Anche questa sera, 30 marzo 2020, Italia 1 continua con la maratona dedicata ai film della serie di Harry Potter. Alle ore 21:20 toccherà a Harry Potter e l’Ordine della Fenice, il quinto capitolo tratto dall’omonimo libro di J.K. Rowling, e come da tradizione abbiamo deciso di portarvi una raccolta di curiosità sul film che forse potreste non conoscere!
TAGLI ESAGERATI
Harry Potter e l’Ordine della Fenice è il libro più lungo della serie. Incredibilmente, si tratta anche del secondo film più breve dell’intera saga, della durata di poco più di 2 ore. Per precisazione, ecco il minutaggio di tutti i film:
- Harry Potter e la Pietra Filosofale – 152 minuti
- Harry Potter e la Camera dei Segreti – 161 minuti
- Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban – 142 minuti
- Harry Potter e il Calice di Fuoco – 157 minuti
- Harry Potter e l’Ordine della Fenice – 138 minuti
- Harry Potter e il Principe Mezzosangue – 153 minuti
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1 – 146 minuti
- Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 – 130 minuti
David Yates, regista alla prima esperienza con Harry Potter ma che tornerà poi per tutti i restanti film – e al quale Warner Bros. ha assegnato la direzione dell’intero franchise di Animali Fantastici – aveva inizialmente pensato ad una pellicola ben differente, il cui montaggio preliminare superava le 3 ore. Warner fu però chiara, il minutaggio andava drasticamente ridotto. Questa, e non solo, è la causa delle numerose assenze/differenze tra il libro e il film, che in alcuni frangenti appare proprio troncato, e all’appello mancano alcune memorabili scene…
IL PROFESSORE MATTO
… Come la famosa apparizione a sorpresa di Gilderoy Allock! Kenneth Branagh, che aveva interpretato il mago-truffatore in Harry Potter e la Camera dei Segreti, aveva già trovato l’accordo con la produzione per tornare a impersonare Allock, che così come nel romanzo sarebbe stato protagonista di una breve apparizione nell’ospedale di San Mungo. Sempre a causa della volontà di Warner di ridurre i costi, la scena fu infine tagliata, e Branagh non tornò più nell’universo di Harry Potter. Un vero peccato: come avrete capito, la produzione de L’Ordine della Fenice non fu certo semplice…
MA CHE È ‘STO COSO
… E questo lo si vede anche in alcune (tristementi) famose scene come quella del primo incontro con Grop, il fratellastro di Hagrid che vive nella foresta. Il team degli effetti speciali non riuscì a venire a capo del design del personaggio, tanto che i lavori andarono clamorosamente a rilento ripartendo addirittura dall’inizio ad un certo punto della post-produzione. I problemi, i ritardi e le necessità di rispettare una rigidissima scadenza fecero il danno: la prima scena con protagonista Grop ha effetti speciali di livello molto basso per lo standard della serie e della pellicola stessa.
LA SALA DELLE PROFEZIE
Il team degli effetti speciali non deve essere ricordato solo per il fattaccio con Grop. La scena ambientata nella Sala delle Profezie al Ministero della Magia, ad esempio, è un maestoso esempio di ambiente completamente costruito digitalmente, il primo nella storia della serie. Ovviamente, si trattò di una scelta necessaria. Costruire un set di quelle proporzioni e con quel livello di dettaglio, avrebbe impiegato settimane di lavoro extra durante le riprese.
PITON VS. STUDENTI
Il set dei film di Harry Potter regala sempre emozioni, e anche stavolta uno dei protagoniti delle storie off-screen è il grande e compianto Alan Rickman. L’attore che ha prestato il suo volto al gelido e temibile professor Severus Piton era in realtà un grande amico per i piccoli attori, ma durante la lavorazione de L’Ordine della Fenice ebbe da ridire con Rupert Grint (Ronald Weasley) e Matthew Lewis (Neville Paciock), e tutto per colpa… di un frullato! Ai tempi delle riprese de Il Calice di Fuoco, i due giovani attori riuscirono nell’impresa di rovesciare un frullato all’interno dell’auto di Rickman, e così l’attore si vendicò: Ron e Neville erano costretti a stare a non meno di 5 metri di distanza dalla BMW di Piton!
UN BACIO STORICO
Forse non potete neanche immaginare la pressione e l’emozione di Katie Leung. L’attrice che interpretava Cho Chang, già apparsa in Harry Potter e il Calice di Fuoco, rappresentava la prima vera cotta di Harry Potter, e nel quinto film sarebbe andata in scena una delle scene più famose della serie, il bacio sotto al vischio. Un bacio che avrebbe letteralmente fatto il giro del mondo, e per questo l’ansia era alle stelle: l’attrice confidò di non aver dormito per intere notti alla sola idea di dover baciare Daniel Radcliffe. La soluzione finale fu quella di tranquillizzarsi andando, poco prima delle riprese della scena, nel camerino ad ascoltare gli amati Coldplay.
ADDIO QUIDDITCH
Con sommo rammarico dei fan, il Quidditch era ormai diventato solo un peso per i film. Assente giustificato per Il Calice di Fuoco (in occasione del Torneo Tremaghi, il torneo non si tenne), il Quidditch riveste un ruolo abbastanza importante nel libro Harry Potter e l’Ordine della Fenice, in quanto decreta l’inizio delle ostilità tra i gemelli Weasley e Dolores Umbridge dopo che la perfida insegnante di Difesa contro le Arti Oscure squalifica metà della squadra di Grifondoro. Come abbiamo già raccontato, però, molto del materiale del libro venne completamente tagliato per il film, e tra questo ci fu, purtroppo, anche il Quidditch.
KREACHER
L’elfo domestico dei Black venne aggiunto all’ultimo secondo. Yates e gli sceneggiatori avevano infatti scelto di tagliare completamente Kreacher, l’elfo domestico della famiglia Black, dal film. Fu J.K. Rowling a volere la sua apparizione, imponendosi sulla produzione in quanto il personaggio sarebbe stato importante anche per il futuro della saga. Le scene “incriminate” furono girate in fretta, negli ultimissimi giorni di riprese.
È PROPRIO MALVAGIA
Durante le riprese della battaglia finale tra i Mangiamorte e l’Esercito di Silente, ci fu uno spiacevole incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze. Matthew Lewis (Neville Paciock) fece un brusco movimento con la testa nel momento in cui Helena Bonam Carter (Bellatrix Lestrange) lo teneva immobilizzato: la bacchetta della Carter perforò accidentalmente il timpano dell’attore, lasciandolo sordo per qualche giorno dopo l’accaduto. Per fortuna, però, tutto si risolse senza troppi danni.
LACRIME
Harry Potter e l’Ordine della Fenice sarà anche stato un film altamente problematico durante la produzione, ma ciò non significa che non abbia regalato momenti memorabili. Uno di questi è senza ombra di dubbio l’iconica scena della morte di Sirius Black, proprio di fronte al giovane Harry. Un momento che paralizzò la stessa Emma Watson (Hermione Granger), che nell’osservare l’espressione straziata di Radcliffe, scoppiò in lacrime durante le riprese. L’attrice ha confidato che una cosa del genere, su un set, non le era mai successo.
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