L’ultimo prodotto del franchise The Witcher di Netflix, lo spin-off prequel Blood Origin, non è stato certo accolto come la piattaforma sperava. La critica non ci è andata leggera, ma i fan hanno deciso di scagliarsi contro la serie TV senza alcuna remora: il punteggio su Rotten Tomatoes è un impietoso 8%.
The Witcher: Blood Origin è una serie limitata ambientata nello stesso universo di The Witcher di Netflix, ed entrambi sono basati sulla serie originale di romanzi di Andrzej Sapkowski. Tuttavia, Blood Origin è ambientato mille anni prima degli eventi della serie televisiva originale e “raffigura la creazione del primo Witcher, così come gli eventi che hanno portato alla Congiunzione delle Sfere”. Il cast non include quindi Henry Cavill (che comunque dirà addio alla serie principale dopo la Stagione 3), ma Michelle Yeoh come protagonista.
Sul sito web di aggregazione di recensioni di film Rotten Tomatoes, Blood Origin sfoggia un indice di approvazione del 36% tra i critici, mentre il pubblico ci è andato giù molto più pesante con il suo 8% di gradimento positivo. Sebbene il punteggio della critica sia negativo e lo consideri uno degli show originali Netflix con il punteggio peggiore di sempre, è la valutazione del pubblico a passare praticamente alla storia.
Ovviamente, va notato che alcuni fan stanno bombardando la serie per diversi motivi. Alcuni sono arrabbiati per l’addio di Henry Cavill al ruolo di Geralt di Rivia, mentre altri continuano a essere frustrati dalla gestione da parte di Netflix del materiale originale nei suoi progetti del franchise di The Witcher.
Al di là di queste lamentele, è comunque emblematico il punteggio dell’8% su Rotten, che indica come il progetto Blood Origin sia naufragato senza lasciare spazio a note positive o da salvare. Resta ora da vedere come reagirà Netflix, che sta già preparando un nuovo show spin-off dopo la terza stagione di The Witcher.
A proposito di Netflix, la guerra alle password condivise diventerà sempre più serrata con l’inizio del 2023, anche in Italia. La piattaforma ha deciso di mettere un freno a questa pratica, e oltre 100 milioni di account sono a rischio.
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