In seguito a fatica e attesa, i fan di tutto il mondo stanno per accogliere Fallout, serie tratta dall’omonimo videogioco di casa Bethesda che punta a rendere sempre più vivo il mondo post-apocalittico che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni.
Negli scorsi giorni, oltre a poter vedere in anteprima la serie tv di Fallout (la recensione arriverà nei prossimi giorni), ma abbiamo anche fatto di più: grazie ad Amazon Prime Video, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare alcuni dei produttori principali e che hanno reso possibile questo enorme progetto.
Insieme al regista Jonathan Nolan, co-creatore di Westworld, e Graham Wagner, showrunner della serie di Amazon, ecco le domande e risposte del junket online al quale abbiamo partecipato nei giorni scorsi.
LE DOMANDE AI PRODUTTORI
L’intervista privata con Nolan e Wagner ha portato alla luce temi interessanti per gli appassionati e non solo, portandoci a capire meglio ciò a cui i produttori hanno voluto puntare in termini di aspettative personali e per il pubblico.
E a proposito di ciò, siamo partiti con la prima domanda che in molti avrebbero voluto porre ai due grandi sceneggiatori in questione.
Domanda 1
Per produrre la serie c’è stato un approccio basato più sui fan storici o sui potenziali nuovi fan?
Il primo a rispondere è Jonah Nolan:
Penso che diventi un po’ un gioco mentale se inizi a pensare troppo a chi sarà il pubblico. Per me, iniziamo prima di tutto come, sai, iniziamo come fan dei giochi. Ecco perché stiamo facendo questo. Amiamo il gioco. per noi si trattava di tradurre fedelmente quel sentimento che provavi giocando a questi giochi, quel mix di fantascienza speculativa, violenza western, intrighi, ma anche commedia e satira politica e le qualità sovversive dei giochi.
Wagner prosegue poi:
Penso che se fossi un fan dei giochi o se non avessi mai sperimentato i giochi, speriamo che tutte queste cose siano eccitanti anche senza quel contesto. Una delle cose che preferisco della base di fan di Fallout è che sono divisi quanto le fazioni nella landa desolata. Quindi, sai, dovresti scegliere.
Ciò che quindi ha spinto i produttori a creare un progetto di questa portata, riguarda principalmente la passione personale che li ha connessi in primis al gioco, portando poi questa ad un livello successivo tramite le proprie capacità lavorative. Non importa il pubblico di riferimento, in quanto ognuno può interpretare la serie sotto punti di vista differenti e personaggi differenti. Wagner infine aggiunge:
Se rappresentiamo molti fan, siamo contenti. E siamo contenti di essere una parte abbastanza normale della stessa base di fan. A quale fazione appartengono? A quale fazione? Probabilmente sei un tipo appartenente alla Confraternita. Scusa, sono profondamente offensivo. Sono un ghoul. Ma non uno dei più fighi.
Domanda 2
Quali possibili futuri sviluppi ci saranno per la serie? Ci sono già programmi di cui si può parlare?
La breve risposta che abbiamo ricevuto è stata:
Ora che ne parliamo, sì. Sai, speriamo che tutti si sintonizzino. Speriamo che tutti si godano la prima stagione. E se dovessimo essere così fortunati? Penso che saremmo molto entusiasti di fare una seconda stagione.
Perciò, per il momento quello che potremo aspettarci dalla serie è che ci intrattenga a tal punto da trasmetterci un sentimento di eccitazione e attesa per una futura seconda stagione, la quale sembra già essere vivamente nei piani dei produttori.
Domanda 3
Se poteste essere spettatori della serie per la prima volta, cosa vi aspettereste da questa?
La domanda ci è sorta con una certa curiosità principalmente, ma anche per immedesimarci nelle speranze dei produttori e vedere la prospettiva dei “fan” che alberga dentro loro. La risposta è stata articolata e per nulla scontata.
Ognuno di noi ha avuto un primo gioco diverso. E ogni volta, non importa quale fosse il gioco, è stato un travolgente bombardamento di deliziosa confusione. È per questo che tutti, in qualche modo… Siamo attratti da questi giochi. Quindi speriamo di aver riprodotto un po’ quella esperienza.
Nolan e Wagner continuano dicendo che la sorpresa negli occhi di chi guarda la serie, nello scoprire ciò che succede man mano, è quello che gli fa capire di aver raggiunto il proprio risultato e che gli ricorda quanto amano il gioco, oltre a ricalcare quanto Bethesda abbia lavorato negli anni per fare di Fallout una pietra miliare nel suo genere.
Detto ciò, l’intervista si conclude con un augurio, a loro, per il prossimo debutto e uno, a voi lettori, di godervi il risultato di questo meticoloso lavoro.
La Serie TV di Fallout farà il suo debutto su Prime Video a partire dall’11 aprile 2024. La serie segue le conseguenze di una guerra nucleare apocalittica all’interno di una società retrofuturistica. I sopravvissuti si sono rifugiati in bunker antiatomici, conosciuti come Vault, costruiti per preservare l’umanità in caso di sterminio nucleare. All’interno di questi Vault la vita fiorisce e prospera, mentre all’esterno il mondo fa i conti con uno scenario in cui solo alcuni riescono a spuntarla.
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