Con l’arrivo, il 10 settembre su PS4 e a seguire sulle altre piattaforme, della nuova closed beta di Blackout in vista di Call of Duty: Black Ops 4, WWII di Sledgehammer Games si prepara a salutare i suoi fan. Non sarà, quasi certamente, un vero e proprio addio quello che arriva con il quarto e ultimo DLC, Shadow War, poiché siamo sicuri che gli sviluppatori continueranno nei prossimi mesi e anni a proporre nuovi eventi per mantenere il più possibile viva e vegeta la community, ma è naturale che il pensiero del videogiocatore vada già al prossimo capitolo della serie. In effetti, il quarto DLC di Call of Duty: WWII non ha avuto una risonanza mediatica così ampia come i DLC precedenti, segno che l'”ultimo DLC” della serie Activision soffre sempre della popolarità e dell’attesa per il capitolo successivo. Ma bando alle ciance, e concentriamoci su Shadow War. Abbiamo provato approfonditamente il nuovo add-on di Sledgehammer Games, che si pone come un classico pacchetto contenente 3 mappe multiplayer, una nuova operazione per la modalità Guerra, e infine la conclusione della storyline di Nazi Zombies inaugurata ne L’ultimo Reich.
Versione provata: PlayStation 4
LA GUERRA SEGRETA
La nota più dolente dal nuovo DLC Shadow War arriva dalle mappe multiplayer, che rispondono al nome di Excavation, Chancellery e Airship. Nessuna di loro, se non forse Chancellery per ambientazione e qualche leggera varietà di impostazione della mappa, è stata davvero in grado di catturarci, con un level design a tratti banale e che ha molto poco da dire. Possiamo convenire sul fatto, ripensandoci a freddo, che non deve essere affatto facile trovare continuamente un modo per sorprendere. La saga di Call of Duty è ormai decennale, le mappe multigiocatore sono innumerevoli, e rinnovarsi costantemente non è assolutamente facile specie se parliamo di un FPS di stampo tradizionale come WWII.
Excavation e Airship, ambientate rispettivamente in una miniera africana e in una struttura sulle montagne innevate con tanto di dirigibile a sovrastare parte della mappa, sono pensate per promuovere scontri a medio e corto raggio, in particolar modo Excavation che risulta essere di dimensioni davvero ridotte. Inutile dire che l’azione principale si svolge all’interno della miniera, un pericoloso cunicolo dove i nemici pulluleranno sempre e comunque. Di altro avviso è la mappa Chancellery, ambientata (ma guarda un po’) nella cancelleria nazista presa d’assalto dagli Alleati. L’area centrale con le camionette parcheggiate è sicuramente un punto cruciale, anche odioso vista la presenza di numerosi angoli ciechi che i nemici possono utilizzare per sorprenderci, ma è anche quella con il level design più curioso, impostato su più livelli e con varie location laterali che cambiano il nostro modo di giocare a seconda di dove siamo.
C’è poi Arcane, la nuova Operazione per la modalità Guerra che spesso nei DLC è stata una delle sorprese più gradite. In questa nuova mappa Alleati e Tedeschi si contendono una base di ricerca nazista, individuata dalle forze americane e che deve assolutamente essere conquistata e smantellata. I difensori si occuperanno dunque di cercare di respingere l’avanzata nemica, cosa che abbiamo riscontrato essere più facile nelle primissime battute della modalità. Col progredire della missione, infatti, la fazione che si ritrova ad attaccare ha anche un leggero vantaggio viste le posizioni, gli spawn e gli obiettivi, ma tutto sommato parliamo di una mappa come (quasi) sempre ben bilanciata per Guerra. Non ci sarà spazio, a meno di sorprese, per questa bella modalità in Black Ops 4, ma speriamo che questo sia solo un arrivederci.
IL FALLIMENTO DEL REICH ZOMBIE
Dopo The Tortured Path del precedente DLC che aveva proposto un’esperienza agrodolce e innovativa, ecco che tornano i protagonisti della modalità Nazi Zombies per il gran finale. Il nuovo Reich sognato dal dr. Straubb, con un esercito di non-morti per conquistare il mondo, è ormai un sogno lontano. Il dottore è finito preda delle sue stesse ambizioni, i non-morti hanno riportato alla luce segreti ben più antichi del Reich e che avrebbero dovuto restare celati, e questo spinge il gruppo di sopravvissuti a spingersi nella mitica città perduta di Thule, dove potranno porre fine a tutto questo una volta per tutte.
Benché la mappa presenti ambientazioni che ricalcano, giustamente, buona parte del terzo capitolo di The Tortured Path, Frozen Dawn è una gran chiusura per la modalità Nazi Zombies. Immancabile l’easter egg, che si attesta ad una difficoltà media considerando il notevole livello di skill necessario nelle mappe precedenti, immancabili anche le armi strabilianti, che qui sono presenti in gran numero e conferiscono un’ottima varietà. Non parliamo di una mappa con livelli di interazione alle stelle, del resto ormai solo Treyarch ha deciso di intraprendere quella via. Ma l’epopea tendente all’horror di Sledgehammer Games chiude bene e con stile, senza lasciare nulla di sconclusionato. A questo punto, già ci chiediamo cosa gli sviluppatori avranno in mente per il loro prossimo titolo, che uscirà nel 2020. Un suggerimento? Basta zombie! Ogni software house al lavoro su COD è riuscita, nel bene o nel male, a dare la sua impronta alla modalità, ma è innegabile che ci sia bisogno di qualcosa di fresco e nuovo all’orizzonte. Anche perché, con Black Ops 4, saranno ben 5 i capitoli consecutivi della serie ad ospitare i non-morti…
PUNTI DI FORZA
- Zombie
- La nuova Operazione di Guerra
PUNTI DEBOLI
- Due mappe multiplayer non sono un granché
Grazie ad una bella conclusione della modalità Nazi Zombies e ad un’offerta multiplayer sicuramente appagante, Shadow War è probabilmente il miglior DLC di Call of Duty: WWII, consigliato se siete giocatori ancora legati al titolo di Sledgehammer Games e che vogliono prolungare il più possibile la permanenza tra i campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Permetteteci, infine, una piccola chiosa su quello che è stato il supporto post-lancio di WWII, che abbiamo apprezzato per la costanza e la voglia di continuare a intrattenere i giocatori con nuovi eventi, armi, modalità e persino mappe, alcune delle quali rilasciate gratuitamente. Considerando l’assenza di una campagna single player, speriamo che Treyarch prenda il più possibile spunto dalle ottime iniziative di Sledgehammer Games, poiché Black Ops 4 punterà fortemente, per non dire esclusivamente, sulla compattezza della community come mai prima d’ora nella serie.
Scrivi un commento