Lo rivedremo in The Flash nei panni di Bruce Wayne, ma Ben Affleck avrà definitivamente chiuso con Batman dopo il film diretto da Andy Muschietti.
L’attore e regista Premio Oscar ha raccontato al Los Angeles Times alcuni dei suoi trascorsi con DC Films e Warner Bros, e tra gli argomenti si è parlato di due film in particolare.
Il primo è il tristemente famoso The Batman, pellicola che sarebbe stata diretta, scritta e interpretata dallo stesso Affleck e in linea con gli eventi del DC Extended Universe. Dopo varie vicissitudini, The Batman è passato nelle mani di Matt Reeves ed è diventato un film indipendente con Robert Pattinson nel ruolo dell’iconico Crociato di Gotham, con Affleck che decise di defilarsi completamente dal progetto.
LEGGI ANCHE: Tutti i film e le serie TV DC in arrivo nel 2022
L’attore ha spiegato di aver abbandonato il progetto legato a Batman poiché non si sentiva soddisfatto e non era felice di come stavano procedendo le cose, scegliendo quindi di lasciare il film in mani più volenterose e desiderose di mettersi alla prova:
La regia di Batman è un buon esempio. L’ho guardato e ho pensato: “Non sarò felice di farlo. La persona che fa questo dovrebbe amarlo”. Dovresti sempre volere queste cose, e probabilmente mi sarebbe piaciuto farlo a 32 anni o qualcosa del genere. Ma è stato il punto in cui ho iniziato a capire che non ne valeva la pena.
Parlando del DCEU, l’intervistatore non ha potuto fare a meno di tirare in causa le altre due pellicole che hanno visto Affleck nei panni di Wayne, vale a dire Batman V Superman: Dawn of Justice e naturalmente Justice League, film quest’ultimo nato sotto cattivi auspici e che si è rivelato essere un pesante flop creativo per Warner Bros. – gli incassi si assestarono a poco meno di 660 milioni di dollari, troppo poco per essere considerabile un successo da parte della major.
Affleck ricorda le riprese del blockbuster DC diretto inizialmente da Zack Snyder e poi da Joss Whedon, definendolo addirittura come la peggior esperienza della sua carriera a causa di problemi personali e non solo.
Justice League è stato il punto più basso per me. È stata una brutta esperienza a causa di una serie di cose: la mia vita, il mio divorzio, l’essere troppo lontano da casa, i programmi in competizione e poi la tragedia personale di Zack [Snyder] e la ripresa. È stata solo la peggiore esperienza. È stato terribile. Era tutto ciò che non mi piaceva di questo. Quello è diventato il momento in cui ho detto: “Non lo voglio più fare”. Non si tratta nemmeno di qualità, Justice League non era così brutto.
La tragedia a cui fa riferimento Affleck fu il suicidio di Autumn Snyder, figlia del regista che a seguito del lutto decise di abbandonare la regia di Justice League.
Affleck quindi non mantiene bei ricordi delle riprese del crossover DC, che avrebbe dovuto lanciare l’universo esteso al cinema e che invece ne è stato la pietra tombale per molti personaggi. Il clima sul set, specialmente durante le riprese aggiuntive di Whedon, non era certo leggero, come sappiamo da altre testimonianze. Ray Fisher, interprete di Cyborg, ha lanciato in passato pesantissime accuse di razzismo alla dirigenza di Warner Bros., mentre Gal Gadot, la Wonder Woman dell’universo DC, ha spiegato in più occasioni di essere stata molestata verbalmente da Joss Whedon.
Scrivi un commento