Di male in peggio: l’avvocato di Amber Heard, Elaine Bredehoft, ha confermato a Today che l’attrice di Aquaman e Zack Snyder’s Justice League non può permettersi di pagare il risarcimento multimilionario stabilito nella serata di ieri a favore di Johnny Depp con la conclusione del processo per diffamazione.
Come vi abbiamo raccontato ieri, il processo per diffamazione tra Depp e Heard si è concluso nella serata dell’1 giugno, quando la giuria ha stabilito che Heard ha diffamato Depp in occasione del famoso editoriale sul Washington Post nel 2018 nel quale alludeva alle sue precedenti affermazioni di violenza domestica a opera della star di Pirati dei Caraibi.
Amber Heard ha poi affidato a Twitter il suo pensiero, affermando di essere molto delusa per una sentenza che è “uno schiaffo alle donne”.
Quando la conduttrice di Today Savannah Guthrie ha chiesto all’avvocato se Heard sarebbe stata in grado di permettersi i 10 milioni di dollari di danni che è stata condannata a pagare, Bredehoft ha risposto senza mezzi termini: “Oh no. Assolutamente no.”
La giuria ha assegnato a Depp $ 10 milioni di risarcimento danni, più $ 5 milioni di danni punitivi, che il giudice Penney Azcarate ha ridotto a $ 350.000 in conformità con il tetto legale dello stato. Ciò porta il totale a $ 10,35 milioni, al posto dei 15 iniziali. La giuria ha inoltre stabilito che anche Amber Heard è stata diffamata da Depp, comandando un risarcimento di 2 milioni di dollari per la sua domanda riconvenzionale.
A causa di questo, ma non solo, l’attrice, il cui ruolo in Aquaman 2 sarà di gran lunga inferiore rispetto al primo film, farà certamente ricorso in appello.
Nel corso della stessa intervista, Bradehoft ha infatti comunicato che Heard si appellerà contro la decisione della giuria a favore di Depp, a causa di un processo a che suo dire non è stato equo (“Un certo numero di cose sono state consentite in questa corte che non avrebbero dovuto essere consentite, e ciò ha confuso la giuria. Non ci è stato permesso di parlare loro della sentenza del Regno Unito”) e per l’influenza della giuria da parte dei social media.
Alla domanda sull’impatto dei social sulla giuria, Bredehoft ha risposto:
Assolutamente. I giurati non avrebbero dovuto guardare i social media, ma come puoi non essere consapevole? Andavano a casa tutte le sere. Hanno famiglie. Le loro famiglie sono sui social. Abbiamo avuto una pausa di 10 giorni nel mezzo a causa della conferenza giudiziaria. Non c’è modo di dire che non possano esserne stati influenzati. È stato orribile. Era davvero, davvero sbilenco. Ero contraria alle telecamere nell’aula del tribunale […]. Ne ha fatto uno zoo.
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