Dunque, facciamo un po’ di riepilogo, perché in questi 13 episodi trascorsi dall’esordio di Digimon Adventure ne sono successe di tutti i colori ai Digiprescelti.
Nel nostro “Best of” della prima serie dedicata ai Digimon, abbiamo lasciato i bambini e i loro nuovi amici appena agli esordi. Subito dopo il primo episodio, che ha introdotto i primi fondamenti della serie e di Digiworld, sono iniziati i fuochi d’artificio: Agumon ha stupito tutti evolvendosi nel colossale Greymon (ricordiamo però una sostanziale differenza con i Pokémon: per mantenere una forma evoluta serve molta energia, e infatti al termine della battaglia il Digimon è tornato al suo stato di Agumon, come i suoi compagni); subito dopo, Gabumon è divenuto Garurumon, e così via per tutti gli altri digiprescelti. O quasi.
Sull’isola di File, però, qualcosa ha agito a lungo nell’ombra. Il perfido Devimon, Digimon di tipo Virus che con i suoi Black Gear ha corrotto numerosi Digimon prima innocui e pacifici come Frigimon, Andromon e Centarumon, vuole soggiogare i digiprescelti per avere accesso al potere del Digivice, forse per prepararsi a dominare il mondo intero. Chissà. Le motivazioni dei villain di Digimon Adventure, a dire il vero, non sono particolarmente brillanti, e si riducono il più delle volte a: “Che belle le tenebre!”
Comunque, quello che rende grandi i villain principali dell’anime di Toei Animation non sono tanto i loro propositi, bensì il carattere, le motivazioni, e come questi vengono messi in moto. Devimon, ad esempio, è probabilmente sempre rimasto confinato al contesto di File, ambendo a qualcosa di più grande, di più ambizioso. La conquista dell’oscurità, ad esempio, è un potere al quale può avere facilmente accesso se riuscirà a rendere inefficaci tutti i digiprescelti. E così, dopo pochi episodi, gli umani e i loro Digimon vengono separati, vivendo nuove avventure in solitaria con l’obiettivo però di ritrovarsi tutti sul Monte Panoramico per la battaglia finale.
E l’episodio 1×13, appunto, narra di questo passaggio fondamentale per Digimon Adventure: la battaglia finale contro Devimon. Un momento che gli autori hanno saputo caricare a dovere, con le giuste emozioni e anche qualche nuovo alleato capace di strappare la scena. Il buon Leomon, che tornerà in più occasioni, diventa un prezioso membro della squadra in vista dell’offensiva finale contro il despota dell’isola di File, che secondo le antiche leggende potrà essere salvata proprio dai digiprescelti. Allo stesso modo la conoscenza di questo mondo si amplia con la conoscenza di Elecmon, digi-custode delle Digiuova (sì, è tutto digi) della Città della Rinascita – il luogo di nascita e rinascita di tutti i Digimon.
Ma l’episodio 1×13 non è importante solo perché si tratta della prima grande battaglia dei Digiprescelti, quanto invece perché mette in mostra quella straordinaria forza dell’amicizia e della speranza che Digimon Adventure ha sempre comunicato. Ed è proprio la speranza, parola usata non a caso e se siete fan della serie avrete già capito il riferimento, che muove gli eventi di questo trionfante episodio, uno di quelli capaci di restare impressi nella memoria di un bambino. Proprio come suggerisce il titolo, è finalmente l’ora di Patamon.
Il Digimon di TK è l’unico a non essere ancora stato in grado di evolversi, forse a causa della giovane età del suo amico. Ma proprio quando tutto sembra perduto, con Devimon che assorbe le energie di Ogremon e dei Black Gear per diventare enorme e intrappolare gli umani e i loro Digimon, accade il miracolo. Nel vero senso della parola. La forza del giovane TK viene finalmente sfruttata da Patamon per digievolvere nel maestoso, luminoso e pieno di speranza Angemon, un Digimon angelico che riporta tutta la luce sull’isola di File e si prepara ad assestare il colpo definitivo su Devimon. Un momento davvero indimenticabile: la speranza e la forza di tutti i suoi amici vengono così sfruttate da Angemon, che si sacrifica per uccidere il nemico e salvare tutti quanti.
Nemico sconfitto, amici liberati, Angemon che si dissolve in una nuvola di dati tra le mani di TK lasciando un Digiuovo dal quale potrà rinascere, tutto a posto. Oppure no, perché Devimon, che fino a poco prima sembrava fare molto lo gnorri come si dice in gergo tecnico, anticipa ai digiprescelti che il loro viaggio è appena all’inizio, e che a Digiworld esistono pericoli ben più grandi di lui, là fuori, al di là dell’oceano. Nonostante questa grandiosa vittoria, insomma, Tai e i suoi amici capiscono che c’è molto altro da fare prima di lasciare questo mondo. La prossima destinazione è il Continente di Server, dove un grande male, ancor più che quello provato da Devimon, sta per incrociare il suo cammino con quello dei ragazzi. Un male bizzarro, folle… canterino. È quasi ora del potente Etemon.
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