Dune: Prophecy è uno spin-off che si colloca cronologicamente 10.000 anni prima degli eventi narrati nelle pellicole più recenti della saga cinematografica di Dune. La serie si concentra sull’origine di uno dei gruppi più influenti dell’universo di Dune: l’ordine delle Bene Gesserit. Attraverso la storia di due sorelle della famiglia Harkonnen, in particolare di Valya Harkonnen, interpretata da Emily Watson, lo spettatore sarà guidato alla scoperta delle dinamiche complesse che modellano questo mondo affascinante e intricato.
In un’intervista rilasciata a Total Film, Emily Watson ha descritto la complessità del mondo di Dune: Prophecy, mettendo in luce l’unicità della serie rispetto ad altri celebri franchise di fantascienza. Secondo l’attrice, ciò che rende Dune: Prophecy davvero speciale è la centralità dell’ordine delle Bene Gesserit, una sorellanza che esercita un potere immenso su molti mondi:
La serie è costruita intorno all’ordine delle Bene Gesserit. È una sorellanza potente che controlla diversi universi, ed è affascinante vedere il loro potere e la loro influenza.
Questa nuova esplorazione dell’universo di Dune permette di approfondire un aspetto spesso solo accennato nei film precedenti, offrendo una visione più sfumata e dettagliata della storia delle Bene Gesserit e del loro ruolo cruciale nella trama.
La famiglia Harkonnen, tradizionalmente rappresentata in modo crudele e spietato nelle trasposizioni cinematografiche, avrà un ruolo centrale nella serie. Tuttavia, Watson ha voluto sottolineare che Dune: Prophecy offrirà una visione più umana e complessa di questa dinastia. Il personaggio di Valya Harkonnen, così come quello di sua sorella, sarà caratterizzato da una profondità psicologica che permetterà al pubblico di comprendere meglio le dinamiche familiari e i dilemmi morali che influenzano le loro scelte. Questa umanizzazione dei “villain” arricchirà la narrazione, rendendo più sfumati i confini tra bene e male.
Uno dei passaggi più discussi dell’intervista riguarda il confronto tra Dune: Prophecy e il celebre franchise di Star Wars. Watson ha evidenziato una netta distinzione tra i due universi, dichiarando:
È molto interessante perché non è infantile come Star Wars. Ha una complessità morale che la rende interessante.
Questa affermazione riflette l’intento della produzione di posizionare Dune: Prophecy come un’opera di fantascienza più matura e impegnativa. Mentre Star Wars si rivolge a un pubblico ampio, Dune: Prophecy sembra voler attrarre spettatori alla ricerca di trame più intricate, sfide etiche e un’analisi più profonda del potere e delle sue conseguenze.
Con le dichiarazioni di Watson, la produzione di Dune: Prophecy si propone di creare un’opera ambiziosa, capace di distinguersi dai franchise di fantascienza più mainstream. Il focus su una trama intricata, personaggi complessi e tematiche morali adulte promette di offrire un’esperienza più raffinata e intellettualmente stimolante.
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