraturo nel tempo, ma che sarà limitato. Non ci è dato sapere se l’evento verrà riproposto anche nei prossimi mesi che comporranno il terzo anno competitivo di Rainbow Six (cosa molto probabile) ma per il momento ci accontentiamo delle informazioni che abbiamo.
La modalità Outbreak, come abbiamo avuto più volte modo di dirvi tramite il nostro sito e soprattutto il nostro canale YouTube, vedrà alcuni degli operatori del gioco alle prese con un’infezione, o invasione, che ha colpito parti del globo. I nostri nemici non saranno infatti rivali umani, o altri player in carne ed ossa, ma creature abominevoli e mostri infetti di varia natura che abbiamo già visto in larga parte nel gameplay reveal ambientato nella mappa Hospital, una delle tre inedite location della modalità insieme a Resort e Junkyard. Scesi dall’elicottero che ci porta alla destinazione, abbiamo subito notato come sia possibile modificare in tempo reale la nostra skin di gioco prima di iniziare il vero e proprio aggancio dei nemici. Tra le macerie dell’ospedale in cui la squadra sta per irrompere, per entrare nel Serology Lab (gli obiettivi ci verranno indicati in alto a sinistra sullo schermo) forse alla ricerca di una cura per il mutagene che sta controllando le persone, abbiamo infatti il primo contatto con le creature contro le quali ci scontreremo in Outbreak.
Come abbiamo visto dalle prime sequenze, non si tratta di zombie come era stato ipotizzato alcune settimane fa in occasione dei primi leak, ma di umani mutati che sulla propria pelle ora portano i segni del controllo da parte di questo virus alieno che sta seminando panico e paura. Su di essi, infatti, i poveri mutati hanno come delle scaglie (le stesse viste nelle immagini leak) e delle protuberanze di vari colori (gialli e rossi, per quello che abbiamo visto per ora) che paiono come conseguenze di spore che li stanno consumando e controllando, proprio come se un parassita si sia impossessato del loro corpo e della loro mente assoggettando le prede al suo volere. Nel momento in cui Finka, uno dei nuovi operatori che saranno disponibili in Outbreak, uccide uno dei pazienti sopravvissuti scopriamo anche che in questa storia alternativa di Rainbow Six Siege ci sarà ben poco spazio per le questioni etiche. Il fatto di aver eliminato senza alcun preavviso un umano, che stava comunque presentando segni di follia e di un contagio ancora in fase preliminare, ci fa capire che è molto meglio prevenire che curare, e che forse saremo costretti a macinare più di una vittima non-mutante prima di ritrovarci di fronte minacce insormontabili.
Nel prosieguo dell’avanzata verso il laboratorio di Sierologia, vediamo anche più da vicino i vari tipi di nemici, ognuno con un aspetto leggermente differente dagli altri e con abilità specifiche. I nemici più comuni e tradizionali prediligono infatti il corpo a corpo, mentre altri hanno la possibilità di ergere dal basso spuntoni per attaccare da lontano che abbiamo visto essersi formati intorno a Tachanka, nel momento in cui l’operatore ha piazzato la sua torretta fissa per fare fuoco e liberare l’area da un attacco improvviso degli infetti. Inoltre, ci è parso di notare che non tutti i nemici avessero punti deboli che corrispondono alle schegge luminose, ma che fossero collocati in altre parti del corpo. Nel mentre che notiamo questi dettagli, però, la partita dei tre giocatori ci mostra anche una mappa davvero molto estesa, con un level design di pregevole fattura e che vuole probabilmente spingere i giocatori a sperimentare più vie e modi per raggiungere i vari obiettivi, per evitare di rendere troppo uguali a se stesse le partite. La paura è proprio questa in effetti, nonostante dobbiamo ammettere che la modalità sappia regalare momenti di panico alternati ad altri davvero adrenalinici, come in occasione dell’arrivo al laboratorio obiettivo della missione.
Nel momento in cui incontreremo il Dr. Mackintosh, infatti, inizia una fase di vero e proprio assedio alla nostra stanza, dove servirà cooperazione, coordinazione e dovremo mettere in atto tutto quello che sappiamo sulle abilità dei nostri operatori. Ci viene mostrata la possibilità nuovamente di barricare le porte per dare rogne ai mutanti, che comunque sono dotati di un potere distruttivo niente male. Questi mettono alla dura prova non solo i nostri gadget e le protezioni che abbiamo piazzato, ma anche i muri stessi della struttura, che in alcuni casi vengono sbriciolati in pochi istanti. In Outbreak, quindi, possiamo già intuire come saranno strutturate le missioni, divise tra fasi di avvicinamento agli obiettivi e fasi invece di ardua sopravvivenza, con tanto di casse di rifornimenti piazzate in posti strategici ma che non significano supporto illimitato vista la scarsità degli equipaggiamenti proposti. Superata l’estenuante resistenza, che mette alla dura prova la nostra abilità e l’affiatamento di squadra visto che dobbiamo anche preoccuparci di difendere Mackintosh dai nemici che paiono curiosamente interessati a lui, parte la fase di scorta del dottore, ma il gameplay del Six Invitational, purtroppo, si ferma qui.
Il primo sguardo ad Operation Outbreak è stato davvero esaltante, e ci ha messo davanti una inedita modalità che ora non vediamo l’ora di provare. I ragazzi di Ubisoft paiono aver messo anima e corpo in questo maestoso progetto, una modalità co-op che vuole essere anche un ringraziamento alla community per tutto l’affetto e il successo che Rainbow Six: Siege ha raccolto in questi anni e che ci ha ricordato, per tinte, struttura e game design, altri titoli come Left 4 Dead, o anche la modalità Estinzione di Call of Duty: Ghosts seppur con molte riserve. La presenza inoltre degli operatori rende Outbreak qualcosa di differente, perché ogni personaggio potrà sfruttare le sue abilità in modi differenti e che quindi le partite portanno risultare tutte differenti. Per il momento questo è tutto, non ci resta che attendere il 6 marzo per l’arrivo di Operation Outbreak su PS4, Xbox One e PC insieme all’Anno 3, e vi ricordiamo ancora una volta che la modalità è prevista solo per le prime quattro settimane della nuova stagione. Almeno per il momento, naturalmente.
Di seguito vi lasciamo un gameplay dal canale YouTube di Ubisoft US, con la mappa Resort dell’evento Outbreak.
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