Agosto, campo estivo. Fa caldo. Caldissimo. Un caldo anomalo, come mai si era visto prima d’ora. No, non è realtà (anche se in effetti è proprio così!), ma l’inizio del primo, storico episodio di Digimon Adventure, l’originale serie animata dei mostri ideati da Akiyoshi Hongo.
Per i 25 anni di uno degli anime più famosi e amati di tutti i tempi, ci è sembrato d’obbligo dare spazio a un prodotto estremamente significativo per le vite di molti di noi. E molti italiani in generale, se si pensa che nel 2000, anno di esordio dei Digimon nel nostro paese, Rai 2 fece una martellante campagna pubblicitaria che mirava a contrastare l’apparente strapotere dei Pokémon, di proprietà invece di Mediaset. Spoiler: i Digimon non ci riusciranno, complice anche un’esplosione semplicemente incredibile dei videogiochi per console Nintendo. Ma i mostri digitali diedero parecchio filo da torcere ai rivali, grazie a una serie animata che, perlomeno nella sua prima stagione, era nettamente superiore a quella di Ash e Pikachu.
Sì, non abbiamo paura di ribadire e sottoscrivere quanto appena detto: Digimon Adventure è superiore alle prime incursioni animate dei Pokémon, che nel tempo hanno saputo comunque evolversi. La serie era sì all’apparenza un emulo paradossalmente più complesso, con evoluzioni dei mostri che facevano scervellare per la particolarità, ma sapeva offrire qualcosa di più.
Qualcosa di importante, che mancava a Pokémon: una trama appassionante, ricchissima di colpi di scena e momenti terribilmente emozionali ed emozionanti, che sì non sono mai mancati neppure in Pokémon ma che lì erano abbastanza fini a sé stessi.
In Digimon, no. Tutto faceva parte di una complessa trama orchestrata sin dalle prime battute, in una prima e trionfante stagione sottotitolata Adventure che ancora oggi mantiene il suo status di cult tanto da aver dato vita decenni dopo a videogiochi dedicati (uno dei quali criminosamente rimasto in Giappone, porcaccio di quel MagnaAngemon), sequel, remake, reboot e merchandise costante. Il mito di Agumon non è paragonabile a quello di Pikachu, ma diamine: quanti altri possono dire di avere lo stesso status del topo giallo elettrico?
E così, il 1° agosto del 1999 (in realtà l’episodio andò in onda il 7 marzo di quell’anno su Fuji TV ma chissenefrega, avete capito cosa intendiamo), il campeggio estivo di sette tra ragazzi e bambini, maschi e femmine, si trasforma in un’avventura incredibile. Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi, Joe e TK, che per qualche strano motivo è l’unico a non essere stato citato nella sigla italiana di Digimon Adventure che vi lasciamo di seguito per un bel tuffo nei ricordi, vengono misteriosamente catapultati in una terra chiamata Digiworld, trovando di fronte a loro non solo un piccolo dispositivo con uno schermo chiamato Digivice, ma anche 7 mostriciattoli che affermano di essere i loro nuovi compagni di viaggio.
Ce n’è uno per tutti: Koromon è il Digimon di Tai; abbiamo poi Tzunomon, che è quello di Matt, Yokomon di Sora, Tokomon di TK e così via. Sì, da subito “Vacanze estive”, il primo episodio di Digimon Adventure, stabilisce alcune regole ben differenti rispetto a quelle di Pokémon: non è l’umano, che qui è un Digiprescelto, a scegliere il proprio compagno di viaggio, ma questo è già stato stabilito, come se fosse un segno del destino. Ma stabilito da chi? E perché proprio questi sette tra ragazze e ragazzi sono stati trasportati qui, nell’Isola di File? Domande che anche gli spettatori a casa si fecero, ma per le cui risposte sarà necessario attendere ancora molto tempo. La prima minaccia è già incombente.
Sulle teste dei Digiprescelti svolazza il temibile Kuwagamon, Digimon di livello Campione a forma di gigantesco coleottero che minaccia gli umani e i loro compagni. Digimon che, come avevano già anticipato poco prima, sono non solo fedeli amici e compagni di viaggio, ma anche protettori, disposti a tutto per aiutare i Digiprescelti anche a costo della loro stessa vita. Un legame che si instaura in maniera indissolubile da subito, anche se in alcuni casi ci vorrà più tempo per completare il percorso di maturazione – e anche in questo, Digimon Adventure era magnifico.
Un racconto di formazione che iniziava subito dal primo episodio, quando i Digivice si attivano per la prima volta e, con la schitarrata in sottofondo, partono le prime digievoluzioni della storia. I Digimon, fino a qui di livello Base, passano allo step evolutivo successivo, quello Intermedio. Così, Koromon diventa il dinosauro Agumon, capace di sputare palle di fuoco; Yokomon evolve in Biyomon, simile a un uccello di colore rosa; Motimon è ora Tentomon, altro coleottero ma con innesti cibernetici; e così via. Insieme, i sette Digimon appena rimessi a lucido mettono alle strette Kuwagamon sconfiggendolo apparentemente, ma il mostro torna più arrabbiato che mai e fa precipitare gli umani e i loro amici in un burrone.
Da qui, inizia un’avventura che cambierà per sempre le loro vite. E subito erano riusciti a conquistarci.
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