Mad Max: Fury Road ha rilanciato con grande successo la serie Mad Max, con una rappresentazione epica della guerra nella terre desolanti e sfide di sopravvivenza davvero affascinanti. Sebbene il regista George Miller non sia riuscito a brillare in ogni componente, specie nella storia, il sequel è stato un importante risultato cinematografico, generando un glorioso livello di caos pur rimanendo intimo. E dopo altri anni, tanti anni, il franchise è tornato al cinema. Stavolta però non c’è più Tom Hardy, che all’epoca di Fury Road sembrava destinato a diventare una stella assoluta di Hollywood e che negli ultimi anni si è invece perso.
No, stavolta Miller e il co-sceneggiatore Nick Lathouris seguono la strada del prequel, rivolgendo la loro attenzione a Furiosa. Originariamente interpretata da Charlize Theron, la potente donna guerriera è ora interpretata da una grande Anya Taylor-Joy e Alyla Browne, con Miller che sceglie di esplorare uno studio in più capitoli di una vita corrotta e di un mondo che trova un nuovo ordine in mezzo al caos e ai giochi di potere delle Wasteland.
Furiosa non è come Fury Road per molti versi. Sì, ne ricorda l’estetica e l’immaginario, come è giusto che sia. È un’esperienza di visione più deliberata, con Miller che si sforza di trasformare il racconto di sventura dell’omonimo personaggio in un cinema epico. L’ora di apertura del film rimane sulla giovane Furiosa e la sua separazione dal luogo di nascita, in una battaglia per la sua vita. È un inizio emozionante, ma anche paziente quando si tratta dello sviluppo della Wasteland e dei suoi abitanti, e Furiosa si ritrova presto da sola, catturata da Dementus (Chris Hemsworth), che si offre come figura paterna per una ragazza che tiene in gabbia.
Ma appunto noi sappiamo già come deve andare a finire questa storia, trattandosi di un prequel, e così Miller è concentrato su altro. Il regista è alla ricerca del viaggio con il personaggio, seguendo la sua crescente ossessione per la vendetta, consumata dall’uccisione di chi le ha portato via tutto. È un viaggio epico, quasi quanto quello di Ulisse, nel suo tentativo di tornare a casa. Le sequenze di inseguimento sono poche in questo prequel, ma quando arrivano, mantengono la passione di Miller per la velocità e l’intensità, mostrando ogni sorta di azione e passione, mentre la colonna sonora di Tom Holkenborg martella incessantemente. Un fulgido esempio di cinematografia ai massimi livelli.
E allora per quale motivo Furiosa: A Mad Max Saga è stato un flop colossale al botteghino? A fronte di un budget di 168 milioni di dollari per la produzione e altri circa 100 milioni per il marketing, Furiosa si è schiantato contro il muro del box office, raccogliendo a malapena $ 173 milioni. Un tonfo di proporzioni notevoli per Warner (che ora sta facendo i conti anche con il disastro di Joker: Folie à Deux), ma il caso di Furiosa è comunque emblematico di quanto il cinema oggi sia imprevedibile. E che, forse, i piani di Miller non saranno così tanto a lungo termine come si sperava.
- Steebook 4K Ultra HD
- Anya Taylor-Joy (Attore)
Una gioia per gli occhi, con qualche limite
L’ovvia somiglianza nei colori e nelle atmosfere con Fury Road aiuta di certo Furiosa a ergersi, mostrando la potenza dell’estetica di Miller anche e soprattutto attraverso la qualità dell’immagine. La mancanza dell’HDR, per quanto riguarda appunto la versione Blu Ray da noi testata (che è invece presente nell’edizione 4K), pone alcuni limiti, ma mai determinanti.
La qualità, invece, è un po’ altalenante. Porzioni ampie e lunghe di Furiosa raramente superano il limite di 15-25 Mpbs, anche se su schermi di piccole o medie dimensioni non è difficile dimenticarsi completamente di questo aspetto. Nel complesso, questo disco a doppio strato fa un buon lavoro nel proporre un film che visivamente vuole stupire e, nella maggior parte dei casi, dovrebbe effettivamente reggere abbastanza bene su schermi di piccole e medie dimensioni.
È chiaro, come abbiamo già avuto di ripetere in varie occasioni, che l’estetica sporca e affascinante di Mad Max aiuta non poco il film a superare alcuni limiti dell’edizione Blu Ray. I colori accesi, il caldo deserto, la ruggine dei veicoli e degli ambienti, gli scarti riutilizzati in mille modi possibile. Se pensiamo che solo pochi mesi fa abbiamo pianto (ma non di gioia) vedendo in sala Borderlands, adattamento del videogioco di Gearbox Software che si rifà concettualmente proprio a questa saga, ci fa capire che occasioni sprecata sia stata la pellicola di Lionsgate, e quanto invece sia stato ingiusto il flop commerciale di Furiosa.
Quello che invece è poco chiaro è la scelta di Warner Bros. di eliminare tre featurette bonus in confronto all’edizione 4K di Furiosa, presumibilmente per risparmiare spazio sul disco per la funzione principale.
Dolby Atmos power
Il Dolby Atmos di Furiosa si affida a un uso più sottile dei canali posteriori e degli effetti discreti, riservando circa la stessa quantità di spazio alla colonna sonora originale propulsiva del compositore Tom Holkenborg. I dialoghi rimangono chiari e facilmente comprensibili. Poi, naturalmente, ci sono le sequenze d’azione di Furiosa, che aumentano notevolmente la tensione anche sonora, facendo un ottimo uso dei canali di altezza esclusivi di Atmos per intrattenere per tutto il tempo.
È un comparto sonoro tra i più impressionanti di quest’anno, insieme a Dune: Parte 2.
Review Overview
Riassunto
Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller è un film non perfetto ma sicuramente impressionante, Che l'abbiate visto o meno al cinema, Furiosa vale la pena di essere ripreso in home video, anche se l'edizione Blu Ray pecca per alcune sviste. Meglio puntare al 4K.
- Giudizio complessivo4
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