Anche questa sera, 23 marzo 2020, Italia 1 continua con la maratona dedicata ai film della serie di Harry Potter. Alle ore 21:20 toccherà a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, il terzo capitolo tratto dall’omonimo libro di J.K. Rowling, e come da tradizione abbiamo deciso di portarvi una raccolta di curiosità sul film che forse potreste non conoscere!
IL NUOVO ALBUS SILENTE
Richard Harris, interprete del preside di Hogwarts per i primi due film della serie, morì a pochi giorni dal debutto di Harry Potter e la Camera dei Segreti. La produzione si mise quindi subito alla ricerca di un nuovo carismatico attore che avrebbe interpretato il leggendario mago – anche perché le riprese del terzo film erano già pronte per partire. Tra le prime idee, Christopher Lee e Ian McKellen, entrambi già molto legati ai film fantasy grazie all’incredibile successo de Il Signore degli Anelli. Alla fine, la spuntò Michael Gambon (Sleephy Hollow, Toys).
SOLO IL TERZO FILM
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban è il terzo film della saga, e il primo a subire un cambio di regista. Al posto di Chris Columbus, venne infatti scelto Alfonso Cuaron, futuro Premio Oscar nel 2014 per Gravity e nel 2019 per Roma. Cuaron, inizialmente, era dubbioso sul franchise, ma alla fine si convinse. Purtroppo però il regista messicano, impegnato ancora sulla post-produzione del terzo film, dovette rinunciare a dirigere il quarto capitolo, Harry Potter e il Calice di Fuoco. I rigidissimi tempi di produzione non potevano essere presi alla leggera, e Warner Bros. non ci pensò due volte prima di sostituire Cuaron con Mike Newell.
PROFESSOR… VITIOUS?
In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban abbiamo assistito a più di un cambiamento rispetto ai primi due film, anche nel look dei personaggi. Tra questi, c’è l’aspetto del professor Vitious, interpretato da Warwick Davis. Nella sceneggiatura originale, Vitious non era presente, ma Cuaron fece pressioni per riuscire infine a farlo apparire: il professore di Hogwarts divenne il direttore del coro di Hogwarts e gli venne inoltre modificato l’aspetto, che poi manterrà per tutti i film successivi.
STOP ALLE FORMALITÀ
Al contrario dei primi due film, in questo terzo capitolo tutti gli studenti di Hogwarts sembrano essere molto più liberi, specialmente sul fronte del vestiario. Mentre prima indossavano perennemente la divisa da studenti, qui, fuori dall’orario di lezione, li vediamo in abiti “civili”, come quelli dei babbani. Si trattò di una precisa scelta di Cuaron, che voleva dare maggiore libertà e personalità agli attori per esprimersi.
IDOLI E NUOVE LEVE
Il terzo film vede il debutto di due grandi attori: Emma Thompson, che interpreta la professoressa di Divinazione Sibilla Cooman, e Gary Oldman, nel ruolo di Sirius Black. Non osiamo neppure immaginare l’emozione dei giovani protagonisti nel poter lavorare con questi mostri sacri del cinema, e non solo per questo motivo: la Thompson era l’attrice preferita di Emma Watson (Hermione Granger), mentre Oldman era l’idolo di Daniel Radcliffe (Harry Potter).
QUEL BURLONE DI PITON
Michael Gambon, Alan Rickman e Alfonso Cuaron si resero protagonisti di un simpatico scherzo ai danni di Daniel Radcliffe. Nella scena in cui tutti gli studenti vengono messi a dormire nella Sala Grande, i tre decisero di prendersi scherzosamente gioco del giovane Harry Potter, mettendo nel suo sacco a pelo una piccola macchina che emetteva… peti! Il povero Radcliffe, che era anche coricato vicino ad una ragazza che trovava particolarmente attraente, deve essere diventato rosso dalla vergogna!
DISSENNATORI AL COMPUTER
L’idea iniziale di Cuaron era quella di utilizzare dei pupazzi per dar vita ai Dissennatori di Azkaban, dato che il regista odiava dover ricorrere alla computer grafica. Purtroppo, vista la difficoltà nel realizzare fisicamente le scene con i pupazzi, alla fine il regista si convinse. Peraltro, a causa di questa scelta, il film ebbe addirittura 6 mesi di post-produzione, un lungo periodo che impedì, come già ricordato, a Cuaron di dirigere anche il quarto film.
TROPPO BELLI
Due giovani attori della serie, Matthew Lewis (Neville Paciock) e Harry Melling (Dudley Dursley) erano diventati… troppo belli! Per ovviare a questa incongruenza con i libri e con i precedenti film, la produzione si organizzò: al primo venne chiesto di indossare una dentiera, scarpe più grandi e una plastica dietro le orecchie. Il giovane Melling, invece, che era dimagrito notevolmente da Harry Potter 2, fu costretto a indossare una tuta per apparire grasso come la sua controparte cartacea.
UN’ULTIMA VOLTA
John Williams, il leggendario compositore delle colonne sonore di Star Wars, Indiana Jones, Jurassic Park e chissà quanti altri film, aveva già curato le musiche dei primi due film della saga di Harry Potter, e decise di continuare a lavorare anche su Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Sfortunatamente, si tratterà dell’ultimo film curato da Williams, passando il testimone a Patrick Doyle (nome fidato che spesso accompagna Mike Newell nelle sue produzioni).
NEWT??
Newt Scamander, protagonista del franchise-prequel Animali Fantastici, fa una brevissima apparizione in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban! Quando Harry utilizza la Mappa del Malandrino per controllare i corridoi di Hogwarts, possiamo infatti vedere di sfuggita anche il nome di Newt Scamander, il mago interpretato da Eddie Redmayne. Ovviamente Newt non appare in carne e ossa, e non siamo neppure sicuri che Scamander fosse effettivamente a Hogwarts in quel momento. Forse si è trattato semplicemente di un easter egg…
Scrivi un commento