Wade Wilson lo aveva promesso nel primo trailer di Deadpool & Wolverine: voleva essere il Gesù della Marvel. E così è stato.
Deadpool & Wolverine è un film perfetto. Irriverente, divertente, massacrante, toccante, un orgasmo trascendentale. E perfetto, lo abbiano già detto. Non in senso assoluto, ma per il contesto di un Deadpool che aveva voglia di tornare in azione. La mente di Ryan Reynolds, che già al tempo dei primi due film aveva dimostrato di saper dare forma in un modo incredibilmente fedele al personaggio del mercenario chiacchierone, è libera di fare quello che vuole. La Fox non c’è più, e questo significa che non ci sono solo gli X-Men che possono dare man forte a Deadpool. Ora c’è tutta la Marvel – salvo Spider-Man, al quale si può solo fare un timido cenno per non far irritare Sony.
Wade è come l’MCU in questo momento: depresso, senza tanta voglia di vivere, incapace di trovare spiragli luminosi. E su questo Deadpool continua a giocarci. Reynolds, che pare davvero nato per questo ruolo, è una macchinetta, il film è un concentrato continuo di riferimenti e battutine taglienti alla gestione dei Marvel Studios in questi anni, così come all’avvento di una Disney sempre rappresentata come brutta e cattiva ma che in realtà sa essere cattiva anche e soprattutto quando serve. E cioè quando deve lasciare a personaggi come Deadpool tutto il campo libero possibile.
La sinossi ormai la conosciamo: Wade è affranto, ma uno scenario imprevedibile si apre davanti a lui, quello cioè di diventare un eroe della TVA. Un eroe del multiverso, una cosa di cui i Marvel Studios hanno in effetti molto bisogno. Sembra quasi che Reynolds abbia scritto Deadpool & Wolverine per prendere in giro i suoi stessi nuovi capi. Ma in effetti questo è quello che Deadpool fa sempre. E non solo coi suoi capi. Un cameo clamoroso vi chiarirà meglio queste nostre parole, non preoccupatevi.
Ed effettivamente Deadpool & Wolverine gioca tantissimo sui camei, sulla sorpresa. Fan service puro e spietato? Sì, anche quello, ma il film mantiene sempre saldi i suoi intenti e continua incessantemente nella sua missione primaria, quella cioè del primo vero team up tra i due personaggi Marvel che mai, fino a oggi, avevano condiviso lo schermo. Insomma, se da un lato è vero che nel film appaiono personaggi tra i più disparati e sorprendenti, anche per coloro che hanno sondato tutti i rumor del web, i veri protagonisti restano Deadpool e Wolverine. Il nuovo Wolverine, si intende.
Questa nuova versione del personaggio offre non solo un Hugh Jackman sempre perfetto e che ci fa vergognare della pancetta da birra del venerdì, sabato e domenica sera (si può identificare come alcolismo?), ma anche un Wolverine tutto nuovo, un uomo che ha perso tutti e tutto. Una figura tormentata, che Jackman impersona con un piglio tutto nuovo e un’empatia davvero impressionante, esaltando non più solo la prestanza fisica ma la psiche contorta e distrutta. Un Wolverine che funziona, senza in alcun modo intaccare la memoria di Logan – o quasi, dai. Un Wolverine che come ci aspettavamo è il valore aggiunto di un film che genera un mix esplosivo di dissacrante comicità e azione al cardiopalma, che si preoccupa anche e sopratutto di dare organicità a un universo che l’aveva persa, così come a quello che non c’è più o non c’è mai stato. Confusi? Fan*ulo, è giusto che lo siate. Deadpool odia gli spoiler!
Il prezzo da pagare per questo appassionato viaggio del duo che dà il nome al film è che si perde qualche personaggio nel vuoto (parola non a caso…), come una Cassandra Nova le cui motivazioni paiono forse poco approfondite, ma usciti dalla sala l’unico pensiero è quello di aver appena visto un film al quale non si poteva chiedere di più. Deadpool è tornato, ed è ancora più bello (non fisicamente, sia mai) di prima.
Deadpool & Wolverine esce nei cinema italiani oggi, 24 luglio.
Review Overview
Riassunto
Guardate Deadpool & Wolverine. Non serve dire altro. E se non vi basta, per citare il buon Wade Wilson, andate a farvi fo***re! Si scherza eh...
- Giudizio complessivo4.5
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