Oceania è un film d’animazione del 2016 diretto da Ron Clements e John Musker. Si tratta di uno dei successi Disney più recenti, grazie a una protagonista intraprendente e una storia dolce e affascinante, fatta di coraggio e grandi avventure.
Il film è il 56º Classico Disney, e proprio in questi giorni la major ha lanciato nei cinema il sequel, Oceania 2, che in meno di due settimane ha confermato il suo grande nome raccogliendo oltre 600 milioni di dollari. Ancora oggi, Oceania rappresenta uno dei film Disney recenti più apprezzati insieme a Frozen e Zootropolis, guardando insomma da quando la compagnia ha spostato l’attenzione dell’animazione sulla CGI.
Giusto in tempo per la proiezione del film in prima visione su Rai 1 di stasera (ecco tutti i film Disney in arrivo a Natale sui canali Rai), abbiamo deciso di dare uno sguardo a qualche curiosità sull’amatissimo lungometraggio animato.
Ecco insomma 10 curiosità che forse non conoscete su Oceania!
1. I registi? Sono anche personaggi!
Ogni protagonista Disney ha bisogno di uno o due fidati aiutanti. In Oceania, la protagonista riceve aiuto da un gallo di nome Hei Hei e da un maiale di nome Pua. Apparentemente, nulla che possa insospettire… e invece questi attori secondari sono stati modellati sui registi del film: Ron Clements e John Musker!
I due, veterani dell’animazione Disney, hanno effettivamente l’abitudine di inserire le loro caricature nei loro film. Possono essere individuati in La sirenetta, Aladdin, Hercules, Il pianeta del tesoro e La principessa e il ranocchio, ad esempio. Ma mentre in quei casi si tratta di semplici apparizioni, Hei Hei e Pua svolgono ruoli cruciali mentre accompagnano Vaiana nel suo audace viaggio.
2. La prima volta di Clements e Musker
Restiamo quindi un attimo sui registi di Oceania. I due hanno lavorato duramente per dare forma al progetto, e quasi 30 anni dopo La Sirenetta sono tornati nel regno dei mari con questo film. Anche per loro, però, si è trattato di una prima volta assoluta: Clements e Musker non avevano mai lavorato a un lungometraggio in CGI.
Da Basil l’Investigatopo a La principessa e il ranocchio, Ron e John sono stati solitamente associati all’animazione disegnata a mano, ottenendo alcuni dei più grandi successi nella storia dell’animazione cinematografica. Alla fine hanno pensato che la CGI avrebbe giovato al ricco ambiente di questo film, e il tempo gli ha dato ragione.
3. Il titolo cambiato…
Oceania è ambientato in Polinesia, che fa parte dell’Oceania, una regione/continente che consiste di numerose isole sparse nell’Oceano Pacifico così come l’Australia e la Nuova Zelanda. Questo non è il primo film d’animazione Disney ad avere un tema isolano, basta ricordare Lilo & Stitch è ambientato principalmente alle Hawaii – avete visto il primo teaser trailer del remake live action?
Tuttavia, è curiosa l’origine di questo titolo, che nella sua versione originale è invece Moana, esattamente come la protagonista. Ecco, per quale motivo? Chi è un po’ cresciutello lo saprà già, in quanto Moana, in Italia, è un nome noto grazie a un’attrice che ha sfondato in tutt’altro campo, seppur cinematografico. Per evitare che i giovani entrassero inavvertitamente in contatto con questo tipo di contenuti cercando il film su internet, Disney Italia scelse di cambiare il nome della protagonista in Vaiana e del film in Oceania.
4. La prima volta per la Polinesia
Vaiana ha la particolarità di essere la prima principessa polinesiana della Disney, cresciuta sull’isola immaginaria di Motunui.
Considerando che Walt Disney World ha un resort a tema polinesiano, è sorprendente che lo studio non abbia realizzato più film ambientati nel Pacifico meridionale, ma ora l’azienda vuole costruire un grande franchise intorno a Vaiana e il suo mondo, quindi ecco che le cose stanno venendo a falla. Oltre a ciò, Oceania è un chiaro esempio di come la formazione delle principesse Disney stia diventando sempre più diversificata.
5. Principesse sempre più abili
Le principesse Disney hanno sicuramente fatto molta strada nel corso degli anni, dimostrando che le donne possono essere altrettanto potenti, sagge e coraggiose degli uomini. Mulan combatte gli Unni, tanto per fare un esempio. Vaiana, invece, è un’abile navigatrice, cosa rara nella cultura polinesiana.
Oceania mostra quindi un nuovo tipo di Principessa, molto differente ad esempio da Elsa e Anna di Frozen, dimostrando che le possibilità sono infinite.
6. I tatuaggi di Maui
Nonostante utilizzi principalmente la CGI, il film include anche animazione disegnata a mano. Dwayne Johnson è il doppiatore di Maui, un semidio avvolto in tatuaggi senzienti (e lo interpreterà anche nel remake live action in lavorazione). I tatuaggi di Maui sono resi tramite animazione tradizionale, contribuendo a creare una storia all’interno di una storia.
Per quanto riguarda i lungometraggi, la Disney non ha più sperimentato l’animazione disegnata a mano dal 2011, anno in cui ha prodotto Winnie the Pooh. Tuttavia, attraverso cortometraggi animati come Paperman, lo studio ha combinato con successo tecniche tradizionali e computerizzate. L’animazione in vecchio stile tornerà, prima o poi?
7. Il quasi Oscar di Lin-Manuel Miranda
Lin-Manuel Miranda è considerato un genio musicale moderno, vincendo un premio Pulitzer, un Emmy, due Grammy e tre Tony per il suo lavoro fenomenale, e con Oceania è andato vicinissimo a vincere il premio Oscar. Miranda ci ha poi riprovato qualche anno dopo con Encanto, ancora una volta nominato agli Oscar, mentre non ha preso parte a Oceania 2.
Per inciso, Miranda è stato candidato grazie alla splendida canzone How Far I’ll Go.
8. Le leggende di Maui
Maui, il mitologico essere presente nel film, è capace di numerose imprese miracolose. Questo semidio usa ad esempio il suo magico amo da pesca per rallentare il Sole e quindi allungare le giornate. Ha anche strappato le isole dal mare mentre pescava. Secondo le leggende Maori, questo spiega le origini della Nuova Zelanda.
Oltre a quei miti, i registi hanno tratto ispirazione da diverse altre leggende mentre creavano la loro versione di Maui. Vedendo come Maui sia una figura iconica in tutte le isole del Pacifico, la Disney non ha avuto carenza di grandi storie da diverse culture con cui lavorare, e quindi la versione animata risulta essere una sorta di collage di vari miti e leggende di quei luoghi.
9. Auli’i Cravalho, la principessa più giovane
Per trovare la voce perfetta per Vaiana, la Disney ha indetto un casting globale a partire da dicembre 2014. Sebbene i registi abbiano fatto provini a centinaia di giovani donne, la nativa hawaiana Auli’i Cravalho si è distinta da tutte le altre, e nell’ottobre 2015, la Mouse House ha annunciato ufficialmente che Cravalho avrebbe fatto il suo debutto sullo schermo come la nuova protagonista femminile.
Cravalho detiene così un primato assoluto: è la persona più giovane ad aver mai prestato la voce a una principessa Disney. Aveva quattordici anni quando ha ottenuto la parte, e ha poi ripreso il ruolo di Vaiana nel sequel al cinema in questo momento. E pensare che, come ha rivelato l’attrice stessa, all’inizio fosse indecisa sull’accettare il lavoro…
10. Una Principessa Disney… originale
Oltre a essere la prima principessa polinesiana della House of Mouse, Vaiana sè anche la seconda principessa Disney che non è basata su una fiaba o una favola.
La prima? È stata Merida, che ha preso il centro della scena in Brave della Pixar – eh sì, rientra nel catalogo delle Principesse Disney. Come Merida, Vaiana è una giovane guerriera che intraprende un viaggio alla scoperta di sé, ma anche una delle poche principesse Disney a non avere un interesse amoroso.
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