In pochi avrebbero pensato di arrivare davvero a vivere questo momento, ma è tutto vero: da oggi, 1 gennaio 2024, Topolino e Minnie non sono più di proprietà Disney.
L’anno del centenario Disney, non proprio esaltante visti i risultati al botteghino di film come The Marvels, Wish e Indiana Jones e il Quadrante del Destino, si conclude con uno scottante addio. La major di Burbank saluta infatti i diritti della sua icona per eccellenza, Topolino, che esordiva 95 anni fa nel corto in bianco e nero dal titolo Steamboat Willie.
La questione copyright, come sempre, è molto particolare. Non si parla degli interi diritti di sfruttamento della figura e del personaggio di Topolino, ma solamente delle fattezze che possedeva nel 1928, anno in cui appunto venne proiettato per la prima volta Steamboat Willie. Allo stesso modo, anche la versione originale di Minnie, che esordì nel medesimo cortometraggio, è ora di dominio pubblico. Ciò significa che disegnatori e artisti potranno sfruttare le versioni di Steamboat Willie di Topolino e Minnie senza più incorrere nel copyright di Disney.
La notizia è molto curiosa, sapendo soprattutto quanto Disney protegga le sue proprietà intellettuali e i diritti d’autore. Ricordiamo ad esempio che nel 1976, mentre si avvicinava il 50esimo anniversario del topo più famoso al mondo, alcune grandi major di Hollywood tra cui Disney spinsero il Congresso degli Stati Uniti a modificare la legge nazionale sul copyright, prolungando i tempi. Anche a metà anni ’90, quando nuovamente i diritti di Topolino erano in scadenza, arrivò una nuova mossa di Disney, che destreggiandosi tra le leggi riuscì a prolungare ulteriormente la sua influenza – non è un caso che la norma approvata in quel momento si chiami Mickey Mouse Protection Act.
Si arriva quindi al 2023, anno nel quale Disney, in forte contrasto con alcune forze politiche, ha probabilmente scelto di non tentare un nuovo assalto alla legge sul copyright, rassegnandosi a perdere i diritti di Topolino all’alba del 2024. La perdita dei diritti esclusivi sulla prima bozza storicamente importante di un personaggio che ha poi catturato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo avrà un effetto profondo, ma potrebbe non essere così facile sfruttare ora il buon topo.
Già nel 2022 Daniel Mayeda, avvocato specializzato in materia che collabora con la Scuola di Legge dell’Università della California a Los Angeles, aveva spiegato al Guardian che i diritti di Topolino sarebbero scaduti appunto nel 2024, ma utilizzare il personaggio in altre opere non sarà semplice. Il personaggio potrà infatti essere utilizzato solo in opere che il pubblico non potrà associare a Disney, perché a quel punto la major potrà rivendicare una violazione del copyright:
Si può usare Topolino, nella versione originaria, per creare le proprie storie del personaggio. Ma se lo fai in modo che il pubblico possa scambiare la tua creazione per una produzione Disney – il che è molto probabile – allora in teoria Disney potrebbe ritenerla una violazione del copyright.
La questione sarà quindi delicata, ma la realtà dei fatti è che l’originale Topolino, da oggi, non è più un personaggio esclusivo del mondo Disney.
Tuttavia, questo potrebbe non preoccupare troppo i vertici societari. Come afferma Robert Thompson, professore fiduciario di televisione, radio e cinema e direttore fondatore del centro Bleier per la televisione e la cultura popolare presso la Syracuse University, la Disney in questo momento sta affrontando ben altri problemi dopo un anno di grandi delusioni e ricostruzioni, e “la scadenza di Topolino di Steamboat Willie probabilmente non dovrebbe essere in cima alla lista. Il Topolino originale non è quello a cui tutti pensiamo e che abbiamo sulle nostre magliette o sulle federe da qualche parte in soffitta.”
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