Voldemort, iconico nemico di Harry Potter, è stato reso celebre al cinema dall’interpretazione di Ralph Fiennes a partire da Il Calice di Fuoco fino ad arrivare ai due capitoli conclusivi de I Doni della Morte, ma ora il franchise magico sta guardando avanti. Con la serie tv di HBO in sviluppo, che rivisiterà completamente il franchise di Harry Potter, è tempo di pensare al futuro, e i casting sono ancora in corso.
Mentre i bookmakers danno ormai per fatto il nome dell’attore che impersonerà Albus Silente, un premio Oscar di notevole prestigio, c’è anche chi si sta chiedendo chi interpreterà Voldemort nella serie reboot di Harry Potter. Sebbene non ci sia ancora la certezza, alcuni rumor suggeriscono che Warner voglia affidarsi a Cillian Murphy, star di Peaky Blinders e vincitore del premio Oscar per Oppenheimer, per dare il suo volto al più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Ralph Fiennes, che ha interpretato Voldemort in quattro film della saga, ha parlato proprio di questo nella sua intervista su Watch What Happens Live, spiegando che Murphy potrebbe essere la scelta perfetta come nuovo volto di Tom Riddle. Murphy non è nuovo a lavorare nei grandi franchise di Warner, come testimonia il suo coinvolgimento nella saga di Batman firmata da Christopher Nolan:
Cillian è un attore fantastico. È un suggerimento meraviglioso. Sarei completamente a favore di Cillian. Sì.
Fiennes è apparso per la prima volta come Voldemort in Harry Potter e il Calice di Fuoco del 2005, ed è poi tornato nel ruolo in L’Ordine della Fenice e I Doni della Morte 1 e 2. Pochi anni prima che la HBO annunciasse che avrebbe riavviato Harry Potter come serie televisiva, Fiennes aveva detto a Variety che sarebbe stato sicuramente disponibile a interpretare di nuovo Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, anche se al momento pare che la produzione stia virando su nomi completamente nuovi.
La serie vede ancora una volta il coinvolgimento di JK Rowling, autrice del Wizarding World al centro di numerose controversie in questi anni. Warner ha recentemente difeso la scrittrice britannica per le sue affermazioni sulla comunità trans.
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