La carriera di Ezra Miller nei panni di Barry Allen, aka Flash, si è già conclusa.
Secondo un nuovo rapporto di Variety, i DC Studios stanno abbandonando tutto il cast della Justice League di Zack Snyder, e questo include anche Ezra Miller nei panni di Flash che quindi non prenderà parte al reboot creativo del DCU che verrà lanciato il prossimo anno sotto la guida di James Gunn e Peter Safran.
L’uscita di Miller indica che il suo Barry Allen concluderà il suo mandato con sei apparizioni live-action: Batman v Superman: Dawn of Justice, Suicide Squad, Justice League, il finale di Peacemaker e il flop The Flash, oltre a un cameo in Crisis on Infinite di The CW.
L’uscita di scena di Miller arriva dopo una risposta contrastante al Flash nel corso degli anni, culminata con la tanto attesa uscita del suo primo film da solista quest’estate che ha suscitato reazioni mediocri da parte di fan e critici, alle quali è seguito un pesantissimo flop commerciale al botteghino. Non si tratta però di un caso: l’attore è finito al centro di alcuni preoccupanti report, e Warner aveva deciso di chiudere il suo personaggio anche nella saga di Animali Fantastici.
I problemi con Miller sono iniziati nel gennaio 2020, dopo essere stato ripreso dalla telecamera mentre soffocava una donna. Nel 2022 la situazione è precipitata, con molteplici arresti che includevano molestie, aggressioni e furti con scasso. L’attore di The Flash ha confessato di soffrire di “problemi complessi di salute mentale” nella sua risposta alla controversia, e ha iniziato a cercare aiuto mentre si sforzava di ripristinare la propria reputazione.
Nello stesso articolo, Variety ha poi parlato a fondo dei numerosi problemi sul set di Aquaman e il Regno Perduto, sul quale i rapporti tra Jason Momoa e Amber Heard erano molto tesi. La star di Game of Thrones, tuttavia, potrebbe restare nel nuovo DCU andando a interpretare Lobo.
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