7 anni. Quasi 7 anni sono passati dalla terza e ultima stagione di Marvel’s Daredevil, show di punta di una Netflix che in quel periodo aveva stretto importanti accordi con Marvel Television (non la divisione che esiste oggi, a un precedente ente indipendente dagli Studios di Kevin Feige) e ABC. 7 anni nei quali Disney è rientrata in totale possesso di questi personaggi, li ha ripensati, riscritti, rimodulati, reintrodotti. Il Matt Murdock di Charlie Cox apparve a sorpresa in Spider-Man: No Way Home, sganciando una bomba che nessuno si aspettava: il Diavolo è ancora in circolazione, ancora nel MCU. E ora, dopo 7 anni, è rinato.
Senza rinnegare quella splendida seconda stagione di Loki del 2023, di cui sarebbe stato bellissimo vedere un approccio maggiormente continuativo nel tempo, Daredevil: Rinascita si posiziona con questi primi due episodi come la miglior serie tv live action dei Marvel Studios per Disney+, almeno post-2021. Le prime due puntate, forti e decise, lasciano ben sperare per un prosieguo sul quale anche la Marvel ha grandi progetti, con Brad Winderbaum, capo dello streaming e della televisione, pronto a farne uno show annuale che può dare risalto alla strategia aziendale.
Del resto, Daredevil aveva già dimostrato di funzionare perfettamente non come film, ma come serie tv. Rinascita, sottititolo dal doppio significato, lo riconferma.
A sprazzi, Rinascita fa intravedere come lo show è inizialmente stato pensato. Nella prima visione della serie, vi erano pochissimi riferimenti alle precedenti tre stagioni, quasi a dire che il Daredevil visto qui è molto simile a quello di Netfix ma non molto. Un pastrocchio creativo che non piaceva né alla Marvel, né agli interpreti principali, Charlie Cox e Vincent d’Onofrio, da anni pronti a riprendere i panni dei due lati della moneta della giustizia. A fine 2023, con gli studios in piena ristrutturazione, cambia tutto: Rinascita cambia faccia, si ricostruisce e riabbraccia il suo passato, creando un futuro oscuro non solo per la serie ma per l’intera città di New York. Operazione azzeccatissima.
Daredevil: Rinascita inizia ricordandoci quanto Foggy (Elden Henson) e Karen (Deborah Ann Woll) siano importanti per Matt, e quanto il loro ruolo abbia avuto impatto sulla vita dell’avvocato vigilante. In questi anni, i personaggi hanno trasformato il loro sogno in realtà. Matt ha persino difeso Peter Parker, anche se probabilmente neanche lo ricorda dopo l’incantesimo di Strange. Ma la vita sa essere crudele, specie se sei il Diavolo. Se c’è una cosa che i fumetti supereroistici hanno insegnato negli anni è che tenere lontana la vita privata da quella del vigilante è difficile. Quasi impossibile. E quando queste si incontrano, a farne le spese sono sempre i più deboli.
Il Bullseye di Wilson Bethel, altro richiamo alla terza stagione della saga originale, ci ricorda appunto questo: il passato è venuto a bussare alla porta di Murdock. La sua vita finisce così in frantumi, e il Diavolo sembra essere ormai un lontano ricordo. Il ritorno all’improvviso di Wilson Fisk, però, cambia tutto. Il Kingpin della criminalità, dopo gli eventi di Echo, ha ora un grande progetto, quello di diventare sindaco di New York. Gli intenti sono chiari: lavorare sulla propria immagine, fermare i rivali, distruggere i nemici con la forza. Che sia metaforica o meno, non importa. Fisk raggiunge sempre i suoi scopi.
E pure Murdock, a dire il vero.
Bello vedere come in entrambi gli episodi, sebbene i due personaggi si incontrino solo per un fugace appuntamento in una tavola calda dove la tensione è palpabile, Murdock e Fisk sono tornati a essere i due perfetti lati di una medaglia: la giustizia. Da una parte, è ragionata, calcolata, calorosa, speranzosa; dall’altra è fredda, manipolatrice, a tratti terrificante. Mettere New York nelle mani di Kingpin significa affidarla a un uomo che non ha nulla da perdere per dimostrare quanto vale, se non la sua amata e lontanissima Vanessa (Ayelet Zurer). Un bambino capriccioso, come qualcuno lo definisce all’interno di questi primi due episodi, che sa però quali tasti toccare per ottenere tutto da tutti.
Mettere Fisk a New York sarebbe come incoronare Thaddeus Ross nella Stanza Ovale. Sì, ogni riferimento a Captain America: Brave New World è voluto, perché in entrambi i casi i protagonisti sono costretti ad assistere all’ascesa di due uomini potenti ma pericolosi. Ma se nel caso di Ross si parla di un militare fin troppo ossessionato dalle leggi, Fisk ne è l’esatto opposto. Lui vuole essere la legge. La legge come la intende lui. Quella che non si fa scrupoli, che getta ombre, che sfrutta la paura per agire. Sarà interessante capire in quale ottica potrà rientrare il Punitore di Jon Bernthal, altro grande atteso per questo revival, che sebbene sia un vigilante osteggiato da Fisk, potrebbe essere da lui apprezzato per altri motivi.
Ma la domanda che chiunque si pone è: cosa ha portato le persone a fidarsi di Fisk? Com’è possibile che nessuno ricordi cosa ha fatto quest’uomo? Un parallelismo quasi ricercato con la realtà che viviamo e che vive soprattutto l’America, sempre più diffidente anche verso se stessa. Il Hector Ayala del defunto Kamar de los Reyes, qui nei panni di White Tiger, è quasi il simbolo sbagliato di un popolo che vuole sicurezza e al tempo stesso non capisce come ottenerla davvero. A chi affidarsi. O di chi fidarsi.
Una serie di eventi che, solo sul finire del secondo episodio, dopo aver montato la rabbia in più occasioni e con tante vicissitudini, riaccendono l’indole nascosta di Matt. Il Diavolo è tornato. E dopo la buonissima coreografia di inizio episodio, nella quale si notano però alcune incertezze in una CGI forse inevitabile visti gli anni trascorsi dalle prime scorribande di questo Daredevil, ci aspettiamo di rivederlo in una forma smagliante nei prossimi episodi. La sfida con Fisk è appena iniziata.
Daredevil: Rinascita è su Disney+.

Review Overview
Riassunto
Daredevil è rinato. È presto per dire se l'operazione revival dei Marvel Studios funzionerà tanto quanto quel gran pezzo di tv che fu la serie originale, all'epoca distribuita da Netflix, ma i primi due episodi sono molto incoraggianti: Murdock e Fisk sono avversari che si temono e si rispettano. E che, soprattutto, non hanno paura a sporcarsi le mani. Ne vedremo delle belle. Il lato street del MCU è davvero esaltante.
- Giudizio complessivo4.25
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