Home Cinema Cosa sta succedendo a Karla Sofía Gascón, Emilia Pérez e Netflix, e perché la corsa agli Oscar ora si complica

Cosa sta succedendo a Karla Sofía Gascón, Emilia Pérez e Netflix, e perché la corsa agli Oscar ora si complica

Se seguite le cronache legate ai sempre più vicini premi Oscar 2025, che si terranno nella notte di lunedì 3 marzo all’1:00 ora italiana, saprete sicuramente che il film Emilia Pérez è finito al centro di un dibattito che si protrae ormai da diversi giorni. Il film prodotto da Netflix, che la compagnia ha notevolmente spinto per varie candidature, si ritrova nella bagarre mediatica più controversa degli ultimi anni, e per vari motivi.

Non sapete di cosa stiamo parlando? Facciamo un breve ma intenso resoconto su cosa sta accadendo.

Il film Emilia Pérez

Emilia Pérez è un film del 2024 diretto da Jacques Audiard con Zoe Saldana e Karla Sofía Gascón, quest’ultima protagonista nel ruolo del personaggo che dà il nome alla pellicola. Il film, candidato a ben 13 premi Oscar diventando il film non in lingua inglese con più candidature di sempre, racconta della decisione di un boss del cartello, Juan “Manitas” Del Monte, che decide di sottoporsi a un intervento chirurgico per cambiare sesso e iniziare una nuova vita lontano dalla criminalità con la nuova identità, appunto, di Emilia Pérez.

Gascón, con la sua interpretazione, è salita alla ribalta negli ultimi mesi. Candidata al premio Oscar come miglior attrice protagonista, Gascón è anche diventata la prima attrice transgender ad essere nominata agli Oscar in questa categoria.

Il grande entusiasmo dell’Academy verso Emilia Peréz e Gascón è stato visto da molti come una risposta da parte di Hollywood alla rielezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, che sin dalle prime dichiarazione da rieletto ha suscitato notevole sdegno nella comunità trans. A lui si è accodato anche il miliardario Elon Musk, altro portavoce del pensiero repubblicano americano, che non si fa problemi a farsi qualche nemico.

La mossa di candidare Gascón agli Oscar come risposta politica non è certo una novità per l’Academy, e sebbene non sia mai stata confermata dai membri della giuria del prestigioso riconoscimento, sono in molti a sostenere questa tesi. L’attrice spagnola è stata peraltro data come uno dei candidati favoriti anche per questo motivo, ma tutto è incredibilmente cambiato negli ultimi giorni, tanto che Gascón potrebbe essere pronta a sparire dalle scene per un po’.

I tweet razzisti e polemici

Ci spostiamo a gennaio. Pochi giorni dopo l’ufficializzazione della shortlist dei candidati agli Oscar, la star di Emilia Pérez finisce al centro del caos mediatico, sotto accusa per una serie di post scovati su X nei quali l’attrice sosteneva opinioni controverse su temi delicati: la diversità agli Oscar, ma anche la religione musulmana e George Floyd, afroamericano divenuto simbolo dei maltrattamenti da parte della polizia americana.

I post, molti dei quali sono stati cancellati giovedì da Gascón dopo essere stati scoperti dalla giornalista Sarah Hagi, risalgono al periodo tra il 2020 e il 2021. Variety ha riportato un post, datato 22 novembre 2020: “Mi dispiace, è solo una mia impressione o ci sono più musulmani in Spagna? Ogni volta che vado a prendere mia figlia a scuola ci sono più donne con i capelli coperti e le gonne fino ai tacchi. L’anno prossimo, invece dell’inglese, dovremo insegnare l’arabo”.

In un post del 29 gennaio 2021, Gascón afferma che “l’Islam non rispetta i diritti internazionali” e che le religioni “devono essere vietate finché non rispettano il DDHH”, utilizzando un’abbreviazione per i diritti umani nel diritto spagnolo. Qualche mese dopo, aveva rincarato la dose discutendo anche delle altre religioni: Sono così stufa di tanta di questa me**a, dell’Islam, del cristianesimo, del cattolicesimo e di tutte le fottute credenze degli idioti che violano i diritti umani“.

Insieme ai suoi post sull’Islam, Gascón aveva pubblicato un lungo thread su George Floyd pochi giorni dopo che era stato ucciso da un agente di polizia, ispirando proteste in tutti gli Stati Uniti. “Penso davvero che a pochissime persone importasse di George Floyd, un truffatore tossicodipendente, ma la sua morte ha dimostrato ancora una volta che ci sono persone che considerano ancora i neri scimmie senza diritti e considerano i poliziotti assassini”, ha pubblicato. “Si sbagliano tutti”.

Gascón aveva anche espresso il suo parere sulla cerimonia degli Oscar del 2021, la prima tenutasi dopo la pandemia di COVID in cui Nomadland di Chloe Zhao ha vinto il premio come miglior film: “Gli #Oscar sembrano sempre più una cerimonia per film indipendenti e di protesta, non sapevo se stavo guardando un festival afro-coreano, una manifestazione di Black Lives Matter o l’8M”, ha scritto Gascón.

Le conseguenze

Dopo la scoperta dei tweet passati, Gascón è finita nell’occhio del ciclone. La co-star di Emilia Pérez Zoe Saldana si è scagliata contro la sua collega, sostenendo:

Sto ancora elaborando tutto quello che è successo negli ultimi due giorni e sono triste. Mi rattrista molto perché non lo sostengo e non ho alcuna tolleranza per la retorica negativa verso le persone di nessun gruppo. Posso solo attestare l’esperienza che ho avuto con ogni singolo individuo che ha fatto parte, che è parte, di questo film, e la mia esperienza e le mie interazioni con loro riguardavano l’inclusività e la collaborazione e l’equità razziale, culturale e di genere.

Negli ultimi giorni, parlando con Deadline, anche il regista Jacques Audiard si è distaccato da Gascón, affermando di non voler neppure parlare con l’attrice, e così si arriva agli ultimi avvenimenti delle cronache del web.

Netflix, invece, ha deciso di estromettere completamente Karla Sofia Gascón dalla promozione di Emilia Pérez, per evitare che questa sua condotta negativa possa avere ripercussioni sul giudizio dell’Academy e del pubblico in vista degli Oscar. Il cast del film ieri ha partecipato a un evento legato alla cerimonia di premiazione di Hollywood: erano presenti Adriana Paz, Edgar Ramìrez, Zoe Saldana e il regista Jacques Audiard. Gascón era invece assente, allontanata dalla stessa produzione.

L’attrice spagnola ha commentato questo suo allontanamento, specificando che ha preferito non far parte dell’evento per impedire che il pubblico possa farsi un’idea sbagliata del film:

Ho deciso, per il film, per Jacques, per il cast, per l’incredibile squadra che lo merita, per la bellissima avventura che abbiamo vissuto tutti insieme, di lasciare che l’opera parli da sola, sperando che il mio silenzio permetta che il film venga apprezzato per quello che è, una bellissima ode all’amore e alla diversità.

L’attrice candidata all’Oscar salterà anche la cerimonia dei Goya Awards in Spagna, prevista questo sabato a Granada. L’editore Dos Bigotes ha poi annunciato che annullerà l’uscita del 17 marzo di una versione rivista del libro autobiografico del 2018 di Gascón Karsia: An Extraordinary Story.

Il ciclone mediatico che ha investito l’attrice non dovrebbe ricadere sulle possibilità di Emilia Pérez di vincere alcuni premi ai Goya, secondo la stampa spagnola, ma il cammino di Netflix agli Oscar potrebbe essere compromesso in un modo che nessuno sospettava fino ad appena una settimana fa.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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