The Flash è uno dei film del DC Extended Universe, ormai prossimo alla chiusura per far posto al rinnovato DCU di James Gunn e Peter Safran, che ha maggiormente risentito dei continui cambi di gestione del progetto creativo, e le ultime rivelazioni ne sono la prova.
I fan del DCEU ricordano molto bene che The Flash, da pochi giorni disponbile all’acquisto sulle piattaforme digitali, era in origine previsto nel 2018, ma dopo l’accoglienza riservata a Batman V Superman: Dawn of Justice la Warner Bros. decise di rivedere gran parte del progetto ideato da Snyder, che successivamente è naufragato dopo il flop commerciale di Justice League.
Ciononostante, la produzione di The Flash, così come di The Batman (film che inizialmente doveva essere scritto, diretto e interpretato da Ben Affleck) e altre pellicole collegate al DCEU, era effettivamente partita, come ricorda lo storyboard artist Jay Oliva. In una recente intervista, Oliva ha raccontato quella che era, ovviamente a grandi linee, la visione creativa di Snyder per il suo universo cinematografico, che sarebbe culminato proprio in un adattamento di Flashpoint per resettare completamente la storia.
The Flash doveva essere una trilogia
Oliva ha spiegato che la grande saga di Zack Snyder si sarebbe conclusa con Justice League 3 (ecco la trama del film), il capitolo finale della quadrilogia dedicata a Darkseid. A quel punto, racconta l’artista, “ci saremmo ritrovati con la versione dello SnyderVerse di Justice League Unlimited”.
L’idea di Snyder era quella di concludere l’intenso arco narrativo del DCEU però con un ultimo film, il terzo della trilogia dedicata a Barry Allen, che avrebbe adattato gli eventi di Flashpoint Paradox.
Il piano iniziale per il Velocista Scarlatto prevedeva infatti una serie di tre film che sarebbero stati parte integrante del DCEU, portando a importanti ripercussioni narrative. Il grande nemico della saga, Reverse Flash, sarebbe stato non solo il rivale di Barry nella sua trilogia, ma il villain principale dell’universo DC, manovrando addirittura i fili della Justice League e influenzando gli altri film del franchise.
Il gran finale della trilogia, come detto, sarebbe stato un adattamento di Flashpoint Paradox, che avrebbe avuto lo scopo di riavviare l’universo cinematografico e introdurre un nuovo cast. Questa idea, secondo Oliva, deriva dal fatto che probabilmente buona parte del cast, dopo dieci anni nei panni dei vari supereroi, si sarebbe probabilmente voluta allontanare dal franchise, dando così l’opportunità a Warner Bros. di proseguire sul suo cammino con volti tutti nuovi.
Oliva, tuttavia, ricorda con tristezza che questo ambizioso progetto, nonostante fosse già in stato avanzato (The Flash e The Batman, a suo dire, erano ben avviati prima che la major bloccasse tutto), non si farà. L’artista ha definito questa come una grande “occasione persa”, anche se ricorda l’eccitazione nel lavorare a un universo con tante ambizioni.
The Flash oggi
Come sappiamo, James Gunn e Peter Safran hanno riadattato The Flash di Andy Muschietti trasformandolo in un progetto differente, che si pone come una sorta di reset del vecchio universo cinematografico DC in attesa del nuovo corso, che sarà inaugurato nel 2024 con la serie animata Creature Commandos e l’anno dopo al cinema con Superman: Legacy.
Non sappiamo tuttavia se gli eventi di The Flash saranno considerati fondamentali per la comprensione e la fruizione del nuovo universo DC, così come se Ezra Miller manterrà il ruolo di Barry Allen.
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