In uscita a breve (17 maggio negli U.S.A, 20 maggio in Europa) L.A. Noire un nuovo gioco basato sulla tecnologia Motion Scan.
La storia del videogioco si apre a Los Angeles (anni ’50), dove l’ex marine Cole Phelps lavora come agente della LAPD (Los Angeles Police Department). L’investigatore si ritroverà in una fitta ragnatela di crimini, incendi dolosi, spaccio e omicidi a catena, da sciogliere. A complicare tutto c’è il passato di Cole, dal quale l’investigatore cerca di redimersi, la corruzione che dilaga all’interno della LAPD e casi secondari che dovranno essere risolti per ripulire Los Angeles dalla malavita.
La trama è ben scelta e fedele all’epoca storia. Ma più che parlarvi della trama è importante sottolineare la grafica e il fatto che si parla di un videogioco action-adventure ma allo stesso tempo è un open-world con libertà di muoversi all’interno di una mappa. Possiamo immaginarlo come un GTA basato sull’investigazione di omicidi e crimini di vario genere (al contrario di GTA, dove invece si commettevano i crimini). Il gioco però è veramente innovativo dal punto di vista della grafica. I movimenti dei sospetti all’interno dei vari interrogatori eseguiti da Cole sono riproduzioni (prima in 3D poi portate su 2D) di movimenti veri effettuati da veri attori (tecnologia motion scan). Questo tipo di tecnologia a dirla tutta esiste da un po’, ma in questo gioco bisogna ammettere che c’è stato un vero e proprio balzo in avanti. Potremmo infatti capire se un personaggio (sospetto) mente, in base alle reazioni che questo presenta in relazione a domande poste dall’investigatore. Un’altra qualità del gioco è la realizzazione di una realtà virtuale pienamente fedele all’epoca storica e dove i luoghi e le persone non risultano “tutti uguali”. Nella mappa si distinguono diverse zone più o meno assimilabili a zone di Los Angeles dell’epoca. I personaggi poi, dal più banale (passante), al più importante (sospetto) sono abbastanza curati nella grafica e non si ripetono. Si contano infatti, circa 150 tipi di “passanti” diversi. Come tutti i polizieschi sarà di fondamentale importanza ricordarsi date, eventi, personaggi sospetti tutto mischiato in una fitta rete di bugie e false testimonianze.
Ecco un video riassuntivo, invece del solito trailer povero di informazioni utili.
A dirigere lo sviluppo c’è Brendan McNamara (The Getaway) con la Rockstar Games. La produzione e l’ideazione è merito di Sam Houser, appoggiato dallo stesso McNamara. Si inquadra come un gioco di avventura-poliziesco. Ora non basta che aspettare per giocare.
è stupendo questo gioco…grafica assurda…sarà il prossimo gioco che comprerò…e comunque bella guida grazie a voi ho conosciuto meglio questo gioco :)