Home Cinema Gli Anelli del Potere 2, un’ambiziosa seconda stagione | La recensione dei primi 3 episodi

Gli Anelli del Potere 2, un’ambiziosa seconda stagione | La recensione dei primi 3 episodi

Le storie raccontate da Tolkien ne Il Silmarillion sono molte ed estremamente approfondite. Ciò che ha fatto nascere l’idea di una Serie TV, è stata la volontà di ripercorrere un grande periodo quale è la Seconda Era, che raggiunge il suo apice con la forgiatura degli Anelli del Potere per Elfi, Nani, Umani e Sauron.

La Serie TV de Gli Anelli del Potere vedrà il suo continuo su Prime Video a partire dal 29 agosto 2024. La serie segue le vicende della prima stagione, in cui, a seguito della scoperta di Sauron da parte di Galadriel, questo si è ritirato a Mordor per meditare sulla prosecuzione del suo piano di impossessarsi della Terra di Mezzo.

Riprendiamo direttamente da dove ci eravamo interrotti. Elrond, dopo aver scoperto la verità, si rifiuta di utilizzare gli anelli appena forgiati grazie al Mithril dei nani, convinto che l’influenza di un individuo potenzialmente pericoloso e che si spacciava per il re perduto delle terre del Sud, possa aver corrotto il risultato di tanto duro lavoro.

L’incipit che fa dividere Elrond e Galadriel sugli scopi della loro missione, fa dividere le opinioni dello spettatore, che vede due schieramenti entrambi sensati. Cosa che viene amplificata dal conseguente rapporto con l’Alto Re e le decisioni che in seguito verranno prese dal mezz’elfo.

Nel frattempo, l’ex fittizio re Halbrand tenta di infiltrarsi come prigioniero nel dominio di Adar per rigirare una situazione disperata, senza alleati né esercito, a suo favore. L’Oscuro Signore, a seguito del tradimento di uno dei suoi servi più fedeli, si cimenterà in manipolazioni mentali degne del malvagio personaggio scritto da Tolkien, rendendogli, in questa stagione, pienamente giustizia.

Ci aspettiamo perciò di vedere un Sauron che, nel corso della seconda stagione, darà sfogo a tutta la sua influenza e il suo reale potere. Come detto infatti dagli Showrunner della serie:

La seconda stagione sarà dedicata in gran parte ai cattivi

E di ciò ne sapranno certamente di più Celebrimbor e la città di Eregion, alle quali Sauron si presenterà in una veste a cui non potranno dire di no.

C’è spazio poi per i gruppi e le storie rimanenti.

Dopo aver scoperto il ritorno (aspettato) di un importante personaggio quale è Isildur, questi verrà a contatto con Theo e Arondir, i quali lo assisteranno, nel limite delle proprie possibilità, a rimettersi in piedi dopo la presunta morte della prima stagione.

Così come i viaggi degli Hobbit come Bilbo Baggins e Frodo nella Terra di Mezzo, anche nei Pelopiedi vi è la stessa energia. Ritroviamo Nori e lo Straniero nel cammino per scoprire il mondo.

Fino alla fine della scorsa stagione, lo Straniero non possedeva la parola, la quale infine ci ha permesso di capire che si trattava di un Istar, ossia un mago. Nel corso della seconda stagione lega con Nori e Poppy, formando un trio che affronta le avversità e che, nonostante la differenza di stazza e poteri, rafforza il proprio legame. Come detto dall’attore dell’Istar, Daniel Weyman:

“Lo Straniero è in un corpo da vecchio, ma è molto giovane nella Terra di Mezzo, ed è in qualche modo un super-essere”

Ciò potrebbe darci indizi su chi si celi dietro questa misteriosa identità, tuttavia dovremo attendere l’uscita dei prossimi episodi per scoprirlo. Per il momento, ci godiamo un nostalgico viaggio di tre amici in costante evoluzione e riscoperta di loro stessi.

I nani tornano ad avere un ruolo centrale nella storia.

Dopo la scoperta del fenomenale minerale chiamato “mithril“, Durin ha concesso agli elfi di utilizzarlo per la forgiatura degli anelli che gli avrebbero permesso di sopravvivere. Ora però dovrà fare i conti con ciò. I nani continuano a scavare nelle profondità di Khazad-dum e la montagna sembra avere in serbo alcuni scheletri da parte.

I rapporti tra il Durin e il padre sono incrinati, è qua che Disa, la moglie del principe nanico, si riconferma un tramite tra i due nonché una figura importante per il regno, capace di prendere decisioni e di far pendere l’ago della bilancia nelle situazioni di stallo. Non vediamo quindi l’ora che i nani trovino il loro punto di svolta in questa stagione.

Infine, facendo un’analisi rapida del resto, vediamo gli ambienti riprodotti sempre in maniera fedele. In particolare, a seguito dell’eruzione nella prima stagione, le Terre del Sud sono ora ribattezzate come Mordor, che ora assume le fattezze ben più note ai fan della trilogia di Peter Jackson.

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Review Overview
Riassunto

Dopo una prima stagione criticata sotto alcuni punti di vista, Gli Anelli del Potere torna in piedi con una storia che segue in maniera più che fedele gli avvenimenti dell'opera maestra di Tolkien. Seguendo ciò che abbiamo visto quindi, ci diciamo fiduciosi nell'attendere il resto di una seconda stagione finora decisamente positiva.

    Scritto da
    Marco "Connor" Corazza

    Videogiocatore dall'infanzia, dalla fine degli anni '90, fino ad arrivare ai titoli più recenti. Dal PC alla console, una vita basata su questo mondo, appassionato di trame fitte e giochi in team.

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