Questa sera su Rai 2, alle ore 21:20, andrà in onda Captain America: Il primo Vendicatore, 5° film del Marvel Cinematic Universe del 2011 e primo a mettere in scena l’iconico personaggio della Casa delle Idee interpretato da Chris Evans, che riprenderà poi il ruolo in molti altri film fino ad Avengers: Endgame.
L’occasione è quini quella giusta per andare a caccia di segreti sul film che ha segnato il debutto cinematografico di Steve Rogers, meglio conosciuto come Captain America!
PRIMO VENDICATORE? MAH, VERAMENTE…
Iniziamo con un curioso aneddoto in relazione alla storia fumettistica di Captain America. Il personaggio non nasce come proprietà Marvel, bensì in casa Timely Comics, nel 1941. Solo successivamente, la società di Stan Lee riesce ad acquisire i diritti di sfruttamento di Steve Rogers, e a quel punto decide di farne un simbolo per la Marvel, inserendolo all’interno della sua più nota formazione di supereroi: i Vendicatori. Il gruppo iniziale degli Avengers, composto da Iron Man, Thor, Hulk, Ant-Man e Wasp, si arricchisce nel secondo numero della serie proprio con il supersoldato ritrovato ibernato nel ghiaccio, cosa che poi sarà ripresa anche nei film.
Insomma, primo Vendicatore nei film forse, ma non nei fumetti. La battaglia con Loki, andata in scena su The Avengers (Vol. 1), non vedeva in alcun modo la presenza del buon Cap…
DA JUMANJI ALLA MARVEL
Con Joss Whedon già destinato a dirigere The Avengers, i Marvel Studios erano indecisi sul regista al quale affidare Captain America: Il primo Vendicatore. Lo studio e la Disney erano orientati inizialmente su Jon Favreau, che poi deciderà invece di dedicarsi ai film su Iron Man. Kenneth Branagh venne invece scelto per Thor, mentre Louis Leterrier si sarebbe occupato de L’incredibile Hulk. Alla fine, Kevin Feige si convinse a proporre la regia del film a Joe Johnston, già regista di apprezzati action e commedie del passato come The Rocketeer, Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi! e Jumanji.
NON VOGLIO ESSERE CAP!
Come ha avuto recentemente modo di ribadire, Chris Evans non era attratto dall’idea di interpretare Steve Rogers sul grande schermo. La sua paura era relativa al possibile risvolto che avrebbe avuto la sua vita, da attore ancora abbastanza “anonimo” (seppur avesse partecipato già ad altre importanti produzioni) a interprete di quello che poteva essere uno dei ruoli più iconici di sempre. I produttori dei Marvel Studios non fecero pressioni, ma Evans fu invece convinto da un’altra persona ad accettare il ruolo: sua madre, Lisa Capuano, che rassicurò il figlio e aiutò indirettamente Kevin Feige a ottenere l’attore che voleva per il suo Captain America cinematografico.
SUPER-BUCKY
Il personaggio di James “Bucky” Barnes (Sebastian Stan) è notevolmente differente da quello dei fumetti. Nelle originali apparizioni di Bucky, infatti, questo era un ragazzino di 16 anni che scopriva la vera identità di Captain America e si unirà a lui come sua spalla nella lotta contro Teschio Rosso e la Germania, facendo inoltre parte del gruppo degli Invasori.
In Captain America: Il primo Vendicatore, le cose sono molto diverse. Bucky è infatti un amico fraterno di Steve, un soldato dell’esercito americano che è legato da anni allo smilzo Steve Rogers e che vedrà poi in lui un grande leader quando Cap si metterà a dare la caccia all’Hydra insieme agli Howling Commandos. Curiosamente, però, il futuro di Bucky dopo la Seconda Guerra Mondiale è rimasto praticamente immutato tra fumetti e film: nel suo destino, c’è la spietata identità del Soldato d’Inverno…
PUGNI A HITLER
Durante lo spettacolo teatrale nel quale Cap viene coinvolto dopo essere stato sottoposto agli esperimenti di Erskine, Steve deve colpire un finto Adolf Hitler che si nasconde tra la folla. Si tratta di un simpatico omaggio al primissimo numero della serie a fumetti di Captain America, della Timely Comics, dove veniva proprio visto il personaggio fare a scazzottate con il leader nazista.
SHIELD BY STARK
Una delle differenze minori tra fumetto e cinema, ma che avrà alcuni riscontri sul futuro dell’MCU, è il costruttore dello scudo di Captain America. Nei fumetti, lo scudo è costituito da una lega di Adamantio e Vibranio, ed è stato costruito nella Seconda Guerra Mondiale dallo scienziato americano Myron MacLain. Per i film, è stata adottata una strada differente. A forgiare lo scudo è stato infatti Howard Stark (Dominic Cooper), il padre di Tony Stark, e le avvisaglie di ciò le avevamo già avute in passato. In Iron Man 2, ad esempio, quando un prototipo dello scudo viene trovato da Tony tra le vecchie cose di suo padre. Lo scudo cinematografico è poi costituito di solo Vibranio proveniente dal Wakanda (l’origine sarà resa nota solo in Avengers: Age of Ultron). Il perché di questa scelta è presto detto: l’Adamantio non poteva essere utilizzato dai Marvel Studios, in quanto i diritti di tale parola erano in mano alla 20th Century Fox. Ah, la bellezza dei diritti cinematografici…
TRE COSTUMI PER UN FILM
Le multi-uniformi di Captain America sono quasi una costante per i film del Marvel Cinematic Universe, e nel suo esordio in questo film il buon Steve Rogers cambierà ben tre costumi. Il primo è quello “teatrale”, utilizzato negli spettacoli imposti dal governo per sollevare il morale a cittadini e truppe e dare un simbolo alla nazione nella lotta alla Germania. Il secondo è un costume improvvisato da Steve nel momento in cui va a salvare Bucky dall’Hydra, un’uniforme che ricorda molto da vicino quella apparsa in Ultimates #1, la serie dell’universo Ultimate della Marvel. Il terzo costume, che comparirà anche in Captain America: The Winter Soldier, è un omaggio alla splendida serie Captain America: Rinato, storyline successiva ai fatti di Civil War.
UN VERO TESCHIO ROSSO
Se nei fumetti Johann Schmidt, meglio conosciuto come Teschio Rosso, indossa una maschera per terrorizzare i suoi nemici, nei film Joe Johnston e il team hanno optato per una scelta molto differente e per certi versi più spaventosa. Il personaggio, interpretato da Hugo Weaving, appare realmente con il volto completamente rovinato, che sembra proprio un teschio di colore rosso. Tutto ciò è stato causato, stando sempre al film – dove le origini del villain sono state cambiate – dagli esperimenti di Erskine (Stanley Tucci), che non diedero gli effetti sperati come nel caso di Steve anni dopo.
IL CUBO
Anche nei primi fumetti targati Marvel, Captain America deve fronteggiare Teschio Rosso e la sua misteriosa super-arma, il Cubo Cosmico. Un oggetto di forma cubica e colore blu-azzurro, capace di sprigionare una quantità incredibile di energia. Le origini di questo oggetto vennero modificate con il passare degli anni: inizialmente, la creazione di tale oggetto venne attribuita all’A.I.M. (Advanced Idea Mechanics), poi si scoprirà che il cubo aveva invece origini cosmiche, tanto che esistono intere strutture nel cosmo alimentate a Cubi Cosmici (celebre la loro apparizione multipla ne La Crociata dell’Infinito, quando il Dottor Destino e Kang si imbattono in vari cubi).
Il cubo del Marvel Cinematic Universe è invece ben differente. Anch’esso è capace di sprigionare una immensa quantità di energia, ma come scopriamo sin dall’inizio del film, si tratta di un oggetto legato a Odino e alla mitologia norrena – anche se, all’epoca dell’uscita del film, non si sapeva ancora quale fosse la natura di questo legame. Inoltre, come scoprirà il Teschio Rosso suo malgrado, questo cubo cinematografico, chiamato Tesseract, è in grado di aprire wormhole per teleportare istantaneamente persone o oggetti in altre parti del cosmo. Come scopriremo in futuro, infatti, il Tesseract nasconde uno degli oggetti più potenti dell’universo: la Gemma dell’Infinito dello Spazio.
ECCOLO LÀ, STAN LEE!
Dopo aver liberato lo squadrone di Bucky dalle prigioni naziste, l’esercito americano decide di conferire una medaglia al valore al Capitano Steve Rogers. Alla premiazione, però, Captain America non si presenta, essendo impegnato già a Londra insieme a Stark e Peggy Carter per pianificare le prossime mosse contro l’Hydra, lasciando così il presentatore in imbarazzo. Alla platea in ascolto non resta che rimanere a bocca asciutta per non aver visto dal vivo Rogers, anche se uno dei generali pluridecorati presenti lo scambierà per uno dei portavoce presenti sul palco. Chi interpreta il generale? Ma Stan Lee, ovviamente!
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