In occasione del (terzo) revival di Futurama, che debutterà il 24 luglio con episodi inediti su Disney+, abbiamo deciso di ripercorrere alcuni dei migliori momenti che la serie comedy animata di Matt Groening ha saputo regalarci in tutti questi anni. Nel caso vogliate recuperare gli episodi su Disney+, abbiamo utilizzato per convenienza la suddivisione in stagioni adottata dalla piattaforma.
Esistono alcuni episodi di Futurama talmente potenti da essere diventati meme. Altri sono invece entrati di diritto nella storia dell’animazione. Uno di questi è una particolare puntata incentrata su Fry e il rapporto con il suo amato cane, Seymour, l’unico potenziale legame col suo passato che quasi ha rischiato di essere portato nel 3000 – a parte la fastidiosissima ex fidanzata Michelle, talmente fuori di testa da farsi ibernare per motivi assurdi.
Proprio come ne Il quadrifoglio, anche Cuore di cane salta avanti e indietro nel tempo per raccontare la vita passata e presente di Fry, stavolta in riferimento a un suo caro amico che credeva ormai perduto per sempre: il simpatico randagio che lui stesso ha chiamato Seymour. Nella New York degli anni ’90, quando Philip era il fattorino delle consegne per la sporca e ben poco igienica pizzeria del sig. Panucci, il ragazzo trovò un giorno in strada un cane senza padrone, maltrattato e denutrito. Una fetta di pizza, qualche chiacchiera e tra i due si instaurò uno splendido rapporto tra uomo e animale, come nelle migliori storie.
Nel 3000, durante una visita a una mostra cittadina dedicata proprio alla vita dell’uomo nel XX secolo, Fry non solo scopre che alcuni resti di Panucci’s Pizza sono rimasti intatti, ma che tra i ritrovamenti degli archeologi c’è anche il fossile di un quadrupede ritrovato proprio vicino al ristorante. Dalla forma, Fry capisce subito che si tratta di ciò che resta del suo caro e fedele amico di un tempo, e ottiene dal museo la possibilità di riportarlo a casa.
Tutto questo è però solo l’inizio, perché il prof. Farnsworth, da sempre noto per le sue invenzioni e scoperte strabilianti o strampalate, potrebbe riportare in vita Seymour grazie al DNA contenuto nel fossile.
In un episodio nel quale si possono scorgere anche implicazioni filosofiche e ideologiche, del resto il titolo originale è Jurassic Bark che fa proprio riferimento al romanzo di Crichton/film di Spielberg nel quale si discute a lungo del tema della vita e dell’uomo in quanto creatore, Futurama mostra sia i tentativi di Seymour nel 2000 di cercare il suo amico, portando addirittura la sua famiglia di fronte alle capsule criogeniche ma senza successo, sia la testardaggine di Fry nel 3000 nel voler riabbracciare il suo amico, anche a costo di abbandonare Bender.
Sarà proprio il sacrificio di Bender, dopo aver gettato e successivamente recuperato il fossile di Seymour in un lago di lava, a far rinsavire Fry. Il ragazzo ritiene che Seymour abbia vissuto comunque la sua vita, e che riportarlo di fronte a lui sarebbe solo frutto di un sentimento egoistico.
La particolarità dell’episodio è che le vicende di Fry e Seymour sono state in parte retconnate con il primo film, Il colpo grosso di Bender, nel quale i viaggi nel tempo sembrano scombussolare quella che è la storia che conosciamo. In realtà, andando a fondo, le cose non sono poi cambiate molto, e l’incredibile potenza di Cuore di cane resta intatta.
Anche Eric Kaplan, sceneggiatore dell’episodio noto in lingua originale con il titolo di Jurassic Bark, rivelò che l’idea di mostrare lo struggente finale fu presa per aumentare ancora di più l’emotività, con una sequenza di immagini destinate a restare nella storia dell’animazione. Perché nel finale di Cuore di cane, dopo le risate, lo spettatore viene inaspettatamente preso in controtempo: non solo la vita di Seymour non è stata come Fry vuole immaginare, spensierata e con nuovi amici, ma è stata anche più dolorosa di quanto potesse immaginare.
E si arriva così a un finale superlativo, nel quale le parole non servono. Sulle note di I will wait for you di Connie Francis, Futurama ci mostra quella che è stata la storia di Seymour dopo la scomparsa del suo padrone, lontano dagli occhi ma sempre vicino al suo cuore. Lo ha atteso per anni e anni, silenzioso e fedele come solo i cani sanno esserlo, aspettando pazientemente di fronte a Panucci’s Pizza nella speranza che, prima o poi, il buon Fry tornasse in sella alla sua bicicletta, pronto per una nuova consegna affidatagli dal sig. Panucci.
Così non sarà. Gli anni passano, le stagioni si susseguono, gli alberi appassiscono e rinascono come ci insegna il ciclo della vita. Fry, però, non farà mai ritorno, e persino il sig. Panucci, ormai arrivato alla pensione, chiude il suo negozio. L’unico che non si rassegna è il povero Seymour, sempre più stanco e segnato dal tempo, che trova comunque la forza di restare ad aspettare il suo fedele amico. Di nuovo, per l’ultima volta, Seymour si sdraia sul marciapiede, chiudendo gli occhi per sempre.
Ci piace immaginare che l’ultima cosa sognata da Seymour prima di abbandonare le sue spoglie terrene sia stato proprio Fry, che magari arriva suonando il campanello della sua bicicletta per mangiare un’altra buona fetta di pizza con lui. Si sarebbe certamente meritato questo splendido regalo.
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